Pericolo stipendi fermi fino al 2019, Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 12.9.2014
Flc-Cgil,
Cisl, Uil, Snals-Confsal e Gilda-FGU avviano assemblee e iniziative
negli istituti: l’obiettivo è sensibilizzare il personale “contro il
blocco dei contratti e degli aumenti di anzianità, il tentativo di
regolare per legge diritti, doveri e orario di lavoro e
valutazione”. Parte anche la raccolta firme: verranno consegnate al
Governo, che chiede pareri sulle linee guida che congelano gli
stipendi per tre anni. Il 12 settembre, le cinque sigle hanno così avviato “una fase di assemblee e di iniziative nelle scuole”: l’obiettivo è sensibilizzare il personale “contro il blocco dei contratti e degli aumenti di anzianità, il tentativo di regolare per legge diritti, doveri e orario di lavoro e valutazione. Sui temi del precariato – le cinque organizzazioni sindacali - chiedono che i contenuti del Piano scuola si traducano in risorse certe per garantire le stabilizzazioni entro l'inizio del prossimo anno scolastico. Si dovranno organizzare assemblee in tutte le scuole, congiunte o disgiunte, in base a un calendario organizzato a livello territoriale, per discutere delle proposte delle organizzazioni sindacali e del giudizio sul Piano scuola. Contemporaneamente verrà lanciata una petizione tra tutti i docenti, ATA e dirigenti scolastici per il diritto al contratto nazionale e agli aumenti retributivi. Le organizzazioni sindacali chiedono a tutte le lavoratrici e i lavoratori della scuola di garantire una forte partecipazione alle iniziative che saranno promosse perchè senza partecipazione e consenso non si può rispondere allo scippo del salario e dei diritti”. Contemporaneamente, i sindacati hanno avviato una raccolta firme. Che presenteranno al Governo proprio nei giorni in cui questo sarà impegnato nel cogliere gli umori di cittadini e addetti ai lavori sui contenuti della bozza di riforma. Per visualizzare il volantino realizzato da Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda-FGU basta cliccare qui. |