I sindacati chiedono un incontro al ministro sul portfolio. Tuttoscuola, 29 novembre 2005
È il momento del portfolio nella scuola già riformata, dall’infanzia al primo ciclo di istruzione (con la sola eccezione per quest’anno delle classi terze della scuola media che andranno a riforma solamente dal prossimo anno scolastico).
Il Miur, con la circolare n. 84 del 10 novembre scorso, ha emanato linee guida per la compilazione di questo nuovo strumento scolastico, accompagnandole da una corposa modulistica in parte obbligatoria e non modificabile e in parte aperta alla libera strutturazione da parte delle scuole statali e paritarie.
Il portfolio ingloba anche la valutazione dell’alunno e quindi comprende la scheda personale (ora si chiama documento di valutazione). È quindi uno strumento destinato ad assumere notevole importanza per il sistema scolastico nazionale riformato.
Forse anche per questa ragione il Miur ha attivato da subito un servizio di FAQ che, a quanto si è potuto vedere, è in piena funzione per far fronte a tanti quesiti che vengono dal mondo della scuola. I sindacati della scuola hanno avuto atteggiamenti diversi di fronte al portfolio. Lo Snals e la Cisl-scuola non hanno riportato sui propri siti valutazioni di merito; la Uil-scuola in un dossier pubblicato sul proprio sito (www.uilscuola.it) ha criticato la "formulazione non sempre comprensibile che carica gli insegnanti di ulteriore lavoro burocratico", "l’indeterminatezza su tempi e modalità di attuazione" e il "confuso e improprio riferimento a docente tutor che non trova alcun fondamento nelle norme esistenti", lamentando infine la mancata consultazione preventiva; la Gilda ha parlato di "ritorno dei burosauri" e la Cigl-scuola, infine, ha già manifestato alcune critiche, parlando di "confusione e sconcerto" nelle scuole.
C’è da aspettarsi, comunque, che la questione portfolio non finirà qui, perché i tre sindacati confederali della scuola hanno chiesto al ministro Moratti un incontro sull’argomento. |