L’insulto e il ‘vizio’ di Marcello Veneziani.

Sul quotidiano ‘Libero’ è stato recentemente pubblicato

un articolo del saggista e giornalista Marcello Veneziani

dove l’autore esprime il suo giudizio negativo sui docenti della scuola italiana.

 di Antonio Pistillo da Meridiano scuola del 30/11/2004

 

Il 21 novembre scorso sul quotidiano ‘Libero’ è stato pubblicato un articolo del saggista e giornalista Marcello Veneziani dal titolo “Poveri insegnanti sono i peggiori d’Europa” dove, come il titolo può far capire, l’autore esprime il suo giudizio negativo sui docenti della scuola italiana.

Chi mi legge sa benissimo che non sono mai stato tenero con la categoria a cui appartengo e che, in molti miei interventi, ho evidenziato senza eufemismi tutti i mali interni alla classe docente. Ho sempre sostenuto con grande convinzione che per migliorare la scuola pubblica italiana, oltre ad una seria azione di investimento economico, è fondamentale essere severi nella selezione e formazione degli insegnanti. Nelle mie analisi sono spesso stato spietato nei confronti della mia categoria, ma sempre per il bene del sistema scuola e, spero, con educazione.

Purtroppo l’articolo di Veneziani, nei confronti degli operatori della scuola, è spesso oggettivamente offensivo; con grande libertà l’autore usa contro gli insegnanti lo scherno e, sciaguratamente, addirittura l’insulto.
Veneziani passa in rassegna tutta la scuola e i suoi lavoratori non risparmiando nessuno. E’ però interessante notare come ne esca fuori una scuola, oltre che fatta di cattive professionalità, fatta anche di mancanze, di fatiscenze e povertà di fondi. Nella sua analisi Veneziani si dimostra impietoso nei confronti di tutti gli operatori, e, però, non una parola scaglia contro la mancanza di veri investimenti che ha portato la scuola alla povertà di oggi; nessun anatema contro chi continua a depauperarla.

Mi chiedo: perché tanto astio nei confronti degli insegnanti definiti scansafatica e ideologizzati (a sinistra), e, al tempo stesso, tanta indulgenza nei confronti del governo che non ha fatto nulla per cambiare la situazione? Perché così condiscendente verso questo governo che non dà alla scuola i fondi necessari per non andare in malora?
Sarà forse perché il pungente Veneziani, come lui stesso
confessa, ha “un ‘vizio incurabile’: è profondamente, di destra”?