Scuole sicure, belle e nuove: Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 27.7.2014
Dopo
la denuncia al nostro giornale del presidente della Provincia di
Vercelli, Carlo Riva Vercellotti, è la volta delll’Upi Marche:
nell’escludere per legge (la n.89 del giugno 2014) dal patto di
stabilità solo i Comuni che investono nella sicurezza e
nell’innovazione degli edifici scolastici, il Governo ha dimenticato
la sicurezza degli studenti dai quattordici anni in su. La
presidente Patrizia Casagrande: siamo già pronti alla mobilitazione. In particolare, la presidente dell’Upi Marche, Patrizia Casagrande, ricorda che sono numerosi i progetti e gli interventi sulle scuole elementari e medie inferiori (tutte gestite dai Comuni) che il Governo Renzi pubblicizza con denominazioni del tipo #scuolesicure, #scuobelle, #scuolenuove. “Perché nessuno di questi hashtag riguarda la sicurezza degli studenti dai quattordici anni in su?” chiede Casagrande al Governo Renzi. Anticipando anche “una mobilitazione di protesta di tutt’e cinque le Province marchigiane per garantire anche ai ragazzi delle scuole superiori l’adeguamento antisismico (senza dimenticare la messa in sicurezza, la deamiantizzazione, l’abbattimento di barriere architettoniche, ecc) ) delle strutture pubbliche sulle quali gli enti di area vasta hanno investito negli anni scorsi”. “I dirigenti scolastici della regione – continua Casagrande - sanno bene che il rischio di fare pericolosi passi indietro è concreto. Ed è con tale consapevolezza che, in pieno periodo di esami di Stato, i dirigenti scolastici hanno sollecitato le Province di Ancona e di Macerata a far pressione sul Governo perché l’esclusione dal patto di stabilità interno riguardi anche gli Enti di area vasta che intervengono sugli istituti superiori. Se il presidente di Macerata e il Commissario straordinario di Ancona hanno già incontrato i dirigenti scolastici dei rispettivi territori per concordare azioni comuni, le altre tre Province marchigiane - Fermo, Ascoli Piceno, Pesaro e Urbino - lo faranno nei prossimi giorni quando la protesta contro il Governo per l’inspiegabile esclusione sarà dell’intera regione”. Insomma, le province si stanno mobilitando. E il Governo farebbe bene a dare spiegazioni. Anche perché altri 100 e più presidenti potrebbero decidere di seguire l’esempio di Vercelli e delle province marchigiane |