RICERCA
L'Italia degli stranieri e della crisi
disegna una nuova geografia
Studio dell'Università di Bergamo che incrocia
dati sociali con i risultati elettorali
La Stampa,
2.4.2010
All'università di Bergamo hanno
tradotto gli esiti delle elezioni in una cartina geografica. Di più.
Hanno creato una cartina che tiene conto di dati ben diversi da
monti, laghi, città: esamina ed evidenzia dati sociali come il
numero di cassintegrati, il numero degli occupati e la presenza di
stranieri, e li incrocia con gli esiti elettorali. Vengono fuori
immagini curiose: un Piemonte con una gran pancia all'altezza di
Torino, un Meridione smilzo smilzo, una Sardegna sottile come
un'acciuga.
Firma lo studio un gruppo di ricerca
guidato da Emanuela Casti, docente di Geografia. L'analisi dei
risultati delle Regionali è stata realizzata mediante una mappatura
innovativa che si avvale di rappresentazioni in "anamorfosi", una
tecnica cartografica diffusa nel contesto internazionale ma ancora
poco usata in Italia, che permette di evidenziare il dato sociale
rispetto a quello topografico.
La crisi occupazionale (carte 1a e 1b)
La carta
1a mostra il trend evolutivo della crisi
dell'occupazione calcolata sulla variazione della cassa integrazione
tra il 2008 e il 2009 messa in rapporto con gli occupati e le
cessazioni di attività. il dato cromatico si riferisce alla
cessazione delle attività, graduata sull’intensità di colore. In
tale contesto, Emilia Romagna, Lazio e Campania, presentano
l’intensità più elevata (6.000-8.000); Piemonte e Veneto con un
verde intermedio presentano un valore tra 4.000 e 6.000 chiusure,
seguiti da Lombardia, Toscana e Puglia (verde chiaro) con un valore
contenuto tra 2.000 e 4.000. Il dato visualizzato mediante lo
spessore mostra la variazione percentuale delle ore di cassa, dato
che sommato a quello dell’aumento della disoccupazione rappresenta
la differente distribuzione della crisi dell’occupazione: l’Emilia
Romagna è la regione più colpita; seguono la Lombardia e la Puglia.
La carta 1b
analizza invece i dati assoluti della cassa-integrazione. In questo
caso la Lombardia detiene il numero di cassa-integrati più elevato
(quasi 150.000.000 ore), seguita da Piemonte (oltre 100.000.000 ore)
e, con uno scarto considerevole, da Veneto e Emilia Romagna.
Emergenza immigrazione (carte 2a e 2b)
La Carta 2a
mostra la distribuzione della presenza straniera.Veneto e la
Lombardia fanno ben percepire il numero elevato di presenze
straniere (rispettivamente oltre 900.000 e 450.000), seguite dal
Lazio e dalle altre regioni centrali. L’Italia meridionale, con
Puglia, Calabria e Basilicata, viceversa, sono contratte in
relazione al numero assai meno elevato di stranieri (che,
rispettivamente, si aggira su 70.000 50.000, e 10.000 stranieri). La
Carta 2b
prospetta il rapporto tra popolazione italiana e straniera. Il dato
più evidente è che Lombardia, Veneto e Lazio si presentano contratte
dal momento che nel rapporto gli immigrati risultano una percentuale
inferiore rispetto per esempio a Marche e Umbria. L’Italia
meridionale mostra una Basilicata più estesa ma una Calabria e una
Puglia pressoché invariate.