Il crollo di Scelta civica e la ministra Pasquale Almirante, La Tecnica della Scuola 10.1.2015
Mai si era visto un partito crollare in un anno dal 10% all'1% (anzi, ancor meno) e non era mai capitato che un terzo dei gruppi parlamentari si schierasse per non svolgere un congresso Eppure c'è chi, pensa che il partito possa trovare un proprio spazio, né a destra né a sinistra, benchè la maggioranza si sia impegnata per fermare il processo congressuale ritenendo che la sconfitta europea abbia attestato l'inesistenza definitiva di una cerchia elettorale e che quindi non convenga impegnarsi in assise destinate a rimarcare più le divisioni che non l'unità. Occorre poi ricordare che nel potenziale spazio centrista cui Sc (o Sc 2.0) potrebbe aspirare agiscono già il recente coagulo di Area popolare (Ncd e Udc) e poi il raggruppamento tra Centro democratico e Per l'Italia. Andare ad aggiungere un'altra sigla, scrive Italia Oggi, concorrente non pare produttivo. Ed è facile supporre che sia i parlamentari che intendono fermare il congresso, sia altri loro colleghi pronti invece a impegnarsi nelle assise, intendano guardare più alla propria personale ricollocazione che non al sopravvivere di un partito senza seguito. E in questo possibile pantano politico c’è il ruolo e la funzione della ministra Stefania Giannini che si trova al dicastero dell’Istruzione grazie ai voti riportati al tempo della meteora Monti: e ora che il partito di Sc è al lumicino conviene ancora a Renzi tenerla in un ruolo chiave nel proprio esecutivo? Vedremo.
|