Parte la consultazione "La Buona Scuola"

Andrea Carlino, La Tecnica della Scuola 15.9.2014

Alle 18 è iniziata la consultazione sulla riforma lanciata dal premier Renzi e dal ministro Giannini sul sito www.labuonascuola.gov.it

Ha preso il via, con un po' di ritardo, la consultazione pubblica sul piano del governo "La Buona Scuola". Il sito si compone di tre sezioni.

 

La prima riguarda la compilazione di un questionario.

 

Il questionario è diviso in 7 sezioni.

Ogni sezione ha vita indipendente: sarà possibile completare le risposte alle sezioni anche in momenti separati.

Le prime 6 sezioni seguono i capitoli del rapporto "La Buona Scuola" (che ti invitiamo a leggere prima di partecipare).

L'ultima sezione raccoglierà i commenti generali sul Piano "La Buona Scuola", per dare la possibilità a ciascuno di esprimersi per completarlo o integrarlo, per esprimere gradimento o criticarlo. 

 

La seconda riguarda la realizzazione di un dibattito virtuale sui vari temi a seconda se si è una scuola o un'organizzazione

 

Così si legge sul sito:

SEI A SCUOLA? Sei uno studente, docente o dirigente? Segnalaci che organizzerai un dibattito. Vogliamo che ogni consulta, assemblea di classe o di istituto, consiglio di classe, collegio dei docenti e consiglio di istituto sia coinvolto.

SEI UN'ORGANIZZAZIONE? Accreditati e segnalaci un dibattito. Se ogni consiglio comunale, organizzazione di rappresentanza, associazione, università, fondazione e innovatore contribuisce ad allargare il dibattito, raggiungiamo ogni cittadino.

Chi organizzerà un dibattito potrà raccogliere e pubblicare i risultati sulla base di un format condiviso. Diteci cosa è più importante, cosa non può essere procrastinato ulteriormente, cosa va cambiato.

 

La terza e ultima parte contiene otto "stanze" a disposizione di tutti quanti abbiano idee, proposte, sperimentazioni in corso e progetti collegati all’obiettivo descritto.

 

Ogni spazio ha un coordinatore, un gruppo di lavoro ed una data di consegna a disposizione di tutti quanti abbiano idee, proposte, sperimentazioni in corso e progetti collegati all’obiettivo descritto. Ogni spazio ha un coordinatore, un gruppo di lavoro e una data di consegna: il 15 novembre.

Questo quanto esposto sul sito:

 

Come posso partecipare?

- Unisciti alla redazione dei documenti del gruppo;

- Contribuisci al dibattito online segnalando la tua proposta, o commentando e votando quelle già presenti;

- Organizza un evento sul tema o partecipa a quelli programmati, e riportane le conclusioni nello spazio online;

- Se hai tempo ed energie, scrivi al coordinatore e candidati a partecipare al gruppo di lavoro.

Posso proporre un progetto?

Sì. Le stanze che seguono ospitano alcune tra le proposte de “La Buona Scuola”. Ne saranno aperte altre nei prossimi giorni: puoi proporre un obiettivo cliccando qui. Descrivi con chiarezza l’obiettivo, i soggetti che potrebbero essere interessati a collaborare e cosa sarà inviato al Miur entro il 15 novembre

 

 

“Per anni si è continuato ad aumentare il personale della scuola a fronte di una progressiva riduzione degli studenti. Il risultato era un rapporto studenti/docenti elevato e nettamente superiore alla media degli altri paesi. Oltretutto in questo modo si finiva per penalizzare l'istruzione a livello universitario sulla quale non si investiva a sufficienza. Il governo Berlusconi è riuscito ad invertire la tendenza ma ancora oggi il numero di studenti per insegnante resta al di sotto della media Ocse: ci sono 12 studenti per ogni insegnante nella primaria e nelle medie a fronte di una media Ocse di 15 studenti per docente. Con l'assunzione di 150.000 insegnanti di cui 80.000 senza cattedra questo rapporto aumenterebbe di nuovo del 10 per cento, invertendo così il percorso fatto negli ultimi anni e crescerebbe di nuovo il divario con gli altri paesi Ocse”.

E se Gelmini non tiene conto dell’ultimo rapporto internazionale, ribadisce però la primogenitura  su “ merito, carriera dei docenti, valutazione, premialità, raccordo scuole-impresa, modifica degli organi collegiali della scuola” che  “sono state portate alla ribalta dal centrodestra, subendo le censure e critiche da parte di sinistra e sindacati. Doveva arrivare Renzi per farle digerire alla sinistra insieme al ministro Giannini, un tecnico che proviene dal mondo universitario che in sostanza si sta limitando a mettere a regime le riforme approvate dagli ultimi governi di centrodestra”.

Similare discorso per gli esami di stato, le cui annunciate novità “dipendono dal fatto che arriva a compimento la riforma avviata quando ero al ministero che prevedeva tra le altre cose anche l'insegnamento di una delle discipline in lingua inglese” .

Sul topless  della ministra Giannini,  Gelmini  però non si sbilancia: cose di sinistra.