Assunzione docenti precari, con Buona Scuola Il 3 marzo il Consiglio dei ministri della Buona Scuola, ma occhio alla mobilità territoriale, di cattedra e di merito. Carlo Lanzone, The Blasting News 28.2.2015 Novità in tema di assunzioni nella scuola dei docenti precari: dal decreto sulla Buona Scuola, in discussione martedì 3 marzo 2015 in Consiglio dei Ministri del Governo Renzi, il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini ha fatto sapere che saranno 180 mila i professori stabilizzati. Circa trentamila in più rispetto alle indiscrezioni trapelate nelle ultime settimane, ma non c'è stata la precisazione di come saranno ripartite le assunzioni tra Graduatorie ad esaurimento, graduatorie d'istituto, graduatorie di merito derivanti dal concorso del 2012 e i posti che saranno banditi per il nuovo concorso 2015-2016. Lo stesso ministro Giannini ha confermato che, alla vigilia del Consiglio dei ministri, i numeri non sono ancora definitivi. Buona Scuola Renzi: trasferimento non prima dei 3 anni Ma secondo gli annunci fatti dal Governo Renzi in tema di immissioni in ruolo, la variabile fondamentale da tener presente è la mobilità: le assunzioni non si baseranno più sulla logica territoriale delle varie graduatorie provinciali ad esaurimento, d'istituto e di merito. Ai candidati docenti verranno messi a disposizione i posti lì dove sono ubicate le cattedre libere: dunque, a prescindere dalle province e regioni dove è stata presentata domanda. E la disponibilità riguarderà anche le classi di merito: se non dovesse essere possibile l'assunzione nella classe di merito per la quale si hanno i titoli, verrà offerta la classe affine. A questa situazione va aggiunta anche la circostanza che per avvicinarsi a casa occorre considerare il comma 10-bis dell'articolo 15 del Decreto legge numero 104 del 2013: chi verrà assunto a tempo indeterminato fuori provincia con data di assegnazione a partire dal 1° settembre prossimo, non potrà presentare domanda di trasferimento per la provincia di residenza per 3 anni. Mobilità docenti, dalla cattedra all'organico funzionale agli scatti di carriera In più, dal prossimo anno, la mobilità riguarderà anche l'opzione del passaggio dall'insegnamento di ruolo su cattedra all'iscrizione all'organico funzionale. Il docente sarà slegato dall'insegnamento curriculare, ma dovrà essere a disposizione delle esigenze della scuola: sostituzione di docenti assenti e mansioni svolte attualmente dal collaboratore del dirigente scolastico, in primis. Infine, l'altra mobilità riguarderà gli scatti di merito che, dal prossimo anno, avranno più peso di quelli di anzianità. Ma il merito sarà riservato a due insegnanti su tre e, dunque, chi ne rimarrà fuori potrà aspirare a guadagnarseli in un'altra scuola.
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