Carrozza: presto un questionario on
line di A.G. La Tecnica della Scuola 5.1.2014 Carrozza: presto un questionario on line su come vorremmo la scuola, possono partecipare tutti
“La Costituente
della scuola sarà la più grande domanda, e mi auguro la più grande
risposta, sulla scuola italiana contemporanea”. Il ministro
dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, crede molto nel confronto
con i primi “attori” del sistema scolastico. Tanto da diventare
l’argomento principale di una lunga intervista, rilasciata a
'Repubblica' il 5 gennaio. Alle domande potranno rispondere tutti. ''Ci siamo messi al lavoro subito dopo Natale, in queste ore stiamo scegliendo i dieci temi cardine. Invieremo il questionario e chiunque, fino a maggio, potrà intervenire: risposte sul sito del ministero che resteranno anonime'', annuncia ancora il Ministro. Già decisi i tempi di attuazione del progetto. ''A giugno renderemo pubblici i risultati, a settembre diremo quali indicazioni il ministero ha recepito''. ''I genitori vogliono che le scuole frequentate dai loro figli siano valutate secondo standard internazionali? E con le scuole, gli insegnanti? O ritengono la valutazione una violazione della privacy, un metodo poco significativo? E l'autonomia scolastica è un bene, un'opportunità, un disastro? Da ministro - afferma Carrozza - ho le mie idee, ma se non capisco quelle del paese non posso elaborare l'ultima riforma della riforma della riforma. Vorrei fare insieme agli italiani la grande e giusta riforma della scuola italiana''. Sempre che gli scricchiolii del Partito Democratico e del Governo e non si tramutino in caduta libera. Nel corso dell’intervista sono tanti i temi affrontati. Da cui traspare una presa di coscienza dello stato in cui vera la scuola italiana. Perché, ad esempio, le scuole non sono quasi mai aperte il pomeriggio e d’estate? “Sono molto favorevole all'apertura prolungata, ma il punto è il solito: trovare i soldi per garantirla”, risponde molto realisticamente Carrozza. E anche su cosa manca oggi alla scuola italiana, il responsabile del dicastero dell’Istruzione sembra avere le idee chiare. |