Approvato il regolamento della valutazione da Tuttoscuola, 8.3.2013 Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il regolamento relativo all`istituzione e la disciplina del Sistema Nazionale di Valutazione (S.N.V.) in materia di istruzione e formazione, per le scuole del sistema pubblico nazionale di istruzione e le istituzioni formative accreditate dalle Regioni. Non ci sono novità rispetto alla sintesi già anticipata nei giorni scorsi da Tuttoscuola. L`approvazione del regolamento, spiega un comunicato di Palazzo Chigi, “consente di rispondere anche agli impegni assunti nel 2011 dall’Italia con l’Unione europea, in vista della programmazione dei fondi strutturali 2014/2020. Rispetto al testo iniziale sono state recepite, in larga misura, le osservazioni e proposte contenute nei pareri del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e della VII Commissione del Senato”. Il primo commento, assai negativo, è della Gilda degli insegnanti. “Il sistema nazionale di valutazione così come è stato approvato non va. Un colpo di mano che non può trovarci d’accordo”, si legge in un comunicato, che così prosegue: “Prima del via libera, sarebbe stato opportuno aspettare l’esito della sperimentazione dei ValeS partita in 300 scuole. Non è trascurabile, inoltre, la possibilità che il meccanismo di valutazione finisca col rivelarsi un impegno burocratico troppo gravoso per gli insegnanti, tra carte da compilare e processi da giustificare. Tempo prezioso sottratto all’insegnamento”. La Gilda punta l’indice, però, soprattutto, contro “l’eccessivo potere dell’Invalsi a cui sarà affidato il compito di proporre protocolli di valutazione, indicatori di efficacia ed efficienza per individuare le scuole in difficoltà, oltre a quelli per valutare i dirigenti”. Nel ribadire il secco no alla bozza appena licenziata dal governo, infine, il coordinatore del sindacato, Rino Di Meglio mette l’accento sulla mancanza di investimenti a supporto del regolamento: “Già questo – conclude – ci rende molto scettici sul successo del progetto. Senza contare, e non è un elemento secondario, il fatto che gli insegnanti siano stati tenuti del tutto fuori dalla discussione su un tema centrale per il mondo della scuola”. Il governo attuale, in carica per l’ordinaria amministrazione, non ha accolto la richiesta, fortemente sostenuta anche dalla Flc Cgil, di rinviare la materia al prossimo governo e Parlamento. Nelle prossime ore daremo conto di altre reazioni. Facile prevedere che il dibattito sarà acceso. |