Il titolare dell'Istruzione dopo il video del ragazzo Down picchiato
"Un fronte comune per affrontare il fenomeno con successo"

Bullismo, Fioroni scrive a Repubblica
"Fronte comune, la scuola non si tira indietro".

 la Repubblica del 12/11/2006

 

ROMA - Per combattere gli episodi di bullismo, sempre più frequenti, la scuola "non si tira indietro" e allo stesso tempo cerca di fare un "fronte comune" con istituzioni e società civile per combattere il fenomeno. Il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, interviene sul caso del video-scandalo su internet dello studente Down pestato e insultato a scuola, con una lettera che sarà pubblicata domani da Repubblica e di cui è stata data un'anticipazione.

Il ministro dà anche una prima risposta all'editoriale di Umberto Galimberti che invitava la scuola a "incominciare a indagare se i fondamentali della natura umana sono ancora presenti e attivi nei ragazzi che ogni giorno vanno a scuola e poi a casa accendono il loro computer per identificarsi con quell'aggressività malsana che fraintende la crudeltà con la forza e l'affermazione della propria identità con l'accanimento fisico sul più debole e il più indifeso".

Ecco un brano della lettera del ministro della Pubblica istruzione. "E' tanta la violenza che aggredisce la scuola da fuori ed è altrettanta quella che reagisce da dentro. E' questo il motivo - spiega il ministro - per il quale ho istituito un tavolo nazionale sulla legalità, dopo aver anche firmato una direttiva in tal senso, all'interno del quale per la prima volta è già operativo un gruppo di lavoro sul 'bullismo' chiamato a elaborare un piano organico di interventi".

Fioroni afferma che "la scuola non si tira indietro e attorno a quel tavolo lavorano insieme i vertici delle forze dell'ordine, associazioni, amministratori, genitori, insegnanti, dirigenti e operatori scolastici perchè è solo creando un fronte comune che potremo affrontare il fenomeno con successo".