L'intervento

Paritarie per migranti

Pasquale Almirante, La Sicilia 8.3.2015

Secondo uno studio del Miur con la Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità), le famiglie non italiane, avendone la possibilità, scelgono di iscrivere i propri figli nelle scuole private. E infatti, mentre negli ultimi 5 anni le iscrizioni degli italiani alle paritarie sono diminuite del 7,7%, quelle degli immigrati sono cresciute del 16,6%.

La causa è da ricercare sia nella comprovata incapacità della nostra scuola statale di realizzare una reale integrazione, sia nella facilità con cui gli immigrati sono bocciati, incrementando ritardi e abbandoni, tanto che nell'anno scolastico 2013/2014 gli alunni stranieri respinti rappresentavano il 14,7% nella primaria (contro l'1,9% degli italiani); il 41,5% nella secondaria di primo grado (contro il 7,4% degli italiani) e il 65,1% nella secondaria di secondo grado rispetto ad un 23,3% di italiani.

Tassi di ripetenza che confermano il divario tra italiani e stranieri in tutti gli ordini scolastici e in particolare nei primi anni delle secondarie di secondo grado e nei professionali, dove si registra il tasso di ripetenza più elevato di tutti (14,8% di bocciature che al primo anno raggiungono anche il 22,7%). Inoltre, se è vero per un verso che le scelte dei migranti sono rivolte agli istituti tecnici (38,5%) e professionali (37,9%) rispetto ai licei (23,5%), per l'altro verso ciò non impedisce loro di frequentare l'università, anzi i diplomati immigrati nei tecnici e professionali accedono agli atenei più dei loro compagni italiani.

Preoccupante invece il problema relativo ai "Neet", i giovani che non studiano né lavorano (il 15,8% del totale tra i non italiani). Una differenza importante è quella di genere: i Neet italiani sono prevalentemente maschi, mentre quelli comunitari sono donne (il 67,3%). Un ultimo dato, che però bisogna meglio analizzare, riguarda l'allarme immigrazione: dal 2008/09 ad oggi si è registrato un progressivo rallentamento nell'incremento delle iscrizioni che sarebbe la conseguenze della stabilizzazione dei flussi migratori in Italia. Dai dati elaborati si capisce tuttavia che i fallimenti, anche degli alunni immigrati, vengono recuperati nelle scuole paritarie, ponendo così un duplice problema: l'eccessiva selezione delle scuole statali e l'eccessiva "permissività" delle private, mentre l'istruzione nel suo complesso pretende il merito e l'abbattimento di tutti gli ostacoli: di integrazione e di opportunità.