Con i Presidi padroni la corruzione entrerà nelle scuole

Lucio Ficara, La Tecnica della Scuola 19.3.2015

Lo capirebbero anche i bambini che in un tessuto sociale come quello italiano, intriso di corruzione e malaffare, introdurre una norma che dia enormi poteri ai dirigenti scolastici, è una cosa sbagliata e profondamente impopolare.

E allora perché Renzi avrebbe deciso di consegnare le scuole all’insindacabile decisionismo dei Presidi? Perché creare la figura del Preside padrone che può scegliersi i docenti che desidera e premiare i suoi insegnanti preferiti? In un’Italia dove non manca giorno in cui si scoprono casi eclatanti di corruzione, si pensa di dare fiducia ai dirigenti scolastici, dando loro la libertà di decidere del futuro lavorativo degli insegnanti.

Alla luce del caso Lupi, che immaginiamo non sia un caso isolato all’interno del governo, come è possibile non vedere il problema di una corruzione dilagante e preoccupante? Con i Presidi padroni, fortemente voluti con il ddl scuola, la corruzione entrerà anche, e a pieno titolo, nelle nostre scuole. Invitiamo il Governo e il Parlamento a riflettere sul provvedimento che vedrebbe ampliati i poteri del dirigente scolastico.

È surreale pensare che il posto di lavoro di un insegnante, cioè l’assegnazione di un insegnamento di un docente della scuola pubblica italiana, venga concessa, per il volere di un Preside, sulla base di rapporti di conoscenza che lo stesso Preside ha con il docente aspirante ad insegnare nella sua scuola. Non immaginiamo pensare quante raccomandazioni, pressioni e regali di ogni tipo, avranno i dirigenti scolastici per avere in cambio il favore del posto assegnato ad un figlio o ad un nipote. Forse è bene sapere che da un recentissimo rapporto del Censis, risulta che in Italia oltre 800 mila persone hanno fatto un regalo a dirigenti pubblici per avere in cambio un favore, e che ben 4,2 milioni di cittadini ricorsi a una raccomandazione per avere un favore da un dirigente o un funzionario della pubblica Amministrazione.

Questi dati fanno comprendere la gravità del problema e l’assoluta certezza, statistica e matematica, del fatto che con questo provvedimento anche nelle nostre scuole entrerà a pieno regime la corsa alla corruzione del dirigente scolastico. Quanti dirigenti scolastici rimarranno incorruttibili e quanti invece si lasceranno corrompere? E se un giorno capitasse che il Signor Lupi telefoni ad un dirigente scolastico per raccomandare il suo figliolo per una bella cattedra di matematica e fisica, chissà come risponderà il  Preside interpellato.

Sveglia Governo, il Paese è pieno di Signor Lupi!!!! Lasciamo fuori dalla scuola le raccomandazioni e le corruzioni, modifichiamo il disegno di legge sulla scuola prima che sia troppo tardi.