Pensioni della scuola, si fa strada l'«opzione uomo» di Vittorio Spinelli, Avvenire 13.1.2015 Dal prossimo primo settembre 30 mila dipendenti della scuola sono in lista per lasciare il servizio. Si tratta del contingente complessivo, fra docenti, dirigenti e personale a.t.a, che si stima sia in possesso dei requisiti richiesti per una pensione di anzianità o di vecchiaia. Per i ritardatari, la scelta di lasciare va fatta non oltre giovedì 15 gennaio sul sito del ministero dell'Istruzione. Solo per i dirigenti la scadenza è fissata al 28 febbraio. Una volta assunta la decisione di lasciare la scuola, seguirà nei mesi di giugno o luglio la regolare domanda di pensione all'Inps-gestioni pubbliche, in tempo per riscuotere l'assegno con decorrenza da settembre. La domanda all'istituto deve essere effettuata esclusivamente attraverso uno di questi canali: a) on line sul sito Inps, previa registrazione; b) al telefono del Contact center 803164; c) in via telematica, con assistenza gratuita, presso un ente di patronato. Sono ammessi in questa tornata anche i lavoratori in possesso, alla data del 31 dicembre 2011, dei requisiti per la pensione di anzianità o di vecchiaia, oppure per il passaggio al part time, secondo la normativa precedente la riforma Fornero, in particolare "quota 96" oppure 40 anni interi di contribuzione. Gli stessi pensionandi non sono soggetti ai requisiti della riforma, neanche a domanda, ma ad essi si applica il calcolo contributivo pro-rata sui periodi post 2011. Tuttavia, chi compie i 65 anni entro il prossimo 31 agosto sarà collocato a riposo d'ufficio. Opzione uomo. Sono in uscita non poche lavoratrici della scuola che con l' "opzione donna" avranno una pensione contributiva pur con importo ridotto. Con l'opzione si applica la "finestra" mobile e pertanto i requisiti (minimo 57 anni e 3 mesi di età con 35 di contributi) devono essere stati maturati entro e non oltre il 31 dicembre 2014 (si prevede un'estensione al 2015). Prende piede in questi giorni l'ipotesi di estendere questo canale di uscita agli uomini e a pari condizioni con le donne. Per il settore scolastico sarebbe appropriata una riapertura straordinaria dei termini per notificare la cessazione dal servizio prima della fine delle lezioni in corso. Salvaguardia. Condizioni particolari si applicano a quanti hanno utilizzato nel 2011, con la legge 104/92, un congedo straordinario oppure permessi mensili per assistere un parente disabile. Hanno già chiesto la salvaguardia pensionistica (6° gruppo) entro il 5 gennaio e attendono ora che l'Inps accolga la rispettiva domanda. Potranno chiedere la cessazione dal servizio solo dopo aver ricevuto il provvedimento dell'Istituto, anche oltre il 15 gennaio.
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