L'esame di terza media diventa più facile. di Francesca Barbiero Il Sole 24 Ore, 12.10.2011 Niente prova di matematica e niente prova di inglese. Lo scrivo di nuovo, per esteso, perchè mi rendo conto che la notizia lascerà letteralmente stecchiti i circa 600mila ragazzi che a giugno 2012 sosterranno l'esame di terza media, i congiunti tutti fino al terzo grado di parentela (nonni,zii, cugini), gli insegnanti, i presidi e i bidelli che ora peraltro non si chiamano più bidelli ma collaboratori scolastici. Allora, il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, rosa dai sensi di colpa per il brutto pasticciaccio dell'esame di terza media di giugno scorso - quando aveva introdotto la prova della seconda lingua praticamente a quindici giorni dall'esame - distrutta psicologicamente e moralmente dai patimenti inflitti ai tredicenni/quattordicenni 2011, ha comunicato che così com'è l'esame di terza media non va, è troppo difficile rispetto all'esame di maturità. E quindi Mariastella ha dato mandato ai suoi funzionari di mettere mano all'esame FORSE già da quest'anno eliminando le prove di inglese e matematica che dovrebbero venire inglobate nell'Invalsi.
Ricapitolo le prove dell'esame di terza media dell' annus horribilis,
il 2011: 4 prove scritte (italiano, matematica e 2 lingue
straniere), 2 prove Invalsi (i test sulla conoscenza
lessico-grammaticale e sui principi matematici), 1 esame orale che
tendenzialmente ruota attorno a una tesina preparata dallo studente
su più discipline, ma anche no, nel senso che la scuola può decidere
di far portare ai ragazzi tutte le materie studiate nel triennio, da
antologia a storia dell'arte, compresa l'esibizione con lo strumento
musicale. «In particolare - scrive Corrado Zunino su Repubblica - i tecnici (segnatamente Max Bruschi, consigliere del ministro) stanno lavorando alla soppressione dello scritto di matematica, che sarebbe riassorbito da test Invalsi più ricchi e articolati. Si sta valutando se sia il caso di allargare i test anche alla prova d´inglese, cancellando l´inglese scritto e mantenendo come unica prova scritta l´italiano (con titoli scelti dalle commissioni interne delle singole scuole). In una prossima circolare, ma potrebbe anche essere un documento definitivo, si dovrebbe lasciare maggiore libertà alle singole scuole e alla loro vocazione per la costruzione degli orali e degli scritti ridotti. I test Invalsi, ovviamente, restano uguali per tutti sul territorio». Ricapitolando. Cosa succederà? Difficile saperlo, oggi. Anche se magari - la butto lì, mica perchè mi interessi direttamente - sarebbe meglio saperlo un po' prima di quanto sia accaduto a giugno, quando molte scuole hanno introdotto la seconda prova di lingua straniera a pochi giorni dall'esame. Ps. Questo post sconta un conflitto d'interesse. Io ho un figlio che farà a giugno l'esame di terza media... |