Arriva la pagella per gli insegnanti Il Sole 24 Ore 1.3.2015 Gira e rigira il cuore della «Buona Scuola» restano gli insegnanti. Sia per il maxi-reclutamento in due tempi di 180mila docenti sia per l'introduzione di un primo (timido) percorso di carriera basato sulla sostituzione degli scatti di anzianità con il tris “anni di servizio-merito-funzioni aggiuntive”. Partiamo da qui. Facendo una premessa: l'ultima parola sulla nuova progressione economica dei professori spetterà al contratto collettivo per il comparto Scuola da sottoscrivere il 31 luglio 2015. Altrimenti varrà la ripartizione prevista nel decreto. E cioè 30% attribuito all'intero copro docente sulla base dell'anzianità spettante all'interno e 70% ripartito secondo criteri meritevoli (incluso il 10% di bonus legato ai compiti aggiuntivi di «mentore» e di «staff» esaminati qui accanto). Il merito verrà pesato dai nuclei interni di valutazione (Niv) che aggiorneranno ogni tre anni la “pagella” degli insegnanti, basata sui crediti didattici, formativi e professionali. I primi riguarderanno la rilevazione delle attività di insegnamento e l'analisi della documentazione prodotta dal docente, sentiti studenti e famiglie; i secondi misureranno il raggiungimento degli obiettivi della formazione in servizio e l'attività di ricerca ; i terzi testeranno il conseguimento degli obiettivi di miglioramento della scuola rilevati dal Sistema nazionale di valutazione che è partito quest'anno e che potrebbe subire una messa a punto (su cui si veda altro articolo in pagina) o con il Dl o con il Ddl. A proposito di formazione la bozza di decreto ne prevede due tipi. Una obbligatoria per tutti che potrà contare su uno stanziamento a regime di 40 milioni e sarà articolata su piani nazionali triennali, piani di miglioramento delle scuole ed esigenze dei singoli prof. Per il 2015/2016 vengono già indicate tre priorità: innovazione, competenze linguistiche e inclusione scolastica. Nel testo c'è spazio per un altro genere di formazione in servizio, stavolta limitata ai docenti delle classi in cui sono presenti alunni con disabilità. E veniamo al tema più “sensibile” per i professori italiani: il maxi-piano da 180mila assunzioni che partirà a settembre e si concluderà nel 2019. Di questi circa 120 mila saranno assunti il 1° settembre 2015 per coprire i posti scoperti e i nuovi posti creati sull'organico dell'autonomia (che potrebbe partire però solo dal 2016/2017). All'interno di questo gruppo ci sarebbero, da un lato, 105mila tra iscritti alle graduatorie a esaurimento e idonei del concorso Profumo che otterrebbero un contratto a tempo indeterminato e, dall'altro, 15mila appartenenti agli elenchi di circolo e di istituto che otterrebbero un'ultima supplenza annuale. Con la garanzia di una corsia preferenziale nella nuova tornata contrattuale che sarà bandita a ottobre e riguarderà il periodo 2016-2019. Per circa 75mila posti complessivi (inclusi i 15mila appena citati) che porterebbe così a 180mila il “magic number” dell'operazione-stabilizzazione.
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