SCUOLA

La Riforma è partita,
ma le istruzioni del Riordino non si trovano

Roberto Stefanoni* il Sussidiario, 16.11.2010

Caro direttore,

sul sito dell’ANSAS, ex INDIRE, trovo nello spazio news, un messaggio che mi incuriosisce: si parla dell’incontro “Vivere la Riforma”, che si tiene a Udine il 16 novembre: leggo l’articolo, vedo il programma dell’incontro, scorro, a margine, l’elenco delle notizie riportate nel n. 49 della rubrica “Alert”. C’è di tutto: dai seminari del piano nazionale PQM a esperienze sull’ecosostenibilità, dai risultati di qualità nel programma “eTwinning” al concorso sull’educazione al risparmio energetico, dal monitoraggio delle mobilità di qualità individuale nel Lifelong Learning Programme alle offerte formative per gli insegnanti da parte dell’Italian University Line di Firenze, che è un’università telematica, pubblica, non statale. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.

Ma, per quanto mi dia da fare, sul sito dell’ANSAS non riesco a trovare alcuna traccia dei vari e fondamentali impegni attribuiti alla stessa Agenzia dalla circolare del MIUR n. 76 del 30 agosto scorso riguardo alle “misure di accompagnamento al riordino del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione”. E nemmeno i siti “Costruire i nuovi Licei”, “Costruire i nuovi Tecnici”, “Costruire i nuovi Professionali”, gestiti dall’ANSAS, che visito quotidianamente, forniscono informazioni sulle numerose “promesse” contenute nella detta circolare: la scritta “MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO”, che compare in testa a tutti e tre, continua a restare “insensibile” a qualsiasi clic, senza alcun rinvio.

Per memoria di coloro che se ne fossero dimenticati, le misure di accompagnamento previste dal Ministero, che dovrebbero supportare le scuole superiori nel problematico avvio dei nuovi percorsi, determinati dai documenti del riordino, facevano riferimento essenzialmente all’impegno di due soggetti istituzionali: gli uffici scolastici regionali e l’ANSAS.

I primi si sono dati da fare, per la loro parte, costituendo lo “Sportello unico territoriale” e definendo le azioni mediante le quali si realizza quel “ruolo di promozione, di sostegno, di monitoraggio, di controllo e di verifica sui territori di competenza”, attribuito loro dalla circolare di fine agosto. Ne sono testimonianza i vari “Piani di azione regionali” pubblicati sulla triade dei siti “Costruire…” oltre che le iniziative pubblicizzate sulle pagine web dei vari UU.SS.RR.

Ma il ruolo decisivo, per un positivo e credibile avvio dei nuovi percorsi, la circolare lo ha affidato all’ANSAS, incaricata di attivare una serie di iniziative, che dovrebbero porre gli insegnanti impegnati nel biennio iniziale delle scuole secondarie di secondo grado nella condizione di capire bene che cosa si richiede loro col riordino, di riflettere sui nuovi strumenti metodologico-didattici dei quali devono impadronirsi, di comprendere e condividere le finalità alle quali deve tendere la loro azione quotidiana, di fare esperienza delle nuove possibilità organizzative e operative consentite. Nella prima parte del documento ministeriale si legge che il “piano di azioni da promuovere contestualmente all’avvio dell’anno scolastico” (dell’anno scolastico 2010-11, si intendeva dire, ovviamente) prevede come obiettivi prioritari non solo “un’informazione completa ed approfondita su tutte le novità introdotte dalla Riforma”, ma anche iniziative per la formazione in servizio degli insegnanti e per l’innovazione didattica e organizzativa.

E la circolare individua al riguardo una serie di impegni per l’ANSAS:

- creazione di newsletter telematiche per il personale della scuola da recapitare nelle caselle di posta elettronica @istruzione.it;

- definizione dell’offerta nazionale di formazione su una serie di tematiche specifiche;

- individuazione delle modalità organizzative per la presentazione, da parte di scuole in rete, di progetti di formazione, da effettuarsi attraverso la compilazione di “appositi formulari disponibili sul sito dell’ANSAS prima dell’inizio delle attività didattiche”, per iniziative autonome o utilizzando le tematiche presenti nell’offerta nazionale;

- predisposizione di appositi bandi per il finanziamento di proposte per la realizzazione di esperienze di innovazione didattica da parte delle scuole.

Non solo: nella scheda dell’ANSAS allegata all’e-mail inviata l’8 luglio scorso dal Ministero direttamente agli insegnanti, si parla in maniera dettagliata di un “ambiente di formazione online”, comprendente “risorse formative ed informative, comunità di pratiche, ambienti di comunicazione e scambio tra i partecipanti”, da utilizzare per la formazione dei docenti, con la facilitazione di un tutor “soggetto ad una formazione preparatoria che la stessa ANSAS curerà”.

Ma di tutto quello che era stato previsto non è stata ancora realizzata nemmeno una virgola; e siamo ormai ben oltre l’inizio delle attività didattiche. Quando si pensa di dare concretamente l’avvio alle azioni che le scuole stanno attendendo? Perché mi sembra fondamentale far notare che l’annuncio della serie di azioni, iniziative, opportunità, fatto ufficialmente con i citati documenti istituzionali (ai quali possiamo aggiungere anche l’atto di indirizzo del 6 agosto 2010, nel quale vengono individuate le priorità necessarie ad orientare l’attività dell’ANSAS per l’anno 2010), ha ottenuto l’effetto positivo di creare una comprensibile attesa e una buona disponibilità fra la maggior parte dei docenti. I quali, però, nel frattempo, hanno avviato “more solito” la loro attività didattica, rinviando i cambiamenti richiesti dai documenti del riordino agli esiti di quella formazione che… prima o poi forse sarà fatta. Sempre che la lunghezza dell’attesa non produca un allentamento non solo delle aspettative degli insegnanti, ma anche delle maglie delle reti fra le scuole, che intanto si sono definite in vista della progettazione delle azioni da proporre all’ANSAS. Col risultato di far naufragare (o almeno rendere meno possibile) quel rinnovamento dell’attività didattica, che il riordino potrebbe invece consentire.

Per la verità, la testimonianza che qualcosa si sta muovendo, nel senso indicato dalle disposizioni ministeriali relative alle misure di accompagnamento al riordino del secondo ciclo, è presente su internet, da poco più di un mese: si tratta della pagina http://www.indire.it/misurediaccompagnamento_stage, intestata appunto “Misure di accompagnamento”. Peccato che fin dalla sua attivazione, in mezzo a una serie di buone intenzioni senza contenuti e di link vuoti o inattivi, presenti, invariabilmente e ormai da troppo tempo, la sconfortante scritta “sito in costruzione…”.

Roberto Stefanoni, ispettore tecnico del Miur