Napolitano: ragazzi, l'Europa è il vostro futuro. Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 22.9.2014
Lo ha detto il
Capo dello Stato nel corso della cerimonia di apertura dell'anno
scolastico, tenuta al Quirinale: per uscire dalla crisi non ci si
chiuda nei vecchi recinti nazionali e basta sbraitare contro
l'Europa. Un riferimento anche i docenti: il Governo vi conceda
quello che gli altri in passato non vi hanno mai dato, valorizzando
i vostri sacrifici. Il presidente, visibilmente commosso e accolto da calorosi applausi prima, durante e dopo il suo discorso, ha ricordato anche il centenario dalla prima guerra mondiale, con le sue "sofferenze inaudite" che costò alo polo italiano. Napolitano si è rivolto poi agli insegnanti: "crediamo in voi - ha detto - nel vostro apporto, nel vostro spirito di sacrificio. E confidiamo nelle chiarificazione è concretizzazione degli impegni annunciati dal governo per il superamento di situazioni ormai insostenibili, che le politiche del passato non hanno mai risolto". Citando un passaggio del discorso di poco prima del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, il Capo dello Stato ha auspicato che alla consultazione su "La buona scuola" "partecipi il più gran numero di voci rappresentative del mondo della scuola e dell'intera società italiana", il presidente della Repubblica - accolto, come sempre, con grande calore dal pubblico presente - ha sottolineato che "non c'è nulla di più gratificante e importante del dedicarsi a rendere migliore la nostra scuola". Al termine della cerimonia, il Cortile del Quirinale è di nuovo diventato teatro dell'affetto per il presidente da parte dei 3mila alunni partecipanti: tanti di loro lo hanno accerchiato, "costringendo" Napolitano a procedere lentamente e con una certa commozione verso le stanze. Forse perchè questo suo nono anno ad aprire la scuola potrebbe davvero essere stato l'ultimo. |