Il quesito
Mi sono laureato, con un buon punteggio, in ingegneria civile nel
2007.
In questi anni ho esercitato la professione di ingegnere, svolgendo
lavori come tecnico ma, a causa della forte crisi del settore
edilizio e della conseguente scarsità di incarichi, ho deciso di
tentare la strada dell'insegnamento e mi sono pertanto inserito
nelle graduatorie di istituto per le supplenze. Non mi è chiaro,
però, il percorso che dovrei fare per avere un contratto a tempo
indeterminato o almeno una supplenza di durata annuale. È vero che
le stesse graduatorie di istituto sono articolate in fasce e che io,
pur avendo un discreto punteggio per la laurea, risulterò dietro a
chi vi è inserito da più tempo? (B.C. - Roma)
La risposta
I meccanismi per le assunzioni del personale docente e non docente
della scuola italiana non brillano per semplicità, anche se
l'intento della normativa è sempre quello di assicurare il rispetto
del principio costituzionale dell'accesso al pubblico impiego
mediante procedure a carattere concorsuale che garantiscano
trasparenza, merito e par condicio. Le graduatorie di istituto sono
il primo possibile canale per accedere ai contratti per supplenze
brevi, di competenza delle scuole. Sono articolate in tre fasce, che
in realtà dipendono dal tempo di inserimento solo in parte, in
quanto la seconda e terza fascia sono aperte; ma, mentre in seconda
fascia sono inseriti i docenti abilitati, in terza vanno i non
abilitati (come il lettore). La prima fascia non è aperta, ma
riservata ai docenti che risultano inseriti anche in graduatoria ad
esaurimento provinciale. In tal caso, il punteggio non dipende dalla
scuola cosiddetta "capofila", cioè quella cui è stata presentata la
domanda, ma deriva dall'automatica trasposizione del punteggio in
possesso in graduatoria ad esaurimento. La graduatoria ad
esaurimento è utilizzata per la metà dei contratti a tempo
indeterminato disposti annualmente (mentre la restante metà viene
presa dalle graduatorie del concorso ordinario) e per il
conferimento delle supplenze annuali.
A decorrere dalla Finanziaria per il 2007 (legge 296/2006) le
graduatorie già permanenti sono state trasformate in graduatorie ad
esaurimento. Ne è conseguito che solo per il biennio 2007/2008 -
2008/2009 vennero consentiti, per l'ultima volta, nuovi inserimenti
di personale abilitato.
Pertanto, coloro che hanno conseguito l'abilitazione successivamente
hanno diritto ad essere inseriti in seconda fascia delle graduatorie
di istituto, ma non in prima, in quanto essa presuppone anche
l'inserimento in graduatoria ad esaurimento.
Nel 2008 le Ssis - scuole di specializzazione all'insegnamento
secondario - sono state soppresse dal ministro Gelmini e solo nel
2012 sono state riattivate le nuove procedure per il conseguimento
dell'abilitazione, denominate Tfa - Tirocini formativi attivi. Si
tratta di procedure a numero chiuso, come le Ssis, cui è necessario
partecipare per la scalata al posto di ruolo, ottenibile con il
superamento del concorso ordinario. Peraltro, per i docenti in
possesso di tre anni di servizio, ma privi di abilitazione, si è
dato corso ad una procedura abilitante speciale (Pas), senza test
selettivo in entrata.
Attualmente (salvo iniziative legislative che riaprano l'accesso
alle graduatorie ad esaurimento ai "nuovi" abilitati post 2008) il
lettore, per diventare insegnante a tempo indeterminato di scuola
secondaria, deve necessariamente superare la prova di accesso al
Tirocinio formativo attivo. Conseguita l'abilitazione, potrà
accedere al concorso ordinario, cui sono riservati il 50% dei posti
di ruolo disponibili, mentre l'altro 50% continua a essere destinato
all'esaurimento delle graduatorie provinciali. Questa regola
generale non vale per i laureati entro l'anno accademico 2001-2002,
per i quali è possibile accedere direttamente al concorso, anche
senza abilitazione. Tuttavia, il superamento del concorso come
idoneo ma non vincitore, non fa ottenere l'abilitazione.
È da sottolineare che una pronuncia del Tar Lazio ha aperto alla
possibilità di partecipare al concorso (anche senza essere
abilitato) a chi, come il lettore, si è laureato dopo l'anno
accademico 2001-2002 (oppure anno accademico 2002-2003, se si tratta
di corsi quinquennali). Infatti, l'articolo 2 del primo (e finora
unico) Bando di concorso-decreto 82/2012 risulta essere stato
annullato dal Tar Lazio - sezione III bis - con sentenza n. 11078
del 21 dicembre 2013, che ha statuito che l'Amministrazione avrebbe
dovuto «permettere la partecipazione al concorso quanto meno a
coloro che avessero conseguito un diploma di laurea idoneo entro la
data fissata per la presentazione delle domande di partecipare alla
procedura selettiva. Diversamente opinando ... si è determinata una
ingiustificata disparità di trattamento tra candidati che hanno
conseguito la laurea entro l'anno accademico 2002-03, ammessi al
concorso a cattedre, e candidati, come gli odierni ricorrenti, che
hanno conseguito identica laurea negli anni accademici
immediatamente successivi, ma entro la scadenza del termine per la
presentazione della domande. Il bando impugnata – prosegue il Tar –
ha di fatto impedito la partecipazione al concorso a tutti i
candidati, segnatamente i più giovani di età, in possesso di diploma
di laurea acquisito a decorrere dall'anno accademico 2008-2009, per
i quali è rimasto interdetto qualsiasi percorso abilitante».
Il percorso d'accesso all'insegnamento fin qui delineato, pienamente
valido fino al settembre 2015 (graduatorie, abilitazione, concorso)
dovrebbe venire semplificato a partire dal prossimo anno, almeno
questo è quanto dichiarato dal premier Renzi, con il progetto sulla
Buona scuola (di cui si attendono peraltro i relativi
provvedimenti). Nel progetto del Governo l'unica via per accedere
all'insegnamento dovrà essere quella dell'abilitazione e del
concorso. È stato infatti annunciato un provvedimento eccezionale
con cui verranno nominati in ruolo tutti i docenti presenti in
graduatorie ad esaurimento, che saranno quindi soppresse, mentre
quelle di istituto saranno unificate e serviranno solo per eventuali
supplenze brevi che non possono essere coperte con i nuovi organici
funzionali.