Stupro di gruppo in una Scuola di Brescia,
il dirigente scolastico copre tutto

di Adriano Fontani* da MondoRaro Magazine, 30.3.2010

In un’aula di una Scuola Media (Secondaria di 1° grado) di Brescia c’è stato uno stupro di massa ma nè il docente che faceva lezione nè il suo Dirigente Scolastico (DS) si erano accorti di nulla: nessuna denuncia, nessuna sanzione e nessuna punizione per loro.

Il Feudatario scolastico locale ha coperto e protetto tutti, finchè ha potuto, nel perfetto stile voluto da un’Amministrazione (la Scuola Pubblica dell’Autonomia) la cui prima legge è sempre più la dura legge dell’omertà scolastica in nome della quale sono stati coperti crimini efferati come la pedofilia di DS e Prof o lo stupro di massa di studenti. Oltre a tanti altri casi che abbiamo documentato a conferma di quanto detto, basti per tutti il caso del DS Fausto Caielli della Scuola Val Lagarina di Milano Quarto Oggiaro: per aver coperto un docente pedofilo amico nel maggio 2009 il Feudatario scolastico è stato condannato per favoreggiamento.

Nel caso bresciano non solo non ha denunciato niente alla Magistratura, coprendo il crimine “per il buon nome” della sua Azienda (con l’Autonomia ogni DS è datore di lavoro con i soldi pubblici del suo Istituto), ma il Feudatario neppure ha pensato di sanzionare il Professore che “non si è accorto” di uno stupro di massa in un’aula scolastica (sic!). Evidentemente il Prof era amico del DS e nell’odierna Scuola dell’Autonomia l’importante è essere amico (meglio ancora se compagno di partito o di sindacato) del Feudatario: puoi permetterti tutto, comportarti da pedofilo o, appunto, di non vedere uno stupro di massa in un’aula di 25 mq!

Nella Scuola feudalizzata dall’autonomia, lo denunciamo inutilmente da 4 anni, non vi è più posto per Legalità, Diritto e Buona Amministrazione: se sei amico del Feudatario puoi godere di totale impunità mentre se “disturbi” il manovratore sarai perseguitato nel modo più cinico per inezie.

Tanto per esemplificare ed offrire un emblematico dato comparativo, allo scrivente furono contestate (Primaria “Rodari” di Monteroni d’Arbia, Siena) ben 3 sanzioni in un mese (ottobre-novembre 2007): una per “toni anomali” nel chiedere le fotocopie e due per presunta “omessa vigilanza” (una di circa 8-10 secondi, un’altra di meno di 1 minuto) alle 8:30, quando è caos in ogni scuola, per altrettanto brevissime e doverose conversazioni con la bidella e la Fiduciaria, senza che in questi brevissmi spazi di tempo nulla sia successo, ovviamente. Cinque mesi prima (maggio 2007) nessuna sanzione fu irrogata alle 3 maestre amiche della feudataria scolastica che si lasciarono sfuggire un alunno durante l’intervallo che se ne andò a casa da solo rischiando di finire sotto un’auto. Seguì un anno dopo (settembre-dicembre 2008) la mia sospensione di ben 3 mesi dal servizio e dallo stipendio per aver fatto ripetute note ad una mamma onde smettesse di mandarmi a Scuola la figlia in canottiera e priva del materialie didattico occorrente. Ma io ero scomodo al Feudatario scolastico, per non aver taciuto, evidenziato e cercato di sanare molti gravi abusi ed illegalità, a carico di alunni e di tipo legale ed amministrativo, commesse da lui e dai suoi due più potenti vassalli, cioè le stesse maestre sue amiche e collaboratrici che mi avevano causato con le loro delazioni i 3 ridicoli provvedimenti disciplinari suddetti.

Sempre avanti così, con crescenti poteri ed impunità ai Feudatari Scolastici ed alla pletora di Vassali ad amici-collaboratori di cui si circondano (ben pagato con il Fondo d’Istituto), DS che sanno bene chi punire e chi coprire per una scuola basata su favoritismi ed impunità da una parte e dal timore e dall’intimidazione dall’altra. Così nei CD i docenti “imparano la lezione” e tutti approvano all’unanimità tutte le delibere proposte dai DS e di democrazia non è più rimasta neppure l’ombra in tanti Feudi scolastici.

Educazione alla Legalità? Ma quella è tutta un’altra cosa. Per ora ci si accontenta di praticare su larga scala, su istruzioni dall’alto calate dall’Amministrazione in tutta Italia, Favoritismo, Omertà, Impunità e Crimine organizzato.


 

*  Maestro Adriano Fontani (Siena).
Presidente Comitato Nazionale contro Mobbing-Bossing Scolastico