QUANDO |
CHI/ COSA FA |
RIFERIMENTI
NORMATIVI |
All’inizio dell’anno scolastico 2004/2005 |
IL CONSIGLIO DI CIRCOLO/ISTITUTO,
sulla base delle proposte e dei pareri dei genitori e, nella
scuola superiore, degli studenti:
RSU:
nei confronti degli OO.CC. e delle loro competenze, il delegato
svolge un ruolo di orientamento e quindi può contribuire, con
proposte, ad assumere determinate decisioni. |
Art. 3 DPR 275/99 (regolamento autonomia) |
All’inizio dell’anno scolastico e prima dell’inizio delle
lezioni |
IL
COLLEGIO DOCENTI
sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola
e delle scelte organizzative deliberate dal Consiglio di
Circolo/Istituto:
predispone il Piano dell’Offerta Formativa (POF) con la
partecipazione di tutte le sue componenti e quindi:
la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa, per gli aspetti pedagogico – didattici,
adattandone l’articolazione alle diverse esigenze degli alunni e
tenendo conto del contesto socio-economico di riferimento.
Quindi anche le attività aggiuntive.
RSU:
anche in questo caso si esercita un ruolo di orientamento, come
nei confronti delle decisioni del Consiglio. Se la RSU è
composta da docenti allora si è anche membri del collegio
stesso. In quella sede si partecipa come membro componente
dell’organo collegiale, si interviene a tale titolo e non come
RSU. E’ evidente, però, che il ruolo non è lo stesso di un
qualunque altro insegnante, a maggior ragione se dietro agli
interventi, alle proposte, alle osservazioni c’è un lavoro di
preparazione che ha coinvolto parte o l’insieme del personale.
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Art. 3 DPR n. 275 /99 (regolamento autonomia)
Artt. 24 e 25 CCNL 2003 |
All’inizio dell’anno scolastico
Entro settembre 2004 (massimo ottobre 2004).
NB: se non lo si fa a settembre, è possibile sempre farlo anche
in corso d’anno perché si può modificare e adeguare
l’organizzazione del lavoro ATA, anche in corso d’anno. |
CHI/ COSA FA
IL DIRIGENTE SCOLASTICO,
in relazione agli aspetti di carattere generale e organizzativo
deliberati dal Consiglio e/o inerenti all’attuazione del POF:
IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED
AMMINISTRATIVI
formula una proposta di piano delle attività relativa all’orario
di lavoro del personale ATA, comprese le attività aggiuntive, e
formula una proposta di incarichi specifici dopo aver sentito
raccolto pareri e proposte nell’assemblea programmatica del
personale ATA.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO:
ne verifica la congruenza con il POF, espleta le procedure
previste per le relazioni sindacali ed adotta il piano. La
puntuale attuazione dello stesso è affidata al direttore dei
servizi.
RSU:
-
chiede informazione preventiva con relativa documentazione,
-
organizza incontri/assemblea con il personale,
-
predispone una piattaforma per chiedere l’apertura formale
della contrattazione,
-
avvia la richiesta/procedura per la contrattazione al fine di
stipulare un contratto integrativo di scuola su tutta questa
materia.
|
Art. 19 c. 5 del CCNL/99
Art. 52 c. 10 del CCNI/99
Art. 52 c. 10 del CCNI/99
Art.52 c. 3 CCNL 2003
Art. 6 c. 3 lett. i) del CCNL/2003
Art. 52 c. 3 CCNL/2003 |
All’inizio dell’anno scolastico e prima delle lezioni (per ciò
che attiene alla didattica).
Nei primi mesi dell’anno (per le attività aggiuntive) |
IL
DIRIGENTE SCOLASTICO
predispone, sulla base delle eventuali proposte degli organi
collegiali:
-
il piano annuale delle attività, compresa l’assegnazione degli
insegnanti alle classi, sezioni staccate (in presenza di
organico funzionale), plessi ecc…
-
gli impegni dei docenti comprese le attività aggiuntive.
Il piano è sottoposto alle relazioni sindacali di cui all’art. 6
del contratto e poi deliberato dagli organi collegiali e può
essere modificato in corso d’anno con la stessa procedura.
RSU:
-
chiede informazione preventiva con relativa documentazione
-
organizza incontri/assemblea con il personale,
-
predispone una piattaforma per chiedere l’apertura formale
della contrattazione,
-
avvia la richiesta/procedura per la contrattazione al fine di
stipulare un contratto integrativo di scuola su tutta questa
materia.
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Art. 24 comma 4 del CCNL/99
CM 243 del 14/10/99 sul fondo.
Art. 6 c. 2 lett. d) e h) del CCNL/2003 |
Nei mesi di febbraio, marzo ed aprile 2005 |
IL DIRIGENTE SCOLASTICO,
sulla base delle iscrizioni, predispone la proposta di
formazione delle classi e la proposta di organico da inviare al
CSA.
RSU
Il sindacato, sulla formazione delle classi e sugli organici,
non ha un ruolo ed un potere contrattuale perché
la L. 29/93 nel delegificare il rapporto di lavoro nella scuola,
ha definito anche le materie che sono oggetto di negoziazione
tra le parti e quelle che rimangono di competenza del
legislatore. Questa materia è riserva di legge. Il sindacato ha
diritto di informazione preventiva (cioè prima che la proposta
sia inviata al CSA) e diritto ad avere tutta la documentazione
in merito: numero degli iscritti, scelta delle famiglie e degli
studenti, criteri di composizione delle classi…
E’ importante esigere l’informazione preventiva per:
-
Verificare le variazioni rispetto alle aspettative del
personale
-
Verificare se ci sono forzature rispetto alle scelte delle
famiglie e degli studenti
-
Verificare se ci sono variazioni di organico in modo da
informare il personale e verificare la correttezza e
tempestività delle procedure per la rilevazione dei
soprannumerari
-
Valutare le possibili ripercussioni sulle modalità di utilizzo
del personale e sull’organizzazione del lavoro
-
Informare il sindacato provinciale sulla situazione in modo da
metterlo in condizione di discuterne con il CSA nella fase di
confronto a livello provinciale.
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L. 29/93 e decreti interministeriali sugli organici.
Art. 6 comma 2 lett. a) del CCNL 24/7/2003 |
Salute e sicurezza nella scuola
All’inizio d’anno ove non già fatto in base agli obblighi di
legge
All’inizio dell’anno scolastico 2004/2005
All’inizio e nel corso dell’anno scolastico 2004/2005 |
IL
DIRIGENTE SCOLASTICO:
-
Nomina il responsabile del servizio di prevenzione e
protezione (RSPP)
-
Nomina gli addetti al servizio di prevenzione e protezione (SPP)
-
Sottopone le nomine all’approvazione del rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza (RLS)
-
Predispone ed elabora, congiuntamente al RSPP, il piano di
valutazione dei rischi
-
Lo sottopone al RLS
-
Provvede alla formazione del RLS, del RSPP e degli addetti al
servizio prevenzione e protezione
-
Provvede alla informazione e formazione dei lavoratori sui
rischi
-
Provvede alla informazione e formazione dei soggetti
equiparati ai lavoratori (studenti)
-
Predispone, unitamente al RSPP, il piano di evacuazione e
primo pronto soccorso
-
Nomina il medico competente se previsto
-
Predispone il libro degli infortuni
-
Comunica alla ASL il nominativo del RSPP e i nominativi del
SPP
-
Convoca riunioni periodiche con il RSL
Il rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza
(RLS):
-
E’ eletto o designato nell’ambito della RSU
-
In assenza della RSU è eletto direttamente dai lavoratori
-
Il RLS è in carica per 3 anni.
DIRITTI DEL RLS
-
formazione specifica
-
informazione e documentazione
-
fruire di permessi retribuiti (40 ore l’anno per ogni RLS,
distinte dai normali permessi sindacali)
-
accesso ai luoghi di lavoro
-
ricevere informazione dagli organi di vigilanza
-
essere consultato preventivamente e tempestivamente in ordine
a:
- designazione del responsabile e degli addetti al servizio di
prevenzione e protezione
– piano di valutazione dei rischi
– programmazione, realizzazione e verifica, contenuti della
formazione attivata nell’istituto
COMPITI del RLS:
-
segnala al datore di lavoro (dirigente scolastico) e al RSPP
la presenza di rischi
-
segnala ed eventualmente denuncia agli organi competenti le
inadempienze del datore di lavoro
-
ricorre all’organismo paritetico territoriale in caso di
controversia e contenzioso con il datore di lavoro
-
verifica l’applicazione delle norme in tema di salute e
sicurezza
-
informa i lavoratori sulle misure adottate dal datore di
lavoro in relazione alla rimozione dei rischi
-
partecipa alla riunione periodica
-
verifica se ai lavoratori e agli studenti (ad essi equiparati)
siano stati forniti i materiali di protezione e se sono stati
formati e informati sui rischi anche in relazione alla loro
attività specifica.
COSA CONTRATTA IL RLS:
-
modalità e contenuti della formazione dei lavoratori
-
modalità di accesso ai documenti e agli ambienti di lavoro
-
modalità di utilizzo dei permessi retribuiti
-
modalità e criteri di esercizio in generale dei diritti del
RLS.
|
-
Legislazione sull’igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro
-
D.Lgs 626/94 e successive modifiche ed integrazioni.
-
DM 292/96
-
Contratto collettivo quadro –luglio 1996
-
DM n. 382 del 29/9/98
-
Artt. 57 e 58 del CCNI/99
-
CM 119 del 24/9/99
-
L.300/70
-
L. 265/99 art. 15
-
Art. 6 comma 2 lett. g CCNL/2003
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