Pensioni Quota 96 scuola: si prospettano tempi lunghi, ma lavoratori vogliono la sanatoria
La politica chiede altra pazienza ai Quota 96
della scuola, Iasac Ovasim, The Blasting News 22.9.2014
Non può esserci dialogo se si fanno ancora promesse
che poi difficilmente si potranno mantenere. Questa
dev'essere senz'altro la consapevolezza a cui sono
arrivate entrambe le parti in causa nella questione
dei Quota 96 della scuola. Si tratta (per chi non lo
sapesse) di insegnanti e lavoratori ATA che nel 2011
avevano già maturato il diritto al pensionamento
secondo i requisiti previsti, ovvero con 35 anni di
contribuzione e 61 anni di età oppure con 36 anni di
contribuzione e 60 anni di età. Il problema è che a
partire da tre anni fa, quando è iniziata la
vicenda, nessuno dei Governi che si sono succeduti è
riuscito a porre in essere una sanatoria, a causa
della grave situazione di difficoltà in cui versano
i conti pubblici.
Non essendo presenti le risorse finanziarie necessarie ad un
intervento, l'esecutivo Renzi ha scelto di adottare sulla questione
il basso profilo e di affrontare il tutto non appena si potranno
prendere provvedimenti definitivi. Tanto è vero che nella recente
presentazione del Job Act e della riforma dell'istruzione, lanciata
con lo sloga #labuonascuola, non si è fatto alcun riferimento alla
questione. È chiaro però che con l'allungarsi dei tempi, molte delle
posizioni Quota 96 potrebbero sanarsi anche in via naturale, visto
che diversi casi potranno comunque accedere all'Inps per i requisiti
maturati secondo la nuova riforma oppure per la legge 104. Purtroppo
questa situazione crea una disparità tra i lavoratori, alcuni dei
quali potrebbero risultare più penalizzati di altri. In merito è
recentemente intervenuta anche la Senatrice del PD Laura Puppato,
che ha chiesto ai lavoratori di portare pazienza perché il tema
resta nell'agenda di Governo. A proposito di una possibile data di
soluzione, ha dichiarato in un post su facebook: "potrei promettere
un generico presto, ma onestamente dirò solo che ce ne occuperemo
fin da subito, risolvendo il problema non appena sarà possibile". Nel frattempo insegnanti e lavoratori ATA hanno deciso di far sentire la propria voce e di mettere in atto una serie di iniziative di protesta, sia individuali che collettive. È proprio seguendo quest'idea che il comitato dei Q96 ha deciso di aderire allo sciopero proposto dai Cobas Scuola contro le misure annunciate di recente nella riforma #labuonascuola. In tale occasione si tornerà certamente a chiedere non più promesse, ma fatti; anche considerando che se ci fosse la volontà politica, una misura di salvaguardia per gli esodati della scuola potrebbe essere inserita già all'interno della legge di stabilità 2015, mentre in realtà si continua a parlare di ulteriori rinvii a data da destinarsi. Se sei interessato all'argomento clicca ORA sul pulsante "segui" (in alto), per ricevere tutti gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda dei quota 96. |