Mini concorso a cattedra per abilitati di Anselmo Penna, Orizzonte scuola 19.2.2015 Sarebbe una delle ipotesi al vaglio del Governo per affrontare la questione del coinvolgimento nelle assunzioni anche a coloro che, iscritti in graduatoria d'istituto, rientrano nei criteri della Corte di giustizia europea a seguito della sentenza che ha condannato l'Italia per la reiterazione dei contratti. Le ipotesi al vaglio, secondo quanto scrive oggi Repubblica, in realtà sono tre. Parliamo di quella questione che è già stata ampiamente affrontata dalla nostra redazione in più occasioni e che era sfociata in una intervista all'On. Malpezzi che ci ha anticipato qualche dettaglio. In gioco ci sono circa 15mila posti vacanti che potrebbero andare a quei docenti iscritti in II e III fascia delle graduatorie d'istituto che hanno più di 36 mesi di servizio su posto vacante. Ma, come immetterli in ruolo? Prima ipotesi, probabilmente la meno praticabile: entra in ruolo chi ha più di 36 mesi di supplenze e così a scendere. Seconda ipotesi. Questi 15mila posti vengono assegnati ai docenti delle GI come anno ponte, da convertire successivamente in assunzione a tempo indeterminato. Terza ipotesi. Si avvierà un concorso ad hoc da realizzare con "rito abbreviato". Ipotesi, quest'ultima, che permetterebbe di salvare il principio espresso dal Governo di assumere soltanto dopo aver superato un concorso. 150mila assunzioni. 919 da II e III fascia d'istituto. "Cifra irrisoria, MIUR dà i numeri" Immissioni in ruolo: i sindacati apprendono i numeri dalla stampa. Gilda: è irrispettoso
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