Riforma bis a scuola

Dopo le elezioni il ministro Moratti

fa rotta sul restyling.

Educazione fisica e più ore obbligate.

da ItaliaOggi dell'8/4/2005

 

Al restyling la riforma della scuola. Con più ore obbligatorie ed educazione fisica in tutti i licei. Torna invece nel cassetto la riforma dello status giuridico degli insegnanti. L'esito delle elezioni regionali ha prodotto un faccia a faccia interno alla maggioranza di governo anche sulla scuola (si veda ItaliaOggi di ieri), con inevitabili ripercussioni sull'assetto della riforma Moratti. Nei giorni scorsi si è tenuto un vertice tra il ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, e i responsabili scuola dei partiti della Casa delle libertà, da cui sono scaturite modifiche all'assetto delle secondarie. Modifiche che tengono conto delle richieste in particolare di Alleanza nazionale e di Forza Italia. Il decreto relativo al ciclo delle superiori, attuativo della legge di riforma n. 53/2003, subirà così l'ennesimo restyling.

L'orario obbligatorio, per esempio, nei licei sale da 27 a 28 ore settimanali. E l'educazione fisica: inizialmente esclusa dal piano di studio, salvo fosse scelta da parte dello stesso studente tra le discipline opzionali, ritornerà all'attuale assetto di due ore settimanali per tutti. "L'attività motoria è indispensabile per la formazione della personalità dei giovani", dice Giuseppe Valditara, responsabile scuola di Alleanza nazionale. Forza Italia ha ribadito invece la necessità di rimettere mano all'assetto dei licei tecnologici, per garantirne la portata professionalizzante, visto che andranno ad assorbire la maggior parte degli attuali istituti tecnici frequentati dal 25% degli studenti. In particolare, il ministero dovrebbe intervenire sulla validità del titolo finale di questo percorso di studi, visto che i licei in via generale dovrebbero essere propedeutici all'università. Per il tecnologico, invece, dovrebbe essere garantito l'accesso immediato al mondo del lavoro.

Niente da fare, poi, per la riforma della professione docente. Il provvedimento, che da tempo giace alla camera, non andrà avanti, visto lo scarso consenso maturato nella stessa maggioranza. Intanto, il ministro dell'istruzione ha firmato la direttiva che definisce gli obiettivi formativi in materia di formazione ed aggiornamento del personale docente ed Ata per il prossimo anno scolastico. La direttiva, n. 45/2005, inviata alla Corte dei conti per il controllo di rito, ripartisce 32,926 milioni di euro per l'aggiornamento di tutto il personale assunto, anche di quello in servizio all'estero. Le priorità vanno tutte all'attuazione della riforma della scuola, con particolare attenzione alla scuola dell'infanzia e alle elementari. Al primo posto, dovranno essere sviluppate le competenze dei docenti della scuola di base per l'insegnamento dell'inglese e dell'utilizzo delle nuove tecnologie. In secondo luogo, andranno rafforzate le competenze degli insegnanti nelle discipline oggetto delle periodiche rilevazioni dell'Ocse con il rapporto Pisa. Matematica e scienze le materie nelle quali maggiore è il ritardo accusato dagli allievi italiani. In questo modo, la Moratti conta di recuperare qualche posizione.