Sicurezza edifici scolastici: un'altra proroga. E' stato pubblicato sulla G.U. n. 264 del 10 novembre 2004 il decreto legge con cui viene prorogata la validità di una serie di provvedimenti che non sono stati portati a compimento nei prescritti termini di scadenza. Tra questi, l'adeguamento in sicurezza degli edifici scolastici. da La Tecnica della Scuola dell'11/11/2004
Approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 28 ottobre scorso, il decreto legge detto "milleproroghe" porta la data del 9 novembre 2004 ed è stato registrato nella Gazzetta Ufficiale con il n. 266. Tra i termini prorogati, quelli relativi al trattamento dei dati personali; in particolare, l'art. 6 del D.L. n. 266/2004 recita: "all'articolo 180 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, sono apportate le seguenti modifiche: a) al comma 1, le parole: 31 dicembre 2004 sono sostituite dalle seguenti: 30 giugno 2005; b) al comma 3, le parole: 31 marzo 2005 sono sostituite dalle seguenti: 30 settembre 2005". L'art. 9 del decreto legge, invece, proroga il termine, previsto per il prossimo 31 dicembre, per l'adeguamento degli edifici scolastici: "al fine di consentire la completa utilizzazione delle risorse stanziate per l'adeguamento a norma degli edifici scolastici, le regioni, a fronte di comprovate esigenze, possono fissare una nuova scadenza del termine indicato dall'art. 5, comma 1, della legge 3 agosto 1999, n. 265, comunque non successiva al 31 dicembre 2005, relativamente alle opere di edilizia scolastica comprese nei programmi dei rispettivi programmi di intervento". L'applicazione della legge n. 626/94 sta andando avanti molto a rilento e con grandi difficoltà: entrata in vigore solo nel 1996, ha ottenuto fino ad oggi più di una proroga. Quest'ultima evita la chiusura delle centinaia di scuole non ancora messe in sicurezza, che avrebbe comportato il conseguente blocco delle attività didattiche. Peraltro, gli ambienti scolastici sono luoghi in cui la sicurezza delle strutture, delle attrezzature e degli impianti nonché la salute degli alunni e del personale devono ovviamente essere garantiti. La proroga, pertanto, può essere utile per richiamare l'attenzione su una problematica che ha bisogno anche di più concrete modalità di interventi. Sarebbe grave pensare di rinviare il problema solo momentaneamente di un anno, senza attivare tutti quei meccanismi per cui l'iter della soluzione proceda nel migliore dei modi e con buona sollecitudine. Molti si dichiarano contrari alla proroga, proprio in considerazione dei rischi in tema di sicurezza, sottolineati anche da un'indagine condotta nelle scuole e recentemente illustrata dall'associazione "Cittadinanzattiva".
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