Finanziaria:
Il piano di razionalizzazione
(tagli) della Gelmini 3.
da
Orizzonte scuola,
2.9.2008
Maestro unico e libri di testo. Alle superiori
35 mila cattedre in meno. Colpo di coda (biforcuto) al Ministero. Il
Decreto legge del 28 agosto viene modificato ed entrano il Maestro
unico (dal 2009-10) e le modifiche annunciate per i libri di testo.
Il Presidente della Repubblica ha già firmato
Maestro unico.
Senza alcuna consultazione con le parti sociali il Governo fa un
passo indietro e inserisce una semplice indicazione da affrontare in
finanziaria nel Decreto Legge che era stato varato giorno 28 agosto.
Si spiega il ritardo nella pubblicazione del testo definitivo. Una
corsa senza pari quella del governo, evidentemente suggerita dalle
eventuali difficoltà che avrebbe trovato il provvedimento in
parlamento e per limitare al minimo la concertazione con le parti
sociali.
Aumentano anche le ore delle attività di insegnamento per ogni
singolo docente che diventano 24, togliendo le 2 di programmazione
(22+2 di programmazione attuali), con la possibilità di raggiungere
anche le 26, 27 ore per esigenze didattiche, purchè non richieda
l'assunzione di nuovo personale. Inoltre l'orario minimo sarà
abbassato dalle attuali 891 ore annue (27 ore settimanali) a 825 (25
ore settimanali). Inoltre in dubbio è il mantenimento del tempo
pieno, che interessa 60 mila classi. Il taglio complessivo dovrebbe
oscillare tra le 40 e le 50 mila cattedre
Relativamente ai libri di testo,
nel decreto si fa riferimento all'adozione da parte dei docenti
soltanto dei testi per i quali gli editori si siano impegnati a
mantenere inalterato il contenuto per un quinquennio. Dobbiamo
ricordare al Ministro che i cambiamenti di questi anni sono stati
dettati più dal balletto delle indicazioni ministeriali che da colpi
di testa degli editori.
Il dream team Tesoro-Istruzione capeggiato da Tremonti-Gelmini, ha
già fatto trapelare le azioni di "razionalizzazione" per le
superiori,
puntando ad una riduzione dell'organico del 15%, pari a 35.000
cattedre, attraverso la revisione dei quadri orari. L'orario minimo
sarà abbassato dalle attuali 36 ore settimanali a 32. Il taglio
riguarderà gli istituti tecnici e professionali e saranno
sacrificate soprattutto le materie specialistiche e i laboratori.
Nessuna notizia relativamente ai licei.
Come pronosticano da noi ieri, non saranno intaccati gli istituti
dei piccoli centri, grazie all'opposizione della Lega, invece
saranno ritoccati in direzione più rigida i criteri per
l'assegnazione del docente di sostegno.
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