ANTEPRIMA- Assunzioni, ora sono 180mila. Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 27.2.2015
Lo ha detto il ministro Giannini, a margine dell’incontro al Nazareno con i vertici del PD: quasi 40mila immissioni in più rispetto a quelle previste a settembre 2014. Avevamo ragione: si tratta del computo su più anni, comprendente anche i vincitori del prossimo "concorsone". E in serata spunta anche la "spalmatura" su 4 anni! Intanto Renzi conferma che il doppio decreto arriverà in CdM martedì 3 marzo. Urla e lacrimogeni lanciati per pochi minuti da un gruppo di studenti. E così è andata: in serata, infatti, sarà Renzi a specificare che le 180.000 assunzioni sono la somma delle stabilizzazioni di precari previste a settembre e degli "ingressi" di nuovi insegnanti conseguenti al concorso che verrà bandito: indiscrezioni quantificherebbero i vincitori del concorso in una cifra che va dalle 40mila alle 60mila unità. Nel primo caso, le assunzioni "originarie", dei precari per intenderci, rimarrebbero pressoché immutate rispetto al piano iniziale; nel secondo, invece, mancherebbero all'appello 20mila posti. Sempre in serata, però, arriva un'ultima agenzia di stampa, stavolta Tmnews, che cambierebbe ulteriormente il quadro: "i provvedimenti sulla scuola - si legge nel "lancio" delle ore 20.00 -arriveranno in Consiglio dei ministri martedì prossimo, consentendo, tra l'altro, 180mila assunzioni entro l'anno scolastico 2018-2019". In tal caso, il quadro cambierebbe ulteriormente: si tratterebbe, infatti, di una "spalmatura" delle assunzioni addirittura su quattro anni. A questo punto, però, è meglio fermarsi con le ipotesi. Sarebbe senz'altro più utile ragionare sui fatti. Lo stesso premier, sempre incontrando i gruppi del Pd sull'agenda del governo, ha confermato che lunedì il governo tirerà le fila per portare martedì in consiglio dei ministri il decreto e il ddl sulla Buona Scuola. Mentre si svolgeva l’incontro, fuori il Nazareno una trentina di studenti ha protestato per una quindicina di minuti contro la riforma della scuola. "La scuola è pubblica e non si tocca, la difenderemo con la lotta", hanno urlato urlano. Qualcuno, riferisce l’Ansa, ha anche lanciato dei fumogeni. Le forze dell'ordine sono intervenute subito ad arginare la protesta e provano ad allontanare gli studenti, che continuavano a urlare: "Renzi vattene". Nella sede del Pd il premier sta presiedendo un dibattito sulla scuola. Gli studenti hanno anche tenuto a precisare che domani, sabato 28 febbraio, saranno in piazza contro la Lega: "Odio la Lega", hanno urlato.
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