Documento sul precariato

Pubblichiamo il documento sul precariato realizzato dal Prof. Antonio Antonazzo (coordinatore Provinciale della Gilda di Cuneo) che è stato approvato durante l’Assemblea Nazionale della Gilda degli Insegnanti che si è svolta dal 28 al 30 settembre ad Amantea.

dalla Gilda degli insegnanti di Cuneo, 5.10.2012

Negli ultimi anni, i docenti hanno subito una serie di tagli che hanno inciso in maniera pesante sugli organici e l’organizzazione della scuola statale. Si tratta di oltre 80 mila cattedre in meno a partire dal 2008 (Riforma Gelmini). In ogni caso, per garantire il normale funzionamento del sistema scolastico italiano, lo Stato e il MIUR sono stati costretti ad assumere migliaia di docenti a tempo indeterminato per coprire, almeno in parte, il turn over.

Le assunzioni effettuate negli ultimi due anni sono state il frutto del lavoro politico e sindacale della FGU-Gilda degli Insegnanti che, insieme alle altre organizzazioni sindacali, con l’esclusione della FLC-CGIL, ha ottenuto un Piano programmatico di assunzioni per 60.000 precari, 50.000 dei quali già immessi in ruolo negli ultimi due anni. Ricordiamo, però, che la situazione delle assunzioni attuale è  molto prossima a quella che la Gilda degli Insegnanti aveva previsto nell’edizione del libro bianco sul precariato docente elaborato nel 2008 con il quale aveva lanciato la proposta di stabilizzazione del personale precario.

A fronte delle numerose sentenze dei giudici del lavoro che hanno ammesso il diritto dei precari ad aver riconosciuta la progressione di carriera dei docenti a tempo determinato e la dottrina sull’applicazione delle direttive dell’UE che prevedono la stabilizzazione dei precari assunti nella stessa azienda o nello stesso segmento produttivo oltre il triennio sembra, paradossalmente, al MIUR e allo Stato più conveniente  assumere a tempo indeterminato il personale precario che da anni lavora nella scuola.

Il Ministro Profumo in tale contesto molto complesso ha deciso di intervenire con uno specifico provvedimento che reintroduce dopo tredici anni il concorso ordinario come strumento di reclutamento. Per ragioni prettamente politiche il Ministro, invece di affrontare il problema del reclutamento per via legislativa con una riforma organica, ha preferito, con semplice decreto, riportare in vita le vecchie norme concorsuali che risultano obsolete e decontestualizzate dopo l’esperienza delle SSIS, l’avvio dei TFA e la stabilizzazione delle graduatorie, diventate ad esaurimento con il Ministro Fioroni.

La FGU-GILDA DEGLI INSEGNANTI conferma la sua netta opposizione e la critica nei confronti della procedura concorsuale così come emanata dal Ministro Profumo e ribadisce che serie procedure concorsuali inserite all’interno di una complessiva riforma del reclutamento, che abbia effetti nel medio-lungo periodo, sono l’unico strumento che può garantire la massima trasparenza ed equità negli esiti. Il bando del concorso così come pubblicato in G.U. presenta inoltre gravi lacune e contraddizioni formali e sostanziali che apriranno sicuramente una fase di pesante contenzioso.

La FGU-GILDA DEGLI INSEGNANTI ritiene pertanto utile all’intera associazione, riprendere e aggiornare il “libro bianco sul precariato docente” e propone una nuova piattaforma contrattuale che si basa su:

la conferma  e il rinnovo del Piano di assunzioni su tutti i posti disponibili in modo da ridurre a livello fisiologico la percentuale del precariato scolastico basato sull’eliminazione della differenza tra organico di diritto ed organico di fatto con l’introduzione effettiva dell’organico funzionale;

  1. l’elaborazione di un sistema di reclutamento trasparente, lineare e certo, che tenga conto delle aspettative dei docenti attualmente in graduatoria ad esaurimento che da anni lavorano nella scuola;

  2. l’equiparazione giuridica ed economica dei docenti precari con gli insegnanti di ruolo con piena parità dei diritti normativi relativi per quanto concerne permessi, ferie malattia ed assenze;

  3. il riconoscimento per intero dell’anzianità di servizio pre-ruolo;

  4. l’introduzione di una norma contrattuale che preveda una progressione di carriera anche per i docenti a tempo determinato;

  5. il pagamento fino al 31 agosto per tutti gli incarichi assegnati su posto vacante;

  6. l’assegnazione di tutti gli spezzoni orario ai precari in sede di nomina a tempo determinato.

Prof. Antonio Antonazzo

Gilda degli Insegnanti di Cuneo