La Gran Bretagna dice stop al nozionismo,
sui banchi ora si «impara» la vita

di Nicola Barone, Il Sole 24 Ore 23.9.2014

Basta con i soli tradizionali corsi d'insegnamento, ora il Regno Unito apre le porte della scuola a nuove e più allargate forme di sapere. È solo un passo iniziale ma i fondi supplementari stanziati dal ministro inglese dell'Istruzione Nicky Morgan segnano una svolta: il primo mattone di una riforma del curriculum che offra ai giovani, accanto alle nozioni di base, una cultura di senso moderno. Le scuole saranno perciò incoraggiate finanziariamente a offrire dibattiti, coaching sportivo, produzioni teatrali e lezioni di musica, sia all'ora del pranzo sia nel dopo-scuola, puntando allo sviluppo di attitudini come la «resilienza», la perseveranza e la capacità di lavorare in team.

L'annuncio davanti a esponenti dell'impresa e del non profit
Molte ricerche di ambito psicologico concordano sull'utilità di dare, già in età scolare, elementi di quelle conoscenze che nel mondo anglosassone vanno sotto il nome di «character-building». L'accento è soprattutto posto sulla resilienza, che nel mondo dei materiali indica la capacità di assorbire un urto senza rompersi. Traslato nel mondo degli uomini e delle donne in carne e ossa, ciò significa avere la fortuna di essere dotati per tempo degli strumenti per affrontare i colpi negativi della vita. In questo senso il Regno Unito ha fatto da battistrada nel mondo con sperimentazioni di successo soprattutto nelle scuole private. È anche per colmare il gap crescente con il settore pubblico che ieri il ministro ha annunciato la decisione partecipando a una tavola rotonda con figure chiave del mondo imprenditoriale e del non profit. Per l'avvio pronto uno stanziamento ah hoc pari a 5 milioni di sterline. «Il nostro piano è che i giovani escano dalla scuola preparati per la vita moderna in Gran Bretagna. Ciò significa non solo garantire che imparino le materie accademiche di base e le nozioni, ma anche che vengano sviluppati i valori e le abilità per avere successo nel mondo del lavoro, per andare avanti negli studi e nella vita. Ecco perché voglio che tutti gli alunni abbiano dimestichezza con il tipo di attività che accrescono il carattere e le capacità di recupero, fuori e dentro le aule», ha spiegato Nicky Morgan.

Tra i pionieri lo storico e biografo di Blair Anthony Seldon
Secondo le anticipazioni del Daily Mail le risorse saranno destinate principalmente alle scuole in zone svantaggiate e bisognerà prevedere inoltre azioni di «mentoring», pensate per aiutare i bambini nella transizione alla vita adulta. «Se è dalla pratica dello sport che arrivano il lavoro di squadra e la resilienza, se servono dedizione e perseveranza per imparare uno strumento o la fiducia e l'estroversione si possono trovare sul palco, con questi fondi ogni bambino avrà la possibilità di ricevere una formazione più ampia ed equilibrata», ha aggiunto il ministro. Per quanto non manchino esperienze del genere in giro per il mondo e alcune nel nostro stesso Paese, il Regno Unito è senza dubbio il cuore di questa rivoluzione. Esistono persino centri universitari specializzati nella formazione dei docenti. In parecchi casi l'introduzione di una vasta gamma di attività extra-scolastiche è stata determinante per il successo di alcune scuole in precedenza piazzate male nelle graduatorie nazionali. Tra i pionieri dell'approccio orientato alla crescita personale ai valori un posto di primo piano è occupato da Anthony Seldon. Storico, autore di numerose e apprezzate biografie di Tony Blair (una in corso d'opera riguarderà il premier David Cameron). A lui si deve il Festival of education, un'iniziativa realizzata in collaborazione con il Sunday Times che richiama ogni anno nei dintorni di Londra una platea internazionale di esperti, docenti e policy-maker.