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  febbraio 2003


E' in arrivo una legge (forse) di Grazia Perrone dal Forum Mobbing della Gilda, 23 febbraio 2003. La Commissione tecnico scientifica guidata dal Prof. Michele Piccione, istituita, sul finire dello scorso anno dal ministro della Funzione Pubblica (Frattini), per lo studio del fenomeno mobbing e per fornire una proposta di carattere normativo da sottoporre al giudizio del Parlamento,  ha terminato – poche settimane fa – il suo lavoro ed ha presentato all’attuale Ministro per la Funzione Pubblica una bozza di legge riportata nel documento allegato.

L'insegnante è donna di Chiara Benotti Il Messaggero Veneto, 25/2/2003. Uomini in fuga dalle docenze del Friuli occidentale. Il rapporto è ormai di uno a tre

La scuola dlle 3 I ? Ma mi consenta . . . di Paolo Latella Il Barbiere della sera 24-02-2003. La “Ministra” (che brutto termine) del governo Berlusconi ha definito le linee della futura scuola italiana, razionalizzazione delle risorse umane ed economiche, privatizzazione e professionalità. Che belle parole, c’è però un errore di fondo, gli insegnanti italiani a differenza dei ministri non possono aumentarsi lo stipendio da soli e soprattutto non hanno ancora ricevuto gli assegni familiari, e dall’ultima notizia dell’Ufficio di Milano del Ministero del Tesoro, se ne parlerà a feb-braio – marzo. 

Una riforma antidemocratica: qualche riflessione sulla scuola della destra. di Augusto Cacòpardo. da école del 18/2/2003. Della riforma Moratti è stato criticato l’intero impianto. Vorrei solo offrire qualche riflessione sui valori che ispirano la riforma, perchè è da quelli che l’intera struttura discende. 

Lettera di un docente a Berlusconi. dalla Gilda di Bari.

La scuola media prossima ventura di F. Barina, Venezia. Commento alle "Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati  nella scuola secondaria di 1° grado".

L'istruzione come ineludibile bene pubblico. a cura di  Serafina Gnech dal  Centro Studi Gilda. L’istruzione è un bene pubblico o un bene privato? Se posti di fronte a questo interrogativo,  probabilmente pochissimi  risponderebbero: “un bene privato”. Eppure,  l’istruzione - tutta -  sta assumendo in Italia, e   in maniera sempre più marcata, le caratteristiche di un bene privato. Contenuti e forme diventano sempre più indeterminati e fluidi, allo scopo di adattarsi alle esigenze del consumatore. Percorsi e specializzazioni prolificano.  Tutto all’interno di una linea di tendenza che vede arretrare gli organismi politici ed avanzare il  variegato e multiforme drappello degli utenti della scuola. Ma l’istruzione può essere un bene privato? Quali sono le conseguenze sociali di questa tendenza?  Il saggio di David F. Labareee, che fa luce sulla realtà americana,  stimola la riflessione e il dibattito su quello che avviene ogni giorno sotto i nostri occhi. E che spesso ci sfugge, spesso ci inganna…

Perversioni. di Francesco Zaffuto dalla Gilda di Milano. Sono tanti i docenti che hanno avuto a che fare in febbraio con l’Ordinanza sulla mobiltà e con il relativo Contratto decentrato per presentare la domanda di trasferimento o di passaggio. La tabella per il calcolo del punteggio era piena di clausole e alcune rivelavano una particolare perversità.

La scuola media della sacra famiglia unita. di Andrea Bagni, RetediScuole, Firenze , 22/02/2003.

Riforma Moratti: grande abbuffata di ordini del giorno. Tuttoscuola, N 91 24 febbraio 2003. Tanti ordini del giorno a corredo di una legge, come quelli votati nel concitato finale dell'approvazione del disegno di legge n. 3387 di martedì 18 febbraio, non si erano forse mai visti nella storia della Repubblica. Un dato dice tutto: per scrivere il testo del disegno di legge che cambierà il sistema nazionale di istruzione e di formazione sono bastate 4.606 parole. Per gli ordini del giorno votati dalla Camera quasi tre volte tanto: 11.469 parole, a cui vanno aggiunte altre 1.756 contenute negli ordini del giorno che il Senato, in occasione della medesima votazione, ha approvato tre mesi fa. In tutto 13.225 parole di ordini del giorno per la riforma.

Le questioni serie della riforma Moratti. di Gianni Meneghetti, Fuoriregistro del 20-02-2003. Per quanto riguarda gli insegnanti la questione è semplice, una riforma della scuola può camminare solo con insegnanti cui sia riconosciuta giuridicamente ed economicamente una reale professionalità. Oggi non è così, e se verrà firmato il contratto capestro, che i sindacati hanno predisposto e nel quale non si prevede nemmeno la contrattazione separata, gli insegnanti continueranno ad essere impiegati statali, il che significa dire addio ad ogni riforma! Senza il riconoscimento della professionalità docente infatti verrebbe a mancare il soggetto stesso della riforma.

I nuovi Licei della Moratti. Tuttoscuola, N 91 24 febbraio 2003. Tutti i personaggi che contano saranno riuniti a Fiuggi a studiare il futuro dei licei. Nei giorni 26, 27 e 28 febbraio si riuniranno nella cittadina laziale i gruppi di esperti individuati dal Ministero per cominciare a definire le caratteristiche e i profili in uscita degli studenti che frequenteranno i futuri otto licei della scuola riformata. Si sa ancora poco sulla composizione dei gruppi e su chi li coordinerà, su chi si lascerà cooptare. Si fa il nome del prof. Adriano de Maio, rettore della LUISS, per il liceo tecnologico.

Italia senza classici. di Paolo Di Stefano da Il Corriere della Sera del 23 febbraio 2003. Dopo l’annunciata cessione della Ricciardi alla Treccani, inchiesta sulla drastica riduzione delle collane dedicate ai nostri grandi autori

Sì al doppio binario. Luigi Bobba, La Stampa del 24/2/2003. CI sono diversi aspetti della riforma Moratti che non convincono: uno tra tutti, l'anticipo dell'età di accesso alla scuola dell'infanzia e a quella elementare. Ma c'è un punto innovativo e qualificante: la nascita di un autonomo e distinto canale di istruzione e formazione professionale.

La riforma dell'Università. di Santi Coniglio, La Tecnica della Scuola del 18/02/2003. Non più baronie, o cattedre a vita, per sé e per i "propri cari". Emerge la volontà della Moratti di azzerare situazioni di privilegio, a tutto vantaggio del merito e della competizione. 

Ulteriori risorse economiche per l'integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap di Nicola Quirico, dal sito del FADIS.

Gite, il mancato riposo è indennizzabile. Parere dell'Ufficio legale della Gilda di Potenza del 23.02.2003. I docenti che non usufruiscono del riposo settimanale, perché impegnati nei viaggi d’istruzione, hanno diritto al riposo compensativo o, in alternativa, alla monetizzazione del maggiore onere sopportato. E’ plausibile, inoltre, chiedere un vero e proprio risarcimento del danno, dovuto alla mancata fruizione del riposo, in forza del nocumento arrecato alla salute dalla eccessiva onerosità della prestazione erogata senza soluzione di continuità.E’ questa la posizione argomentata dal nostro Ufficio legale, in vista dei viaggi d’istruzione, che vedranno impieganti, a breve, molti docenti in tutte le scuole.

Aperto a Mestre il primo sportello di accoglienza contro il mobbing rassegna stampa di Grazia Perrone da IL GAZZETTINO ONLINE  del 21 febbraio 2003. "Cosa si intende per mobbing?". Se n'è discusso ieri nella sede regionale dell'associazione Vincere il Mobbing (viale Venezia 7) che ha presentato il nuovo sportello di accoglienza. Associazione indipendente, apartitica e apolitica, Vincere il Mobbing è nata lo scorso luglio da un'idea scaturita durante un incontro sul tema avvenuto a Santa Margherita. 

Tagli agli organici: Il ministro ha definito i criteri. Il Resto del Carlino, 20/2/03. Elementari 2.000 posti in meno; Medie 3.500; Superiori 6.000; Sostegno 1.000. Madamina, il catalogo e questo!

Le cifre chiave dell'istruzione in Europa nel 2002 Dalla Direzione generale Istruzione e Cultura dell'UE, Eurostat e L'Ufficio Statistico della Comunità Europea. Una breve sitesi (108 Kb) che raccoglie alcuni dati interessanti.

Distribuzione silenziosa delle schede di valutazione. Dai docenti dell'Istituto Comprensivo De Amicis di Marcallo con Casone (MI) contro i tagli alla scuola e il mancato rinnovo contrattuale.

Riforma e abilitati SSIS. La Tecnica della Scuola, 21/02/2003. Un grande malessere si è diffuso tra i "sissini" dopo l'approvazione lo scorso 18 febbraio del disegno di legge sulla riforma della scuola, a causa dell'ordine del giorno n. 9/3387/8 presentato dall'on. De Laurentis e accolto dal ministro Moratti. 

La scuola della Padania. di Carlo Brambilla da Repubblica.it. Ecco il piano della Regione Lombardia.
L'assessore leghista Albertoni ha deciso di affidare la realizzazione di 11 volumi sulle tradizioni celtiche a una  associazione di Bergamo. Ci sarà una grammatica lombarda per gli studenti. I libri saranno distribuiti in tutte le classi dell’obbligo. Fra gli argo-menti di studio i canti popolari e la gastronomia di montagna. "La grande  dimensione culturale del celtismo è stata troppo a lungo ignorata".  E spunta anche l´elogio della zucca di Halloween.

Così cresce lo student lumbard. di Pierangela Fiorani, da Repubblica.it. Milano, polemiche sulla devolution scolastica dell’assessore regionale alla cultura Il progetto di "istruzione padana" del leghista Ettore  Albertoni prevede diecimila vocabolari e grammatiche della lingua lombarda 

I "venti di protesta" nella scuola visti dalla stampa del 21 febbraio. Rassegna Stampa dal sito nazionale della Gilda degli Insegnanti.

Federalismo: Istruzione e Riforma del Titolo V. dal sito nazionale della Gilda degli Insegnanti.

Liberaci dalle scartoffie. di Rino Di Meglio, SamGilda. Lettera aperta al Ministro del'Istruzione per una riforma che non costa.

Analisi di una bozza (di contratto) di Grazia Perrone della Gilda di Bari.

La Camera ha approvato la riforma della scuola. di Giuseppe Guzzo La Tecnica della Scuola del 19/02/2003.  Con 258 voti favorevoli, 6 contrari e 4 astenuti la Camera dei Deputati ha approvato la legge di delega al Governo per la definizione delle norme generali dell'istruzione che riforma la scuola italiana. 

Disegno di Legge AC 3387 . Il testo testo approvato dalla Camera il 18 febbraio 2003 (compresi tutti gli emendamenti ) riguardante la "Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e di formazione professionale". Ora la discussione passa al Senato.

La Bozza degli Organici per il 2003/04 dal MIUR  il testo del Decreto Ministeriale relativo agli Organici del personale docente per l'a.s.  2003/2004. Disponibili anche le tabelle per ordine di scuola e regione

Cambia il reclutamento. Franz Foti da Il Corriere della Sera del 18 febbraio 2003. Alla vigilia del varo della riforma riprende il dibattito sui precari e la selezione degli insegnanti. Corsi abilitanti a numero chiuso al posto dei vecchi concorsi.

Riforma dei cicli e immobilità sociale di Daniele Checchi, www.lavoce.info del 4/2/2003. Il progetto di riforma della scuola italiana attualmente in discussione in parlamento contiene una misura destinata ad avere profonde ripercussioni sulla società ita-liana. Si tratta dell’anticipo all’età di tredici anni della scelta del percorso di scuola se-condaria, scelta da esercitare tra un indirizzo di tipo "accademico" (corrispondente in sostanza agli attuali licei), un indirizzo di tipo "tecnico" (gli attuali istituti tecnici e una versione aggiornata degli istituti professionali) e un nuovo indirizzo, definito "alter-nanza scuola-lavoro", che appare ispirato al sistema duale tedesco. La forte differen-ziazione dei percorsi scolastici rende poco credibili le affermazioni di una possibile re-versibilità delle scelte in corso di frequenza.

Selezione e meritocrazia. di Eugenio Mazzarella  dal sito dell'AND, 17/2/2003. Se si dovesse dar credito agli indicatori di successo scolastico alla prossima maturità, che si profilano all'orizzonte, dovremmo concludere che il pianeta scuola secondaria in Italia ha realizzato il migliore dei mondi possibili. Ed è quindi pura follia, da Paese schizofrenico, volerlo riformare, come pure da anni si tenta, anche di poco.

Cronaca di un massacro di Antonio Cucciniello, insegnante di scuola media, 10-02-2003. Un'acuta simulazione della riforma Moratti in una classe seconda della futura seconda media.

La maggioranza blinda la riforma. E Tremonti blinda la Moratti. Tuttoscuola, N. 90, 17 febbraio 2003. L'ulteriore passaggio parlamentare della riforma Moratti al Senato, dopo l'approvazione da parte della Camera, prevista per questa settimana, non comporterà la riapertura del balletto degli emendamenti. La  maggioranza si e' infatti ricompattata, e ha trasformato in ordini del giorno gli emendamenti che alcune sue componenti avrebbero presentato se non fosse intervenuta la decisione, presa dallo stesso presidente Berlusconi, di blindare il testo, salvo che per il riferimento alla legge finanziaria.

Tagli di organico: quelli veri e quelli finti. Tuttoscuola, N. 90, 17 febbraio 2003. Per l'anno scolastico in corso erano stati previsti tagli nell'organico dei docenti per 8.500 posti. Lo disponeva la Finanziaria 2002, la prima del Governo Berlusconi. Ma i tagli ci sono stati davvero?

La buccia di banana degli anticipi Tuttoscuola, N. 90, 17 febbraio 2003. Nata male come previsione tecnica da parte del MIUR, scarsamente considerata nel corso della sua presenza tra i banchi parlamentari della maggioranza, rimasta comun-que sempre in custodia vigilata da parte del ministero dell'Economia, la questione dei costi degli anticipi ha messo a dura prova il ministro Moratti proprio in dirittura d'arrivo della riforma.

Bossi vuole i maschi. Tuttoscuola, N. 90, 17 febbraio 2003. Il ministro per le riforme, on. Umberto Bossi, è andato diritto al sodo, com'è suo solito. Ha detto che per la nuova scuola riformata ci vogliono più docenti uomini. Un ordine del giorno della Lega, messo a punto dall'on. Giovanna Bianchi Clerici, dovrebbe ribadire il concetto in sede di approvazione della riforma Moratti.

Sulla proposta alla Camera della Lega di dare incentivi ai docenti maschi. di Ginevra dalla Gilda della Lombardia (14/2/2003) . La soluzione proposta dall'On. Bianchi Clerici di dare incentivi ai soli docenti uomini suscita molte perplessità e non pochi problemi di ordine politico, giuridico e forse anche culturale e non è priva di rischi. 

Nota del MIUR del 10 febbraio 2003 Le categorie di personale docente della scuola media e della scuola secondaria di II grado in posizione di esubero a livello nazionale nelle rispettive classi di concorso rispetto all'organico di diritto determinato per l'anno scolastico 2002/2003.

Più risparmi, meno qualità - Una testimonianza di Concetta Centonze, dalla Gilda di Foggia.

Piattaforme a confronto di Serafina Gnech da Professione Docente. Un rapido confronto tra la piattaforma contrattuale della Gilda e quella dello SNALS.

I rischi del mestiere: il burnout nella professione docente di  Emanuele Bartolozzi e  Christina Bachmann, Centro Studi Gilda. Recentemente, soprattutto in seguito ad alcune importanti evidenze scientifiche, si sta iniziando a parlare di burnout  in diversi ambienti lavorativ e  in particolare in quello scolastico. E' un termine che non è ancora contemplato dal DSM-IV, cioè dal sistema di classificazione internazionale delle patologie psichiatriche, non ha ricevuto nessun riconoscimento istituzionale ed è trascurato dai sindacati, ma sembra riguardare i docenti in misura maggiore rispetto ad altre professioni. La categoria degli insegnanti è soggetta ad una frequenza di patologie psichiatriche pari a due volte quella della categoria degli impiegati, due volte e mezzo quella del personale sanitario e tre volte quella degli operatori. La frequenza di questi disturbi tra i docenti è indipendente dal loro sesso e dal tipo di scuola in cui esercitano la professione.

La riforma moratti slitta a martedì. In vista nella scuola 12.500 tagli. di Marco Ludovico da Il Sole 24 Ore, 14 febbraio 2003.  Scattano i tagli agli organici della scuola: 12.500 posti in meno dal prossimo settembre. Il ministero dell'Istruzione ha ormai definito il piano, che tuttavia non piace ai sindacati, in fermento anche per lo stallo nella trattativa sul contratto. Va avanti, intanto, il Ddl di riforma dei cicli, che riprenderà martedì la votazione in aula alla Camera.

Esposizione della bandiera della Pace dagli edifici scolastici: è polemica. di Giuseppe Guzzo, La Tecnica della Scuola del 14/2/2003. In diverse parti del mondo le donne si spogliano per scrivere, con i loro corpi nudi, chiari messaggi contro la guerra e la politica di Bush. In Italia l'esposizione della bandiera della Pace dagli uffici pubblici e dalle scuole viene considerata propaganda contro il governo. 

Cellulare da guardia. di Elena Loewenthal, La Stampa14 febbraio 2003. Multimediale? Organizzatore? Fotografante?  Macché: l'ultima opzione nel menù del cellulare, onnipresente ormai nelle nostre esistenze, è la soffiata con cui do-vranno fare i conti soprattutto i nostri figli, d’ora in poi. Un plesso scolastico di tre licei, fra San Miniato e Montopoli, in provincia di Pisa, ha studiato un sistema che sarà attivo dal prossimo anno, grazie al quale due giorni non consecutivi di assenza dalla scuola, nella stessa settimana, innescheranno automaticamente uno squillo do avviso sul telefonino del genitore.

Settecento firme contro la Moratti. di Lidia Luberto, Il Mattino del 13-02-2003. Senza l’arte muore il made in Italy. Una protesta forte, che ha come protagonisti i padri e le madri degli studenti dell'ISA di San Leucio, parte proprio da Caserta. Sono oltre 700, infatti, i genitori che hanno sottoscritto un documento inviato al Ministro e ai suoi sottosegretari. 

Scuola feudalizzata: alle radici di un conflitto di interessi. di Cataldo Marino dalla Gilda della Lombardia (14/2/2003) . L’articolo del Prof. Peduzzi (Il Manifesto, 7 gennaio) ha innescato finalmente un dibattito sul problema cruciale delle riforme scolastiche di Berlinguer e della Moratti, sulla cui convergenza nutre dubbi, in mala fede, solo la cgil, artefice e sostenitrice del tentato concorsone, dell’istituzione delle funzioni-obiettivo e del passaggio della figura del preside, allora collega “primus inter pares”, a quello di Dirigente Scolastico con poteri simili a quelli di un feudatario, e non di un imprenditore come si vorrebbe far credere (l’imprenditore rischia il proprio denaro, il funzionario pubblico spesso sperpera il denaro dei cittadini).

Le riforme della scuola. di A. G. Biuso e Amelia Caselli, dal sito dell'AND del 13 febbraio 2003. L’elaborazione pedagogico-normativa e i programmi introdotti a partire dal 1979 a noi sembra che abbiano diminuito in modo assai grave la qualità della formazione di base in Italia, soprattutto per quanto riguarda il segmento della scuola media, dove - nel migliore dei casi - si è verificato proprio il passaggio «da una scuola delle conoscenze ad una scuola delle relazioni», dove cioè si è rinunciato all’apprendimento in favore della socializzazione. 

Professione DocenteIn anteprima il numero di febbraio.

Contratto e dintorni dal Coordinatore Nazionale della Gilda Alessandro Ameli.

L’insegnante professionista: la funzione docente e i suoi possibili organismi rappresentativi   a cura di Giorgio Ragazzini da centro Studi Gilda. La Gilda di Firenze ha organizzato, l’11 dicembre scorso, un incontro con il professor Carlo Marzuoli. Gli obiettivi erano sostanzialmente due:  verificare  quali possibilità concrete si aprano per il riconoscimento e la valorizzazione della docenza come attività di natura professionale (Ordine? Associazione?...), capire  le ricadute delle riforme costituzionali - già fatte ed in cantiere -  sullo stato giuridico del docente (docente assunto centralmente, a livello regionale o di singola scuola? e con quali modalità?...). 

Scuola pubblica addio. di Raffaele Simone, La Stampa del 13/2/2003. Per entrare alla Bocconi la maturità non conta più. Mentre la Signora Moratti si arrabatta per riformare la scuola, nel vasto mondo c'è qualcuno che l'anticipa. Un comunicato dell'Università  Bocconi ha dichiarato, appena tra le righe, che l'esame di maturità è abolito. In apparenza, il comunicato parla delle prove di selezione con cui la Bocconi identifica i giovani che accetta nei suoi corsi.

Tagli a scuola, aumentano le tasse. di Serena Spinazzi Lucchesi, La Nuova Venezia del 12/2/2003. lcuni istituti superiori hanno già stabilito il rincaro per riuscire a mantenere le proposte formative, altri hanno ridotto le spese all'osso.

La scuola pubblica si smonta Dossier (formato zip) a cura di Legambiente Scuola e Formazione. Cifre, dati, commenti sui tagli operati dal Governo ai danni della scuola pubblica.  Finora l'azione del Governo si è mossa su due fronti complementari: riforme a costo zero e tagli per la scuola pubblica. Sul primo fronte rientra l'azzeramento delle riforme avviate dall'Ulivo e la proposta di una legge delega che non ha copertura finanziaria, tanto da sollevare il legittimo sospetto che si attueranno solo i decreti che non implicano spese. Sul secondo fronte, come documentiamo in questo Dossier, si è proceduto con precisione a tagliare sul versante dell'organizzazione del sistema e su quello della qualità dell'offerta formativa della scuola pubblica.

Riforma Moratti: migliaia di bambini rischiano di non trovare posto a scuola. di G.V. La Tecnica  della Scuola del 12/02/2003. Per l'anticipo delle iscrizioni scolastiche al primo anno, migliaia di bambini  rischiano di rimanere fuori dalla scuola materna. Non bastano i fondi stanziati dal Ministero. 

Riflessioni sulla democrazia (a scuola) di Grazia Perrone. La bella intervista rilasciata a Professione Docente dal Prof. Antonio Peduzzi mi induce a formulare alcune considerazioni sullo “stato” della democrazia ovvero, sulle reali condizioni di agibilità democratica esistenti nelle scuole con l’avvento dell’autonomia gestionale e con il conferimento – de facto – di ampi poteri decisionali (e discrezionali) nelle mani di un singolo soggetto. Individuato – ope legis – nel dirigente scolastico. Per esplicitare meglio il mio pensiero in merito credo sia necessario – in premessa – esplicitare il concetto sociologico di democrazia prevalente in dottrina.

Rinnovo di precedenti contratti e loro validità temporale. di Giuseppe Guzzo  La Tecnica  della Scuola del 10/02/2003. Con la nota del 6 febbraio 2003, prot. n. 77, il Miur ha comunicato le indicazioni operative applicative dell'intesa tra l'Amministrazione e le organizzazioni sindacali, in materia di contratti di co.co.co (collaborazione coordinata e continuativa), ex D.M. 66/2001. 

Alla Camera battuta d'arresto della Riforma. di G.V. La Tecnica  della Scuola del 10/02/2003.
Inattesa battuta d'arresto dell'iter legislativo del disegno di legge di riforma della scuola, in discussione in Commissione Istruzione della Camera dei Deputati, già approvato al Senato il 13 ottobre scorso. Salta il sì della Camera che avrebbe potuto essere definitivo. Ciò nonostante la cosiddetta "blindatura" operata dalla maggioranza governativa che, per accelerare la definitiva approvazione, aveva ritirato i propri emendamenti e bocciato i settecento dell'opposizione. 

Mobilità e graduatorie: una norma ingiusta. di Marco De Paoli, dal sito dell'AND dell'11 febbraio 2003 . Il Diritto in generale, e quello italiano in particolare, può  presentare norme contraddittorie, bizzarre, palesemente ingiuste. E tuttavia, la disposizione qui analizzata da Marco De Paoli va oltre ogni sensatezza ed equità. In base a essa, infatti, non sono pochi i docenti che vengono penalizzati non per aver ottenuto – negli anni precedenti –  il soddisfacimento di una legittima richiesta ma solo per aver espresso il desiderio di ottenerla. Può accadere, pertanto, che i meriti culturali vengano posti ancora una volta in secondo piano rispetto a criteri puramente impiegatizi. Chi, come noi, difende la professionalità dei docenti non può che condividere l’indignazione dell’Autore.

La malattia non conta per la promozione. Parere dell'Ufficio legale  della Gilda di Potenza dell'11.02.2003. Gli alunni che fanno molte assenze per malattia, per essere promossi, devono comunque dimostrare di avere sufficiente padronanza delle discipline di studio. E’ questo, in sintesi, il parere dell’Ufficio legale sulla questione. L’intervento cita anche una recente sentenza del Tar, che ha confermato la validità di una bocciatura disposta per questo motivo.

Gli incontri scuola-famiglia vanno nelle 40 ore. Dipartimento di consulenza legale  della Gilda di Potenza del 30.01.2003. Gli incontri scuola-famiglia oggetto di convocazione collegiale, non rientrano tra gli adempimenti dovuti senza limite orario. La convocazione collegiale e la contemporanea presenza in istituto dei docenti componenti il Consiglio di classe o d’Istituto, fanno sì che i relativi adempimenti vadano considerati alla stregua di attività funzionali all’insegnamento di natura collegiale. Come tali rientranti nel monte delle 40 ore dei Consiglio di classe o dei Collegi docenti.

Agenzie esterne, per collaborare ci vuole la delibera.Dipartimento di consulenza legale  della Gilda di Potenza dell'8.02.2003. Le agenzie esterne possono collaborare con la scuola solo se gli Organi collegiali sono d’accordo.Il progetto di compartecipazione didattica, infatti, deve essere inserito nel Pof e il Collegio dei docenti deve dare il suo placet. Dopo di che, il progetto passerà al vaglio del Consiglio di circolo o d’Istituto. In ogni caso, le attività non potranno essere poste in atto senza l’assenso individuale di tutti i docenti coinvolti.

Codice deontologico: una prima valutazione di Giorgio Ragazzini dalla Gilda del Triveneto. Il mandato ricevuto dal Ministro con il decreto istitutivo del 2 novembre 2001 è stato dalla Commissione di fatto riformulato in itinere. Dalla definizione di criteri per un codice deontologico, si è passati infatti a un esame dell'insieme dei problemi di cui l'etica professionale è solo un aspetto, per quanto importante. Ne viene fuori un vero e proprio pacchetto di indicazioni programmatiche per ridare vigore e prestigio al ruolo dell'insegnante nella società italiana: sul profilo giuridico dei docenti e la necessità di un suo aggiornamento; sull'individuazione di organismi di autogoverno professionale; sulla distinzione tra ambito contrattuale e ambito legislativo. 

Emergenza mobbing. Le coordinate del problema di Alessandra Gaspari - formato zip - da Lavoro e previdenza oggi (http://www.lpo.it/ ). Il mobbing come fatto divenuto rilevante per il diritto. Conseguenze personali e sociali del fenomeno e sue cause.  La definizione di mobbing. I mezzi di protezione della vittima presenti nel vigente ordinamento normativo. La tutela penale ed i suoi limiti. La tutela civile. L’azione civile di responsabilità e la tutela precedentemente alla nozione giurisprudenziale di mobbing. Le sentenze di Torino e la successiva evoluzione in materia. I caratteri e i tipi di azioni esperibili ed i relativi riflessi sulla prescrizione e la decadenza. Problematiche processuali in tema di produzione e deduzione di prove. La gravità  delle conseguenze della mancata prova 6. Il danno da mobbing. Le proposte in sede legislativa 8. Iniziative concrete e considerazioni conclusive.

Riforma Moratti: le ultime novità. Tuttoscuola, N. 89, 10/2/2003. La riforma verso l 'approvazione. Anticipi: non c'e' posto per tutti. Il conto alla rovescia fino a settembre.

Sperimentazione: il punto della situazione. Tuttoscuola, N. 89, 10 febbraio 2003. La tre giorni romana (4, 5 e 6 febbraio) di full-immersion nelle innovazioni della rifor-ma per la scuola dell'infanzia ed elementare, da parte dei 251 istituti sperimentatori, sembra aver fatto emergere i primi buoni risultati, stando almeno alle valutazioni raccolte.

Programmi regionali: solo un'ora alla settimana? Tuttoscuola, N. 89, 10 febbraio 2003. L'iniziale proposta dell'ex-ministro De Mauro di riservare l'85% alla quota nazionale e il restante 15% agli istituti è piaciuta, come si sa, anche all'attuale ministro che prov-visoriamente l'ha fatta propria. Intanto però è arrivato un terzo incomodo: la regione. Il ministro - secondo quanto risulta a Tuttoscuola – vorrebbe riservare l'80% per la quota nazionale, senza sbilanciarsi circa l'assegnazione del restante 20%. 

Cinquemila denunce all'anno. di A.Vendrame, Il Gazzettino 9 febbraio 2003, dalla Gilda del Triveneto. Dal voto non segnato nel registro agli infortuni in classe: fioccano le contestazioni, spesso immotivate, e i docenti si assicurano.

Piccoli Comuni, piccole scuole. dal sito dell'ADI del 10/2/2003. Un’importante legge bipartisan valorizza i piccoli Comuni e vi conserva le piccole scuole. Un provvedimento significativo che dovrebbe essere considerato e assunto al di là dei piccoli Comuni. Da anni, infatti, sta crescendo a livello internazionale un movimento per riportare le scuole a piccole dimensioni, dopo che ovunque sono state trasformate in istituti sempre più grandi e impersonali.

Licenziamento fuori ruolo, la parola alla Consulta? Parere dell'Ufficio legale  della Gilda di Potenza dell'8.02.2003. Si parla, in questi giorni, di ricorsi alla Corte costituzionale contro i licenziamenti dei fuori ruolo. Onde evitare di alimentare false speranze, riteniamo di dover fare chiarezza, spiegando come stanno realmente le cose. Il ricorso alla Corte costituzionale non può essere inoltrato dai semplici cittadini.La prassi prevede  che la decisione della Consulta possa essere richiesta, salvo alcune eccezioni, solo dal giudice. A patto che quest’ultimo rilevi la necessità di farlo.Cosa che può avvenire solo se una delle parti è  in grado di evidenziare, con solide argomentazioni, che una qualsiasi norma va contro i precetti contenuti nella Costituzione.In altra parole, bisogna convincere il giudice di merito della fondatezza della questione di legittimità costituzionale. E quest’ultimo deve trasmettere gli atti, con un’apposita ordinanza (detta di rimessione) alla Consulta. Il Giudice delle leggi, poi, valuterà la fondatezza della questione e, in caso di accoglimento del ricorso, “espungerà” la norma incostituzionale dal nostro ordinamento.L’espunzione (=la cancellazione della norma dall’ordinamento) ha valore erga omnes. Dunque, anche nei confronti di coloro che non abbiano prodotto alcuna azione legale.

Precari della scuola: Gilda invita alla mobilitazione Dalla Gazzetta del Mezzogiorno dell'8 febbriao 2003. Non si placano le polemiche sull'attribuzione dei punteggi ai docenti spesso ritenuta discriminante nei confronti dei precari. Ad «impugnare» una sentenza del Consiglio di Stato, è la Gilda degli insegnanti di Bari che ha avviato una nuova iniziativa di lotta a difesa dei diritti dei precari. 

Istituti comprensivi: il perché di un “successo annunciato”.   di G. Cerini, da Educazione&Scuola del 9/2/2003. Un’analisi accurata e dettagliata che traccia la storia degli Istituti comprensivi, la loro origine, lo stato attuale, la loro possibile evoluzione futura; sullo sfondo il dibattito che ha accompagnato in questi anni la possibilità di riformare il sistema scolastico pubblico nel nostro Paese.

Il Disegno di Legge AC 338 Il testo approvato dalla 7a Commissione della Camera il 4 febbraio 2003.  Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e di formazione professionale.

La riforma della scuola: lo stato dell'arte. Rassegna stampa del 7 febbraio.

La soluzione alla questione delle graduatorie dal sito nazionale della Gilda degli Insegnanti

La riflessione epistemologica e lo studio dei sistemi complessi Dal sito dell'ADI,  7/02/2003. L'AND pubblica per primo in italiano questo documento del CNRS francese (Centre National de Recherche Scientifique). Si tratta di un documento particolarmente importante, perché per la prima volta un’istituzione scientifica del prestigio del CNRS francese assume ufficialmente il modello della complessità a fondamento della propria strategia di ricerca. Ci sono due aspetti di questo documento che ci interessa particolarmente sottolineare per i riflessi che in prospettiva avranno sull’insegnamento.  Il primo è il superamento della separazione fra le discipline. I grandi settori dell’innovazione scientifica si  situano infatti in un punto di intersezione fra più spazi disciplinari, che vedono così cadere le loro frontiere tradizionali.  Il secondo è il riconoscimento che fra le scienze così dette umane e quelle fisiche, matematiche, naturali ecc... non c’e’ nessuna reale barriera, perché hanno tutte la stessa struttura cognitiva. 

Gli indicatori dell'Istruzione di N. Bottani. Dal sito dell'ADI,  7/02/2003. Ora che nel nostro Paese si comincia a «balbettare » di sistemi di valutazione dell’istruzione, è importante che gli insegnanti entrino in possesso di alcune fondamentali conoscenze e competenze che sono indispensabili  per vincere atavici pregiudizi sulla «valutazione» e affrontare in modo rigoroso e scientifico il problema. Uno strumento importantissimo della valutazione è costituito dagli «indicatori» . 

Eurispes: donne e mobbing. di Grazia Perrone, dalla Gilda di Foggia  6/02/2003. Secondo il tradizionale rapporto annuale Eurispes sono le donne, con una percentuale pari al 52% del campione statistico analizzato, le vittime privilegiate delle “persecuzioni” in ambito lavorativo.

Eurispes, il rapporto Italia 2003. da Labitalia Adnkronos Formazione e scuola del 3/2/2003. Le imprese italiane continuano a risentire della congiuntura economica estera sfavorevole; nel 2002 le imprese hanno assunto personale con titolo universitario, diploma o laurea, soltanto per il 7,7%; la fuga dei cervelli; il dilagare del fenomeno del mobbing; la necessità di una riforma in materia previdenziale. Sono solo alcuni degli aspetti analizzati dal Rapporto Italia 2003 dell’Eurispes. 

I cervelli italiani fuggono all'estero. Sempre di più. di Giovanni Peri www.lavoce.info del 4/2/2003. La fuga dei laureati italiani all’estero è un fenomeno di cui spesso si discute senza l’appoggio di dati significativi. Analizzando i flussi di laureati italiani che vanno all’estero il fenomeno appare drammatico e in crescita. Mentre all’inizio degli anni ’90 meno dell’1% dei nuovi laureati emigrava all’estero, alla fine degli anni ’90 circa il 4% dei nuovi laureati lascia l’italia. 

Università: perché l’America funziona meglio. di Maurizio Viroli, da La Stampa del 7 febbraio 2003. Guardare agli USA per riformare la nostra ricerca è giusto: ma senza dimenticare alcune differenze.

Ricreazione scolastica: pochi minuti di relax e anni d'inferno. di Santi Coniglio, La Tecnica  della Scuola del 07/02/2003. La Procura della Repubblica formula l'accusa di "concorso in lesioni colpose" per un fatto avvenuto nel 1999.

Graduatorie e punteggi Ssis. di Adalberto Reggiani, La Tecnica  della Scuola del 07/02/2003. Le graduatorie permanenti dovranno essere nuovamente riviste. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che ha  confermato l'annullamento della circolare 69, il Ministero, infatti, ha impartito direttive agli uffici periferici per  adeguare i punteggi. 

Gerarchia o orizzontalità della ricerca. di C. Fanti da Educazione&Scuola.

Rinvio a giudizio per la scuola. di Iaia Vantaggiato, Il Manifesto del 07-02-2003. Slitta la discussione in aula per «motivi tecnici». L'opposizione: «In realtà mancano i soldi».

Non dimentichiamo le responsabilità di tutti gli attori in gioco. Di Renza Bertuzzi, dalla Gilda della Lombardia. L’articolo di Peduzzi, prontamente pubblicato dal sito della Gilda Lombardia, ha  proficuamente innescato un bel dibattito. Sarà perché ha agito da cartina di torna-sole, attribuendo un nome ed una mappa al disagio quotidiano del nostro vivere a scuola. 

L'orario settimanale delle discipline della futura scuola media di F.B., dalla Gilda di Venezia. Nella scuola Media ci saranno un'ora (o 2) in meno alla settimana di Italiano, Matematica, Storia e Geografia, Educazione Tecnica (e della seconda lingua straniera nelle classi a Bilinguismo) rispetto al modello dei Nuovi Programmi del '79. Questo il monte ore settimanale previsto dalle Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati nella Scuola Secondaria di 1° grado presentate dalla Moratti. Una scansione oraria che non si discosta di molto dalla proposta di Riforma dei Cicli nella scuola di base predisposta da Berlinguer nel febbraio 2001.

Le deduzione IRPEF in busta paga. Avv. José SorrentoUfficio legale della Gilda di Potenza, 4/2/03. Un vademecum del Ministero delle finanze con il commento dell’Ufficio legale della Gilda di Potenza. Il documento spiega in modo semplice le deduzioni derivanti dall’alleggerimento del carico fiscale e gli importi delle nuove detrazioni fissate per l’anno in corso.

Dall'Infanzia al Secondo Ciclo: ecco l'istruzione che verrà. La Stampa, 6/2/2003. Rivoluzione in sette articoli.Via la parola «obbligo», arriva il «diritto-dovere» alla formazione ovità nelle ex superiori con otto licei e la formazione professionale.

La Legge Moratti e l'insegnamento della musica. di Santi Calabrò La Gazzetta del Sud mercoledì 5 febbraio 2003. La legge Moratti sul riordino dei cicli scolastici all'art. 5 incardina la formazione degli insegnanti nelle lauree specialistiche dell'università; un comma introdotto al Senato ha però istituito l'eccezione delle «lauree» dei nascituri Istituti di Alta cultura (per l'educazione musicale e artistica). Il rischio è che che alcune discipline prevedano insegnanti formati in maniera avulsa dagli altri ambiti.

 Alla scuola non si applica il famoso "costo zero". di Marco Rossi Doria, Retediscuole, Napoli , 04/02/2003. QUARANT’ANNI fa la nostra Repubblica applicava finalmente il dettato costituzionale e
rendeva obbligatoria l'istruzione fino al quattordicesimo anno di età, unendo, così, i nostri ragazzi, di ogni ceto sociale, in un'unica scuola media, alla fine della quinta elementare. Prima non era così: terminata la quinta, a dieci o undici anni, o si andava alla scuola media propedeutica al liceo o c'era un breve avviamento indirizzato al lavoro  o  la scuola finiva lì e i ragazzini, per lo più, andavano a lavorare senza alcuna qualifica mentre le ragazzine aiutavano ad allevare i fratellini e le sorelline e a governare la casa.

Contributi alle scuole legalmente riconosciute, pareggiate e paritarie di Santi Coniglio, La Tecnica della Scuola del 03/02/2003. Contributi alle scuole secondarie di I e II grado legalmente riconosciute, pareggiate e dichiarate paritarie. Anno finanziario 2003. Criteri e modalità per la concessione. Testo coordinato dei DD.MM. 261/1998 e 279/1999. 

Il principio di sussidiarietà fra riflessione filosofica e applicazione legislativa di Antonio Gasperi, Centro Studi Gilda. Il sostantivo sussidiarietà deriva etimologicamente dal latino subsidium: il termine era usato in ambito militare per indicare le truppe di riserva che restavano nella retroguardia, pronte ad intervenire in aiuto alle coorti che combattevano in prima acies. I primi cenni di riflessione su un analogo principio applicato alla sfera politica si trovano già in Aristotele, ripresi e rielaborati da San Tommaso d'Aquino come elemento della sua concezione del "bene comune": per la dottrina scolastica la sussidiarietà è quindi il risultato di una pluralità di apporti in un contesto comunitario non conflittuale, nel cui ambito è offerta alla persona umana la possibilità di svilupparsi. 

Sapere SULLA scuola e sapere DELLA scuola. di Pasquale Picone, Educazione&Scuola 5/2/03. Risposta agli interventi di Bertagna-Maragliano e di Tiriticco.

Riflessione di Maurizio Tiriticco sull’intervento di  Bertagna e  Maragliano

I pericolosi esperimenti della dr. Moratti. di Margherita Hack l’Unità, 3-02-2003. In una democrazia liberale i governanti non procedono come treni a proporre drasti-che riforme sulla pelle dei cittadini (meglio sarebbe dire «sudditi») senza degnarsi di ascoltare le loro ragioni e le loro proposte, senza degnarsi di rispondere alle richieste di colloquio. Questo è invece quello che succede nella nostra democrazia, dove una classe politica arrogante e ignorante, priva di ogni senso dello Stato, si prepara ad affossare uno dei campi più vitali e importanti di ogni grande paese moderno, il campo della ricerca scientifica.

Strangolata l'autonomia della scuola pubblica. da Il Mattino di Padova, 02/02/2003. In questi giorni tutte le scuole cominciano a fare i conti con i tagli di risorse finanziarie e umane conseguenti alle misure introdotte da Governo, Parlamento e alle scelte della Direzione generale del Veneto. Se questo potrebbe rientrare nelle tradizionali lamentazioni, cui l'autorità risponde con il solito leit motiv che la crisi finanziaria colpisce tutti e ognuno deve fare dei sacrifici, c'è questa volta qualcosa di originale, cioè la pesantezza, dimostrabile con dati oggettivi, al di là delle suggestioni ideo-psicologiche.

L'autoaggiornamento risucchiato nel buco nero dei tagli. Tuttoscuola N. 88, 3 febbraio 2003. Sembra proprio finita male la vicenda del rimborso "una tantum" delle spese sostenute dai docenti per l'autoaggiornamento, disposto dalla Finanziaria dello scorso anno. Quei tagli del 15% delle risorse pubbliche non spese o non impegnate, decise dal ministro Tremonti a novembre scorso, potrebbero risucchiare nella maggior parte degli uffici scolastici regionali anche i fondi per quei rimborsi.

Punti critici e punti d'attenzione. di Maurizio Tiriticco, Educazione&Scuola, gennaio 2003. Alcune intelligenti osservazioni sui piani di studio personalizzati della scuola media.

«Democrazia addioIntervista al Prof. Antonio Peduzzi, giornalista del “Manifesto”,  a cura di Angelo Scebba, da Professione Docente. Il 7 Gennaio 2003, «Il Manifesto» ha pubblicato un articolo di Antonio Peduzzi. Prontamente pubblicato sul sito della Gilda Lombardia (www.gildami.it) - a cui si rinvia per una puntuale lettura - ha attirato l’attenzione di moltissimi colleghi, suscitando numerose reazioni, per lo più di forte preoccupazione - ma anche di angoscia - davanti ad un teorema che sembra non lasciare scampo. Ecco solo alcune email inviate dai colleghi.

Documento finale di sintesi della Commissione Codice Deontologico

Tecnologie e Didattica: sfide per il futuro. di Alessandra Rucci, Educazione&Scuola, febbraio 2003. A che punto sono i nostri docenti con la competenza informatica da mettere al servizio dell’attività didattica, quanto e come software ed hardware sono usati nelle aule, quanto e cosa  le  scuole italiane hanno da invidiare alle colleghe europee in materia di dotazioni tecnologiche?

Scuola: l'attualità della memoria. di Elio Rindone dal sito dell'AND. Essendo scontato che l'efficacia formativa dell'istituzione scolastica dipende innanzitutto dal personale docente, un'autentica volontà riformatrice dovrebbe manifestarsi nell'impegno a migliorarne la preparazione culturale. Purtroppo la politica scolastica dei partiti di destra, di centro e di sinistra va esattamente nella direzione opposta, per cui è davvero difficile credere in una riforma della scuola italiana che possa contrastare l'attuale degrado. 

Chi li ha visti? di O. Roman, Fuoriregistro del 31/1/2003.E' un singolare destino quello che accomuna gli organi collegiali.La riforma di quelli di istituto si é persa sotto il tavolo dell'On.Casini perché, completata mesi or sono in Aula la discussione generale della proposta di maggioranza della VII Commissione, poi non se n'é saputo più niente:sono spariti da mesi dall'ordine del giorno dell'Aula e non sono tornati in Commissione come era legittimo per un ulteriore approfondimento.Che fine hanno fatto? Come fondi di magazzino giacciono in attesa del momento migliore! Anche per gli organi collegiali territoriali, come vedremo nella nota che segue, le cose non vanno meglio!Che sia l'idiosincrasia della destra per ogni forma di partecipazione democratica a determinare queste strane situazioni? Noi ci poniamo il problema e lo riproponiamo a chiunque voglia approfondire l'argomento.

L'economia ha bisogno dell'istruzione privata? di Massimo Giannini, www.lavoce.info del 28-01-2003. La recente approvazione in Senato di uno stanziamento di 90 milioni di euro come credito di imposta per le famiglie che iscrivono i propri figli ad una scuola privata riapre l’ennesima polemica intorno al dibattito sulla provision dell’istruzione.

Più luce! di Cesare Biadene, Gilda del Triveneto del 29 gennaio 2003. I tre probabili scenari che la trattativa contrattuale si trascina ormai da tre mesi sta delineando.

Le ultime novità del mese di gennaio.
 
 


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