Il solito tormentone natalizio:
quale scheda di valutazione?
Paolo Cosulich,
ScuolaOggi
17.12.2008
Quale documento di valutazione
useranno le scuole del primo ciclo per la comunicazione alle
famiglie della valutazione periodica? La domanda sembrerebbe
prematura, dato che siamo sempre in attesa dei regolamenti attuativi
delle leggi 133 e 169. In realtà i Collegi docenti che hanno
deliberato la scansione in trimestri hanno dovuto porsi la domanda e
in tempo reale hanno dovuto darsi anche la risposta. Il riferimento
normativo più recente, la
C.M. 84 del 2005, rimandando al Dlgs. n. 59/04, dispone
l’adozione da parte delle scuole di un “documento di valutazione”
vincolante nella struttura non modificabile. Viene lasciata facoltà
alle scuole di scegliere tra i descrittori suggeriti ed
eventualmente di integrarli. Nella nota d’indirizzo del 31 agosto
2006 -“Autonomia e innovazione 2006-2007 un “anno-ponte” Nota di
indirizzo per l’avvio dell’anno scolastico”, l’allora Ministro
Fioroni riconsegnava l’autonomia alle scuole in termini di
valutazione:
“... la responsabilità della valutazione e
la cura della documentazione educativa appartengono a tutti i
docenti e rappresentano tratti essenziali della funzione docente. La
valutazione, nella scuola di base, assume una preminente funzione
formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di
stimolo al miglioramento continuo. L'attestazione dei traguardi
intermedi via via raggiunti negli apprendimenti sarà affidata a
sobrie schede di valutazione….”
Le istituzioni scolastiche autonome quindi, dall’a.s. 2006-07, si
sono dotate di “schede di valutazione” personalizzate, elaborando
propri descrittori.
E veniamo ad oggi. La predisposizione e la stampa delle schede di
valutazione necessita di tempi adeguati. Non ci aspettiamo certo che
il MIUR ci invii le schede già stampate, questo non avviene ormai da
diversi anni. E allora…ci viene in aiuto l’editoria specializzata
che ha già predisposto le schede di valutazione “aggiornate” alla
nuova valutazione con voti in decimi. Veniamo così a sapere in
anticipo, rispetto a un’attesa C.M. (*), che sono
sul mercato e visionabili in internet dei facsimile di schede di
valutazione.
Le schede di valutazione per gli alunni del primo ciclo propagandate
sono “opportunamente aggiornate alle novità
introdotte dal Decreto Legge 1° Settembre 2008, n. 137 (convertito
nella
Legge 30 Ottobre 2008, n. 169) che ha apportato alcune modifiche
alla valutazione del comportamento e del rendimento degli studenti.”
Ci chiediamo quale autorevolezza possa avere la proposta
commercializzata, se cioè sia frutto di una pura ipotesi
anticipativa di quanto dovrebbe essere comunicato dal MIUR alle
scuole o se, come sembra più facilmente ipotizzabile, ci siano state
autorevoli indicazioni informali di fonte ministeriale. Certamente
il “mercato” ha le sue regole e i sui tempi, ma forse anche le
scuole meriterebbero maggiori attenzioni, rispetto, e indicazioni
certe e puntuali. Non dubitiamo che non tarderanno ad arrivare,
magari durante le vacanze di Natale, a bocce ferme.
Vediamo com’è strutturato il “documento di valutazione”
commercializzato. L’impianto è quello della scheda del 2005 ma non
si parla più di “Equipe pedagogica”, torna il Consiglio di classe
per la secondaria di primo grado e i “docenti della classe” per la
primaria che decidono in merito all’ammissione all’anno successivo.
La valutazione delle discipline e del comportamento (voti numerici
espressi in decimi) è descritta con indicatori desunti dagli OSA
Morattiani. Viene proposta anche una versione con descrittori
riferiti alle nuove indicazioni per il curricolo di Fioroni, per le
scuole che le stanno sperimentando ed una versione “fai da te”, con
descrittori decisi autonomamente dalle scuole.
“Cittadinanza e costituzione” diventa materia valutabile solo per le
scuole che stanno attuando la sperimentazione ( quali? non ne
eravamo informati).
Per la primaria è previsto il “giudizio analitico sul livello
globale di maturazione raggiunto dall’alunno”, non per la
secondaria,come da programma.
E’ prematuro dare giudizi in merito ad un’ipotesi attualmente solo
“commerciale”, ma siamo consapevoli di come anche la “modulistica”
specializzata e l’editoria scolastica abbiano contribuito, nel bene
e nel male, ad indirizzare le scelte delle scuole.
Ci preme qui sottolineare quanto sia importante continuare il
dibattito e l’impegno didattico nelle scuole, perché la valutazione
quotidiana continui ad essere valutazione dei percorsi e dei
processi di apprendimento , intesa come “valutazione formativa”, che
descrive analiticamente le fasi dell’apprendimento in relazione agli
obiettivi programmati riferiti al curricolo e alla situazione di
partenza dell’alunno.
(*) Nota
La
C.M. n. 100 dell’11.12.08 , in tema di valutazione del
rendimento scolastico degli studenti, dice: ”…spetta alle scuole
adattare in modo opportuno la scheda per la valutazione individuale
dell’alunno.
Per dare sistematicità, coerenza e assetto funzionale alle norme in
materia di valutazione degli studenti la legge 169/2008 prevede un
apposito regolamento di coordinamento delle disposizioni normative e
di applicazione dell’art. 3 della stessa legge. In tale prospettiva
uno schema di regolamento di coordinamento delle norme per la
valutazione degli studenti è stato definito ed inviato al Consiglio
Nazionale della Pubblica Istruzione per il previsto parere.”
Dovremo quindi attendere comunque il regolamento relativo all’art.
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