Disoccupazione: come convertire
la Mini-Aspi in Aspi

L.L. La Tecnica della Scuola 25.9.2014

Il passaggio da una prestazione all’altra è possibile, ma la nuova domanda deve essere presentata comunque entro il termine massimo consentito di due mesi e 8 giorni dalla data di scadenza del contratto di lavoro

Allo scadere del contratto di lavoro, il neo-disoccupato presenta all’Inps apposita domanda per ottenere l’indennità di disoccupazione.

A seconda dei requisiti posseduti può richiedere la Mini-Aspi (almeno 13 settimane di contribuzione, versata o dovuta, da attività lavorativa nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione) o l’Aspi (almeno due anni di assicurazione e almeno un anno di contribuzione contro la disoccupazione nel biennio precedente l’inizio del periodo di disoccupazione).

Può capitare che un lavoratore che abbia presentato la domanda per la Mini-Aspi si renda conto solo dopo di possedere, in realtà, i requisiti per richiedere l’Aspi, una prestazione sicuramente più vantaggiosa dal punto di vista economico e della durata.

Cosa si può fare in questi casi?

Con messaggio n. 7111 del 19 settembre 2014 l’Inps ha spiegato che non tutto è perduto.

Infatti, nell’ipotesi in cui l’assicurato abbia presentato domanda di indennità Mini-Aspi e successivamente si sia accorto di possedere i requisiti per l’indennità Aspi, potrà ottenere il riconoscimento della indennità Aspi, presentando all’Inps una domanda sostitutiva.

C’è però una condizione da tener presente: la nuova domanda di indennità Aspi dovrà essere presentata nei termini legislativamente previsti di due mesi e otto giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.

La nuova prestazione richiesta e accolta avrà come decorrenza il giorno successivo alla data di presentazione della domanda. L’importo già erogato a titolo di indennità Mini-Aspi verrà portato in detrazione a carico della nuova prestazione Aspi.

Le domande presentate oltre il suddetto termine non potranno essere accolte.