Pensioni Quota 96 Scuola, prepensionamento Pensioni Quota 96 Scuola, prepensionamento e dati 2015-2016: di Massimo Calamuneri, The Blasting News 28.1.2015
Prosegue lo stato di assoluto fermento connesso al dibattito previdenziale: le news riferite alle pensioni 2015 aggiornate ad oggi, 23 gennaio, si concentrano in particolare sull'intervento del ministro del lavoro Giuliano Poletti, che parlando della bocciatura operata dalla Consulta in merito al referendum pro abrogazione della Legge Fornero ha sottolineato la necessità di operare in ottica previdenza onde evitare il sorgere di un 'problema sociale'. Una presa di posizione forte quella del responsabile del Welfare del governo Renzi, che però dimentica un particolare: un problema sociale come lo definisce lui
esiste già da molto tempo, urgono dunque correttivi immediati per rendere l'intero sistema di uscita dal lavoro più flessibile e meno rigido. Parlando di pensioni 2015 e previdenza Poletti ha fatto in particolare riferimento al prestito INPS, una misura che viene ciclicamente riproposta senza però che se ne dettagli mai l'iter di funzionamento. Era stato proprio l'ex esponente del PC e attuale responsabile del Welfare a lanciare diversi mesi fa l'ipotesi di istituire un prestito INPS (o APA, Assegno pensionistico anticipato) salvo poi mancare clamorosamente nel dettagliarne il meccanismo di strutturazione. Se da una parte il governo mostra dunque una rinnovata sensibilità sul fronte previdenza, dall'altra però prosegue l'assordante silenzio che permea numerose vertenze ormai da mesi: su tutti il caso pensioni Quota 96 Scuola, con Renata Polverini, vice presidente
della Commissione Lavoro, ad aver lanciato uno specifico appello al riguardo. Pensioni 2015, news oggi 23/015: Quota 96 Scuola, prestito INPS e APA, proposte e silenzi - L'appello di Renata Polverini Le news su pensioni 2015 e previdenza aggiornate ad oggi, 23 gennaio, raccontano dunque della presa di posizione operata dal ministro Poletti, che dopo diversi mesi dall'ultima volta ha rilanciato la proposta di configurare una sorta di prestito INPS; la misura fu ipotizzata anche qualche anno fa dall'allora ministro del lavoro Enrico Giovannini, ma in concreto nulla è stato mai fatto per tradurre la teoria in pratica. L'idea sarebbe quella di concedere un prestito (in parte pagato dall'azienda di riferimento e in parte dall'INPS) a tutti quei lavoratori che accettino di abbandonare l'impiego due o tre anni prima della naturale scadenza: una volta maturato il diritto al pensionamento, i beneficiari subirebbero poi delle trattenute dirette sugli assegni previdenziali nella misura del 10-15% massimo destinate a rendere il danaro ricevuto. La misura, inutile dirlo, non piace a nessuno degli attori coinvolti: per quale motivo i lavoratori dovrebbero accettare in prestito soldi che gli appartengono considerati i lauti contributi versati negli anni all'INPS? La risposta al governo. Se da una parte il ministro Poletti mostra un rinnovato interesse in quanto a previdenza e pensioni 2015 dall'altra continua però a non considerare affatto il caso pensioni Quota 96 Scuola. A ricordargli che esiste anche la vertenza degli esodati del comparto Istruzione Renata Polverini, vice presidente della Commissione Lavoro alla Camera: 'Poletti si è accorto del dramma sociale di coloro che non riescono a raggiungere la pensione restando intrappolati in un lavoro, meglio tardi che mai: noi pensiamo in particolare agli ormai noti Quota 96 o peggio ancora ai cosiddetti esodati'. 'Bisogna prevedere nuovi meccanismi di flessibilità in uscita' ha concluso la Polverini parlando di pensioni 2015, Quota 96 ed esodati. A questo punto vorremmo coinvolgervi nella nostra analisi chiedendovi se sareste d'accordo con l'ipotesi di configurazione del prestito INPS paventata dal ministro Poletti: dateci un parere commentando il pezzo qui sotto!
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