Divieto supplenze oltre 36 mesi di servizio:
c'è impegno per cancellazione

 Orizzonte scuola 25.3.2015

Un primo risultato delle proteste da parte del mondo della scuola, e in particolare dei precari, proviene dall'incontro di oggi tra i rappresentanti sindacali di FLC CGIL, CISL, UIL, SNALS, UIL e GILDA con i rappresentanti parlamentari.

Stiamo parlando di una apertura verso una modifica (o una cancellazione?) dell'art. 12 del testo del DDL, quello che prevede il divieto di conferire supplenze su posti vacanti e disponibili nelle scuole statali al personale docente e ATA che raggiunga i 36 mesi di servizio anche non continuativo.

In questi giorni non abbiamo mancato di mettere in evidenza come questa norma sia altamente lesiva del diritto al lavoro e che, forse, potrebbe sopravvvivere solo in quel mondo ideale in cui i concorsi fossero emanati in maniera rigorosa ogni tre anni. Fermo restando il fatto che al problema di chi già nell'a.s. 2014/15 ha raggiunto questo "traguardo" e non farà parte del piano straordinario di assunzioni non è stata fornita alcuna soluzione, rimangono dubbi anche sulla costituzionalità della norma.

Oggi, all'incontro tra sindacati e forze politiche, da parte di esponenti politici di maggioranza presenti all'incontro si è registrato l'impegno alla cancellazione della norma tanto contestata.

Una apertura - l'unica in sostanza - che è stata ben accolta dai sindacati, che l'hanno direttamente confermata (Sindacati incontrano forze politiche: disponibilità al confronto sulla norma dei 36 mesi di servizio. Pioggia penalizza il presidio dei precari) nonchè dai precari che nel pomeriggio hanno partecipato alla manifestazione davanti alla Camera dei Deputati, nonostante la pioggia battente.

Vi terremo informati sui prossimi sviluppi.