Renzi: l'assunzione di 149mila di Eugenio Bruno, Il Sole 24 Ore 16.9.2014
Da ieri altri 6,5 milioni di studenti sono rientrati in classe. Per
suggellare la solennità del momento e ricordare l'avvio della
consultazione pubblica sulle linee guida del governo, Matteo Renzi e
i suoi ministri si sono recati in visita in diversi istituti
italiani. Emblematica la scelta del presidente del Consiglio che si
è recato in visita alla scuola "Don Pino Puglisi" nel quartiere
Brancaccio di Palermo, intitolata al parroco trucidato dalla mafia
esattamente 21 anni fa. Spostandosi poi a Mondello nella sede della
start-up "Mosaicoon". Nel corso della sua visita il presidente del
Consiglio ha ribadito l'intenzione dell'esecutivo di assumere
149mila docenti nel 2015 e di valorizzare il merito.
Erano da poco passate le 10.30 quando Matteo Renzi è arrivato
all'istituto comprensivo "Beato Pino Puglisi "di Palermo: una
scuola di frontiera che deve il suo nome al parroco trucidato
dalla mafia 21 anni fa. Ad accoglierlo il presidente del Consiglio
non ha trovato solo il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il
governatore Rosario Crocetta, il prefetto Francesca Cannizzo, ma
anche un centinaio di manifestanti. Tra docenti vincitori di
concorso ma privi di cattedra oppure impossibilitati ad andare in
pensione per l'eliminazione di "quota 96", studenti contrari alla
riforma e lavoratori del call center dell'Accenture. Nel motivare la
scelta della location l'ex sindaco di Firenze ha spiegato: «Siamo a
Brancaccio per tanti motivi, perché è la scuola che consente di far
ripartire il Paese, perché è il giorno dell'anniversario di nascita
e di morte di padre Pino Puglisi, perché è la scommessa educativa
che caratterizza il progetto "la buona scuola" che deve riguardare
tutta Italia, da Milano alla Valle D'Aosta alla Puglia».
Renzi ha poi dedicato un'ampia parte del suo intervento innanzitutto
a sottolineare che «nella scuola ci sono 149 mila persone che hanno
l'obbligo di essere assunte». Al tempo stesso - ha assicurato -
verrà valorizzato il merito per cui « chi fa bene il proprio dovere
non ha nulla da temere». Indicando nella legge di stabilità il luogo
nel quale verranno individuate le risorse (circa 3 miliardi)
necessari alla loro stabilizzazione. L'obiettivo - ha aggiunto nella
conferenza stampa che è seguita alla visita - è far sì che tutti gli
insegnanti e tutte le famiglie «discutano nei prossimi due mesi con
il governo per la prima volta nella storia repubblicana la riforma
della scuola, che non è un regolamento che esprime il presidente del
Consiglio e un ministro, ma il coinvolgimento in mezzo al cuore
delle città». Un pensiero è poi andato al Sud («Per me non è solo un
elenco di problemi») e alla lotta alla mafia («Noi siamo qui per
fargli abbassare la testa») La giornata palermitana del presidente del Consiglio si è conclusa a Mondello, nella sede della società nata nel 2008 che si occupa di viral video per campagne video pubblicitarie online per Pc e smartphone e che è stata premiata come migliore start-up d'Italia. Qui Renzi è rimasto una cinquantina di minuti. Con un simpatico siparietto che ha visto protagonista il motto dipinto su un muro dell'azienda: «Il possibile lo facciamo subito, sull'impossibile stiamo già lavorando, dateci 48 ore per i miracoli». Parole che hanno colpito così tanto il premier da fargli dichiarare:«Questa frase é bella, mi ispirerò nel discorso di domani (oggi in Parlamento sui mille giorni, ndr), la dirò sulle riforme». |