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gOOGLE NELLE SCUOLE PER PARLARE DI SICUREZZA. Bullismo, è quello cyber a fare più paura
Indagine Ipsos-Save the Children: lo teme il 72%
dei giovanissimi. Antonella De Gregorio Il Corriere della Sera, 4.2.2013
«È come salire su un ring: o le prendi o le dai». Lo dice con
candore la ragazzina del cartoon diffuso da Save the Children. E se
ti capita di «darle» il divertimento è assicurato, sembra suggerire
quel tratto di matita. Che male fa? Una foto, un video, un «like»
possono, al massimo, far ridere... Forse anche «Gay-Tano», il
protagonista del micro-filmato, che attira l'attenzione della classe
per quei capelli un po' così, per quell'atteggiamento «non proprio
in linea», si diverte... Alla fine del filmato, la ragazzetta a
matita e lo sfortunato Gae-tano hanno tre strade davanti: come
comportarsi? Come reagire? Un solido coach sfodera risposte e
strategie. Si spera che intercetti il vero malessere. Quello che
porta all'isolamento, che spinge a non andare più a scuola, a non
fare più sport, a farsi del male, o anche peggio. Così la pensa la
maggior parte dei pre adolescenti e dei teen ager intervistati da
Ipsos e Save the Children per la ricerca «I ragazzi e il cyber
bullismo» (scarica
la ricerca, in .pdf), che verrà presentata a Roma martedì, in
occasione del Safer Internet Day, giornata istituita dalla
Commissione Europea per la promozione di un utilizzo sicuro e
responsabile dei nuovi media tra i più giovani. PIÙ DELLA DROGA E DELLE MALATTIE - Azioni paurose, dolorose, tutt'altro che «neutre». Per il 72% degli adolescenti e giovanissimi, sono addirittura il «fenomeno sociale più pericoloso». Più della droga (55%), delle molestie degli adulti (44%), delle malattie (24%). E se i giovani sono sempre più connessi, sono anche sempre più prepotenti. Quattro minori su 10 sono stati testimoni di atti di bullismo online verso coetanei, percepiti «diversi» per l'aspetto fisico (67%) per orientamento sessuale (56%), per l'abbigliamento non convenzionale (48%), o perché disabili (31%), o stranieri (43%). RISPETTO - Il Safer Internet Day, che nella sua prima edizione (2004) ha coinvolto 14 nazioni, quest'anno viene celebrata (martedì 5 febbraio) in 90 paesi. Tema, «Responsabilità e diritti nella rete». A lanciare lo slogan «Connect with respect» è un simpatico video disponibile in rete, preparato dalla Commissione Europea. I PROGETTI - Tanti gli eventi: a Roma il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo presenterà il progetto «Generazioni Connesse», coordinato dal Miur e realizzato con la collaborazione dell'Autorità Garante per l'Infanzia, Polizia Postale, Save the Children, Telefono Azzurro, Cooperativa E.D.I. e Movimento di Difesa del Cittadino. Ecpat-Italia, che ha promosso le leggi che contengono la normativa sul contrasto a tutti i fenomeni dello sfruttamento sessuale a danno di minori tra cui la pedopornografia, rilancia la campagna «Navigare in rete senza pericoli», per cui sono previsti incontri nelle scuole e uno spot tv, per promuovere una navigazione «sana» con tutti i media. Sul sito, 16 consigli: da come impostare l'account di Facebook alle identità virtuali, alla privacy, alla comunicazione tra genitore e figlio. BUONO A SAPERSI - Polizia Postale e Google organizzeranno workshop nelle scuole sui temi della sicurezza e della privacy online: un'edizione speciale del progetto «Buono a sapersi» che, in contemporanea nelle scuole di 100 capoluoghi di provincia, parlerà a 50mila ragazzi di «responsabilità e diritti nella rete». Un sito web, insieme alla consueta attività di formazione della Polizia Postale, insegneranno a gestire dati, password, privacy e sicurezza. Pochi e chiari passaggi per aiutare gli utenti della rete a navigare in sicurezza. INSEGNANTI SUI BANCHI - E nel filone formazione e del buon uso di Internet, anche i consigli di «Web in Cattedra», con le lezioni per giovani utenti, genitori e insegnanti organizzate (in Lombardia per il terzo anno consecutivo) da Microsoft Italia e Polizia postale per insegnare un uso corretto del mezzo informatico e della rete, prevenendo adescamento online e rischi correlati all'utilizzo dei social network. |