Ecco cosa ci aspetta nei prossimi anni.

sintesi dell’orripilante “quaderno bianco”
partorito dai consulenti del duo Fioroni-Padoa Schioppa

Vittorio Vandelli  da DocentINclasse, 8/12/2007

 

Il Quaderno Bianco sulla scuola italiana, proposto e sottoscritto da Fioroni e Padoa Schioppa, contiene un progetto sulla scuola che sarà operativo dal 2008/2009.
Le principali indicazioni del documento sono state recepite dall’intesa firmata in giugno da governo e sindacati CGIL CISL UIL SNALS GILDA e riprese dal DPEF 2008-2011.

Provo a riassumere i passaggi che , secondo gli estensori del documento, dovrebbero garantire una riqualificazione della scuola pubblica e una riduzione della dispersione scolastica.

Tutto ruota attorno al “sistema di valutazione nazionale” (l’INVALSI) che diventa il perno dell’autonomia scolastica concepita secondo un modello aziendalistico di “produttività” del sistema.


A partire dal 2008 verrà progressivamente esteso a tutte le scuole il sistema di valutazione: i test dell’INVALSI verranno propinati agli studenti del biennio e del triennio e serviranno per definire la “qualità” dei singoli istituti e degli insegnanti (tra l’altro, anche la terza prova dell’esame di stato sarà elaborata dall’INVALSI). Attraverso i “punteggi” ottenuti dagli studenti nei periodici quiz Invalsi e negli scrutini, il Ministero stilerà la sua “classifica” delle scuole di serie A, B, C ecc. A questo punto dallo stesso Ministero partiranno dei “ teams in missione nelle scuole “che daranno agli insegnanti le indicazioni metodologiche per migliorare i “risultati” degli studenti. Seguiranno nuove valutazioni dell’INVALSI per verificare gli eventuali “progressi” degli studenti. Dulcis in fundo, le scuole e gli insegnanti che con maggior zelo seguiranno i consigli dei team e otterranno i “risultati” richiesti per gli studenti, riceveranno un “premio di produzione”: per i docenti sono previste maggiori retribuzioni e possibilità di carriera.


N.B. Credo che sia interessante conoscere il profilo di chi ha scritto questa porcheria. Il gruppo di lavoro cha ha stilato il documento comprende:

- quattro funzionari del Ministero della Pubblica Istruzione: Emanuele Barbieri, ex-preside, già segretario della CGIL scuola, poi direttore scolastico dell’Ufficio Regionale dell’Emilia Romagna, ora capo dipartimento del MPI (mi sembra il garante della continuità Berlinguer-Moratti-Fioroni, almeno in tema di “sistema di valutazione”); Gianna Barbieri, dirigente del settore statistiche del MPI (forse parente di Emanuele?); il dirigente dell’ufficio del MPI che si occupa di “monitoraggio flussi finanziari”; il dirigente dell’ufficio formazione e aggiornamento del personale

- un funzionario del Ministero del Tesoro,ovviamente economista, e una dirigente della Ragioneria generale dello Stato

- un dirigente dell’INVALSI

- un dirigente della Banca d’Italia

- due economisti: Daniele Checchi (già collaboratore dell’Ufficio studi della Cisl) e Salvatore Modica; sembrano essere tra i principali ispiratori del documento; dal loro curriculum risulta che si occupano di scuola da non più di quattro anni e, guarda caso, la loro “fissazione” e la creazione di un sistema nazionale di valutazione.

Come si può notare, siamo in pieno delirio “economicista” e ad anni luce da qualsiasi reale esperienza scolastica.