I geografi non si rassegnano: Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 17.3.2015
La richiesta formulata al ministro Giannini. Che si sarebbe detto interessato a cancellare le “distorsioni” sull’insegnamento della geografia attuate dopo il 2008. Il presidente Aiig, Gino De Vecchis: basta con i docenti che provengano da aree disciplinari assolutamente diverse da quella geografica. Presto un tavolo di confronto coi tecnici Miur. Tra cui spicca la speranza che “finalmente vengano eliminate le numerose e gravi distorsioni cui è sottoposto l’insegnamento della geografia nei Licei e negli Istituti Tecnici e Professionali”, ha detto il Gino De Vecchis, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia e docente alla Sapienza di Roma. “Sono necessari – ha detto l’accademico – un rafforzamento orario, un’adeguata formazione dei docenti, soprattutto rispetto alle nuove tecnologie di rappresentazione del territorio, un affidamento a docenti competenti, che non provengano da aree disciplinari assolutamente diverse da quella geografica, come quella umana ed economica”. Il passo successivo del recepimento delle richieste dei geografi dovrebbe essere l’avvio di un tavolo di confronto con i tecnici del Ministero per verificare tempi e metodi per il recepimento delle richieste: l’obiettivo a cui puntano i geografi è “un aggiustamento di tiro rispetto alla pesante penalizzazione della Geografia avvenuta con la riforma Gelmini”. |