Dossier

DOVE VA LA SCUOLA ITALIANA?

Un'analisi critica della riforma Moratti e qualche idea
di "buona scuola" da conservare, difendere, diffondere

 

  dal CRES, Centro Ricerche Educazione allo Sviluppo,

pubblicato su Retescuole il 20/10/2004

 

Dobbiamo riflettere parecchio sulla riforma Moratti. Non solo in quanto operatori della scuola, ma anche in quanto cittadini. Questa riforma, infatti, rimanda a un'idea precisa di società. Per questo deve essere oggetto della più ampia discussione, anche fuori dalla cerchia degli addetti ai lavori. Cosa che in parte sta avvenendo, anche se certo non grazie a Moratti e Bertagna.

Non appaia retorico dirlo: ora più che mai sentiamo l'esigenza di ribadire che i valori di riferimento per qualsiasi riforma della scuola devono essere quelli fissati dalla Costituzione repubblicana. Quindi: inclusione sociale e estensione dei diritti di cittadinanza, che per i giovani cittadini vuol dire padronanza delle competenze di scrittura, lettura, calcolo, di decodifica del mondo, di azione nel mondo.

Di qui deriva il nostro impegno nella didattica delle "nuove educazioni", che vuole fornire agli studenti strumenti di conoscenza e intervento sui problemi cruciali dell'oggi; di qui deriva la nostra ferma convinzione della centralità della scuola pubblica, luogo laico della formazione, che riconosce la molteplicità delle identità individuali e collettive proponendo, al contempo, valori comuni di riferimento; che corregge le disuguaglianze di partenza offrendo a tutti (a tutti) le competenze cognitive, sociali, affettive per entrare dignitosamente nel mondo.

Certo, la scuola pubblica non sempre riesce a fare questo. E infatti la critichiamo, e cerchiamo con il nostro impegno di migliorarla, ma nella direzione sopra indicata. D'altro canto, non partiamo da zero: i cambiamenti degli ultimi trenta anni (nuovi programmi, tempo pieno/prolungato, nuove educazioni, ecc.) stanno a dimostrarlo.

Cosa c'è invece nella riforma Moratti? Un'altra idea di società e di scuola, crediamo, dalla quale sentiamo di essere molto distanti. Eccone, in sintesi, i capisaldi...

 

Trasformazioni del sistema scolastico. Labirinto normativo o autoritarismo del governo? di Chiara Profumo.
 

  La “difficile” riforma: la scuola dei quattro tradimenti. di Giancarlo Cerini.
 

Un altro tutor è possibile . . . di Norina Vitali.
 

Il Portfolio, le opportunità teoriche e i limiti pratici. di Gianluca Bocchinfuso.
 

La Riforma Moratti e le lingue straniere nella scuola secondaria di primo grado. di Rossana Casu.
 

Dirigere la scuola della transizione alla riforma. di Antonia Cabrini.
 

Processo di riforma del sistema di istruzione e formazione europeo. di Mariangela Bocca.