Integrazione scolastica,

può essere garantita

senza l’intervento dei tribunali.

I membri dell’associazione Famiglie disabili di Castrovillari (Cs) hanno inviato un documento all’ufficio scolastico regionale della Calabria per chiedere che vengano garantite le ore di sostegno ai ragazzi con disabilità, perché il diritto allo studio sia uguale per tutti.

da Superabile del 27/6/2005

 

Cresce il numero degli alunni disabili iscritti nelle scuole, ma non nella stessa misura aumentano gli insegnanti di sostegno che dovrebbero occuparsi della loro formazione e della loro integrazione.

La denuncia arriva dall’associazione Famiglie disabili di Castrovillari (Cosenza), i cui membri hanno inviato una lettera all’ufficio scolastico regionale della Calabria e ai Csa (ex uffici del provveditorato agli studi) di tutte le province calabresi, per chiedere pari diritti per tutti gli alunni.

“I nostri ragazzi sono titolari di un diritto inviolabile – si legge nel documento - che non può essere limitato per motivazioni di carattere organizzativo e/o economico; tale affermazione viene più volte ripetuta da tantissime …ordinanze emesse, allo scopo di aumentare le ore di sostegno, dai Tribunali di tutta Italia”.

I genitori chiedono più ore di sostegno, ma anche un’adeguata preparazione dei docenti curriculari, che spesso si trovano a dover affrontare situazioni per loro nuove e che richiedono esperienza e professionalità.

“Si fa un gran parlare di integrazione scolastica e di come essa debba essere attuata da tutto il personale scolastico – è scritto nella lettera - nella verità dei fatti sappiamo quanto, molto spesso, essa pesi esclusivamente sul docente di sostegno che diviene l’unico strumento attraverso il quale i nostri ragazzi possano raggiungere gli obiettivi indicati nel P.E.I. divenendo, a pieno titolo, alunni della propria classe. Non vogliamo – aggiungono i genitori - addossare nessuna colpa ai docenti disciplinari, perché sappiamo come sia difficile gestire intere classi nelle quali, a volte, oltre ad un alunno certificato, siano presenti anche altri alunni con disagi di varia natura; per non parlare di quei casi in cui i limiti posti dal D.M. 141/99 in merito alla formazione delle classi, diventano semplici numeri sulla carta!”.

Nessuna volontà di addossare colpe o mancanze, ma di certo la necessità di trovare la giusta formula per garantire ai ragazzi disabili il raggiungimento di un’adeguata formazione.

“Noi, genitori e docenti, non vogliamo che il lungo cammino compiuto dal ’77 ad oggi venga annullato e per tal motivo, chiediamo – conclude la nota -

  • che tutti gli alunni diversamente abili possano contare sull’aiuto di un insegnante specializzato;

  • che venga applicato l’art.14 della L.104/92 e con esso la C.M. 1/1988 e la C.M. 262/1988, sulla continuità educativa nel processo di integrazione, per cercare di eliminare le difficoltà nei passaggi da un ordine di scuola all'altro;

  • che venga realizzata la più fattiva collaborazione tra tutti gli organi preposti all’integrazione scolastica, per attuare quegli accordi di programma di cui alla L.104/92 art. 13;

  • che si vigili sul rispetto del cit. D.M. 141/99 in merito alla formazione delle classi con alunni in situazione di handicap;

  • che si attui la formazione di tutto il personale scolastico in merito ai temi dell’integrazione e dell’handicap”.

Richieste legittime, sostengono i genitori, che mirano a ottenere l’integrazione scolastica senza che debba, ogni volta, intervenire d’urgenza un tribunale perché venga garantita.

 

Leggi: Il documento dell'Associazione Famiglie disabili Castrovillari.