Quota 96 e pensioni della scuola: Un comitato rappresentativo dei docenti e lavoratori ATA quota 96 si prepara a manifestare davanti al MIUR il 30/09. Iasac Ovasim, The Blasting News 24.9.2014
Nuova iniziativa dei docenti e lavoratori ATA quota
96 a tutela del proprio diritto al pensionamento,
dopo che questo è stato cancellato retroattivamente
a causa di una svista nella legge Fornero. Ai
lavoratori in oggetto doveva risultare accessibile
il pensionamento con 35 anni di contributi e 61 anni
di età, oppure con 36 anni di contributi e 60 anni
anagrafici. Purtroppo il loro diritto costituzionale
è stato disatteso perché la riforma della previdenza
avvenuta nel 2011 non ha tenuto debitamente conto
del fatto che nel settore istruzione il
pensionamento segue l'anno scolastico e non quello
solare, utilizzato dal resto della pubblica
amministrazione.
Da quanto appena esposto è facile comprendere la
situazione di disagio dei lavoratori Quota 96, che
spesso si trovano ad operare nonostante l'età in
contesti nei quali sarebbe più opportuno
regolarizzare e far lavorare i tanti giovani precari
della scuola. La manifestazione è stata organizzata
per il prossimo 30 settembre 2014 alle ore 13:00,
davanti alla sede del MIUR in viale Trastevere, al
numero 76. Con l'occasione si chiederà al Ministro
dell'Istruzione Stefania Giannini e più in generale
all'esecutivo Renzi di porre in atto tutte le misure
di salvaguardia necessarie per porre fine al blocco
sul luogo di lavoro sin qui subito. I Cobas Scuola e il gruppo dei precari uniti hanno emesso a tal riguardo un comunicato stampa congiunto, con il quale desiderano sottolineare i motivi della protesta. All'interno del testo è riportato che "il ministro Madia ha soppresso l'emendamento che ci riguardava, già approvato alla Camera, perché la Ragioneria dello Stato ha lanciato l'allarme sulle coperture riferendosi alla cifra di 430 milioni di euro in 5 anni e all'insostenibile disavanzo; eppure l'onorevole Boccia del PD, in un dibattito televisivo ha di recente affermato che la stima reale è di 100 milioni di euro, mentre qualche mese prima di lui la stessa ministra Giannini quantificava in 120 milioni di euro la cifra necessaria". L'incoerenza ha mandato su tutte le furie molti lavoratori Quota 96, anche perché fin dall'inizio di questa vicenda i numeri e le proiezioni si sono sprecate in una girandola di annunci e dichiarazioni, che però alla fine non hanno portato a nulla di concreto. Ed è anche per questo se c'è chi ormai parla di annuncite renziana sostenendo il fatto che l'idea del Governo Renzi potrebbe essere quella di prendere tempo, per fare in modo che la maggior parte delle posizioni possano risolversi attraverso il naturale pensionamento o i benefici offerti da coperture specifiche per i casi particolari (come avviene per la legge 104). |