Geografia cenerentola

Pasquale Almirante, La Sicilia 21.9.2014

La geografia rimane la grande assente della nostra istruzione; tagliata dal riordino "epocale" della ex ministra Gelmini, convinta più che del suo inutile studio dal fabbisogno di liquidità del collega Tremonti, avrebbe dovuto riaffacciarsi, dopo gli annunci della ministra Carrozza e poi dell'attuale Giannini, col nuovo anno scolastico: ma nei licei se ne continua ad avvertire solo l'odore, mentre la belva è scappata del tutto. E se questa fuga non bastasse, il suo insegnamento è affidato a docenti anche con altre lauree, una scelta ministeriale che conferma un paradosso nell'Italia dei navigatori, dopo la scomparsa di santi e di eroi. Da quest'anno, infatti, la geografia "generale ed economica" rientrerà negli istituti tecnici e professionali con un'ora a settimana nella prima o nella seconda classe del biennio, ma su decisione delle singole scuole autonome. E se lo vorranno fare, avranno bisogno di fondi e poi di tanta buona volontà. Ma anche questo è un paradosso, perché l'istruzione non è vista come chiave di volta per tenere in piedi la nazione, bensì come luogo da depredare, considerato pure che, per sovvertire la scellerata estromissione, vengono ancora esclusi i licei proprio per mancanza di fondi.

Giannini intanto ha firmato un decreto che definisce le Linee guida, dove però mancano i riferimenti alle classi di concorso dei docenti e alla loro specializzazione, mentre gli insegnanti degli indirizzi del settore Tecnologico degli istituti tecnici e dei settori Servizi e industria e artigianato degli istituti professionali insegneranno alcune nozioni di base, in modo che lo studente possa interpretare carte, grafici, analizzare un territorio utilizzando metodi, strumenti e concetti della geografia e anche i processi di cambiamento del mondo contemporaneo. Sufficiente? Neanche per sogno perché si ignora volutamente che la geografia, coi suoi riferimenti alla storia, alla letteratura, all'economia e ora perfino ai flussi migratori planetari, è la scienza sociale più importante. All'estero sanno bene che la geografia è importante per connettere cose, valori e qualità; è la scienza dei presocratici, mentre il nuovo mito del Gps ci fa credere che tali strumenti possano sostituire il pensiero e le abilità, gli efficaci modelli di comprensione del mondo che la geografia propone. Ma che importanza ha questo di fronte alle uscite in notturna di Batman? Che non è quello dei fumetti.