Stupro di gruppo in una Scuola di Brescia, di Adriano Fontani* da MondoRaro Magazine, 30.3.2010
In un’aula di una Scuola Media (Secondaria di 1° grado) di Brescia c’è
stato uno stupro di massa ma nè il docente che faceva lezione nè il
suo Dirigente Scolastico (DS) si erano accorti di nulla: nessuna
denuncia, nessuna sanzione e nessuna punizione per loro. Nel caso bresciano non solo non ha denunciato niente alla Magistratura, coprendo il crimine “per il buon nome” della sua Azienda (con l’Autonomia ogni DS è datore di lavoro con i soldi pubblici del suo Istituto), ma il Feudatario neppure ha pensato di sanzionare il Professore che “non si è accorto” di uno stupro di massa in un’aula scolastica (sic!). Evidentemente il Prof era amico del DS e nell’odierna Scuola dell’Autonomia l’importante è essere amico (meglio ancora se compagno di partito o di sindacato) del Feudatario: puoi permetterti tutto, comportarti da pedofilo o, appunto, di non vedere uno stupro di massa in un’aula di 25 mq! Nella Scuola feudalizzata dall’autonomia, lo denunciamo inutilmente da 4 anni, non vi è più posto per Legalità, Diritto e Buona Amministrazione: se sei amico del Feudatario puoi godere di totale impunità mentre se “disturbi” il manovratore sarai perseguitato nel modo più cinico per inezie.
Tanto per esemplificare ed offrire un emblematico dato comparativo,
allo scrivente furono contestate (Primaria “Rodari” di Monteroni d’Arbia,
Siena) ben 3 sanzioni in un mese (ottobre-novembre 2007): una per
“toni anomali” nel chiedere le fotocopie e due per presunta “omessa
vigilanza” (una di circa 8-10 secondi, un’altra di meno di 1 minuto)
alle 8:30, quando è caos in ogni scuola, per altrettanto brevissime
e doverose conversazioni con la bidella e la Fiduciaria, senza che
in questi brevissmi spazi di tempo nulla sia successo, ovviamente.
Cinque mesi prima (maggio 2007) nessuna sanzione fu irrogata alle 3
maestre amiche della feudataria scolastica che si lasciarono
sfuggire un alunno durante l’intervallo che se ne andò a casa da
solo rischiando di finire sotto un’auto. Seguì un anno dopo
(settembre-dicembre 2008) la mia sospensione di ben 3 mesi dal
servizio e dallo stipendio per aver fatto ripetute note ad una mamma
onde smettesse di mandarmi a Scuola la figlia in canottiera e priva
del materialie didattico occorrente. Ma io ero scomodo al Feudatario
scolastico, per non aver taciuto, evidenziato e cercato di sanare
molti gravi abusi ed illegalità, a carico di alunni e di tipo legale
ed amministrativo, commesse da lui e dai suoi due più potenti
vassalli, cioè le stesse maestre sue amiche e collaboratrici che mi
avevano causato con le loro delazioni i 3 ridicoli provvedimenti
disciplinari suddetti. Educazione alla Legalità? Ma quella è tutta un’altra cosa. Per ora ci si accontenta di praticare su larga scala, su istruzioni dall’alto calate dall’Amministrazione in tutta Italia, Favoritismo, Omertà, Impunità e Crimine organizzato.
* Maestro Adriano Fontani (Siena). |