Valutazione degli istituti, si parte: Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 21.10.2014
Il documento
individua le priorità strategiche. Ma anche le modalità di avvio e
le azioni per consentire a tutti gli istituti, anche a quelli che
non hanno ancora attivato processi di autovalutazione, di
predisporre strumenti organizzativi e acquisire competenze. Nel
corso dell’a.s. alle scuole verrà consegnato un format per scrivere
il loro Rapporto. Presto il Miur avvierà percorsi di formazione
rivolti a presidi e docenti referenti. Nella direttiva vengono anche stabilite "le modalità di avvio, con la relativa tempistica, e le azioni di accompagnamento necessarie per consentire a tutte le scuole, anche a quelle che non hanno ancora attivato, nell'ambito della loro autonomia, processi di autovalutazione, di predisporre gradualmente strumenti organizzativi e di acquisire competenze adeguate per il pieno sviluppo del procedimento di valutazione". Come preannunciato, il Sistema Nazionale di Valutazione prenderà il via da quest'anno: tutti gli istituti (statali e paritari) saranno coinvolti in un processo graduale che entrerà a regime entro l'anno scolastico 2016-2017. I primi rapporti delle scuole saranno pronti dunque entro luglio 2015. L'Invalsi (l'Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema di Istruzione) fornirà comunque alle scuole tutti gli indicatori per autovalutarsi: conteranno, ad esempio, le competenze degli studenti, ma anche l'organizzazione e la qualità della didattica, le dotazioni scolastiche e si terrà conto del contesto socio-economico. Le scuole avranno un quadro nazionale di riferimento e un preciso format per scrivere il loro Rapporto di autovalutazione: il Rapporto dovrà contenere gli obiettivi di miglioramento di ciascun istituto, uno strumento utile anche per le famiglie che potranno conoscere il piano di lavoro che ogni scuola metterà in campo per potenziare la propria offerta formativa. Nel corso dell'autunno il ministero avvierà percorsi di formazione rivolti a dirigenti scolastici e docenti referenti per la valutazione di istituto. Alla fine del triennio (anno scolastico 2016/2017) le scuole diffonderanno i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi di miglioramento programmati. La valutazione sarà anche esterna. Ma solo a partire dal prossima anno scolastico: dei nuclei di valutazione, formati da ispettori ministeriali ed esperti di settore, visiteranno per tutto il triennio coperto dalla direttiva, fino a un massimo del 10% di istituti. Infine, da ottobre 2015, l'Invalsi produrrà ogni anno un Rapporto nazionale sul sistema scolastico tramite un'analisi approfondita del quadro nazionale con comparazioni d’oltre confine. Ora la “palla” passa agli istituti. Come ha spiegato in anteprima alcuni giorni fa alla 'Tecnica della Scuola' Lucrezia Stellacci, ex Capo Dipartimento del Miur, poi direttore Invalsi fino allo scorso 31 maggio ed oggi consigliere del sottosegretario sen. Angela D'Onghia: “le scuole dovranno individuare i referenti d'istituto, che dovrebbero frequentare corsi di formazione programmati dal ministero dell'Istruzione. Ma i dirigenti scolastici dovranno anche preoccuparsi di costituire un gruppo di lavoro, incaricato di compiere un’autoanalisi dei punti di forza e di criticità risultanti oltre che dalle informazioni già conosciute dalla scuola anche da quelle che perverranno alla scuola attraverso una piattaforma operativa predisposta dai Servizi informativi del Miur. I risultati di tale autoanalisi guidata da indicatori e griglie predisposti dall’Invalsi - ha concluso Stellacci - confluiranno in un rapporto di autovalutazione che dovrà contenere anche la proposta dei primi interventi di miglioramento”. |