Scatti anzianità, 60 euro in più al mese a scatto:
Un incremento stipendiale che potrebbe arrivare
per i docenti I. Ovasim, The Blasting News, 3.10.2014
Scatti anzianità che potrebbero incrementare lo stipendio dei
docenti da 60 alle 120 euro al mese. Ma non per tutti i docenti. In
base al progetto stilato dal Governo, ogni scatto corrisponde a
circa 60 euro in più al mese e solo per i 2/3 del personale docente
il reale aumento dello stipendio si potrà avere solo dopo tre anni
di servizio svolto. Il computo dell'incremento stipendiale dei
docenti è apparso su un articolo del Sole24Ore e illustrato nel
dettaglio dal Sottosegretario di Stato del Ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Gabriele
Toccafondi. Da un'attenta analisi del meccanismo di progressione
degli scatti stipendiali dei docenti si comprende bene che tale
sistema di carriera non porterà risparmi di spesa: le risorse
attualmente destinate agli scatti stipendiali degli insegnanti
saranno utilizzate per il nuovo sistema proposta dal Governo Renzi.
Il sistema proposto dal Governo Renzi si basa su un meccanismo di
rimodulazione della progressione con 12 scatti di anzianità. Questi
potranno essere maturati dal 66% del personale docente ogni 3 anni
di servizio, come spiega il Sottosegretario di Stato del Ministero
della Pubblica Istruzione, Gabriele Toccafondi in materia di aumenti
stipendiali. Ogni scatto corrisponde a un valore di circa 60 euro
netti in più al mese costituendo un incremento stipendiale per solo
2 docenti su 3. In base al Sole24Ore nel sistema attuale di
progressione degli scatti anzianità, un insegnante deve maturare
circa 9 anni di servizio nella scuola per ottenere 140 euro netti in
più al mese nello stipendio. Il vantaggio della proposta avanzata
dal Governo Renzi in materia di scatti di anzianità, un docente che
rientra nei 2/3 che arrivano a maturare lo scatto utile, potrà avere
circa 120 euro netti in più al mese dopo 6 anni (e non più 9), con
la riduzione di tre anni di attesa. La proposta del Governo Renzi non punta esclusivamente sull'anzianità di servizio dei docenti ma sul merito, sulla valutazione e sulle competenze acquisite nel tempo. (qualcuno ha già cominciato a chiamarli "scatti di competenza"). In base a quanto illustrato dal segretario Toccafondi, un insegnante neoassunto potrà ottenere fino a 180 euro in più in 9 anni: 140 euro netti in più al mese con il precedente sistema di aumento stipendiale. E' da considerare inoltre che un docente alla metà della sua carriera nella scuola, se nell'a.s 2015/2016 matura 15 anni di anzianità, conserva lo stipendio con la prospettiva di poter ottenere al termine della carriera più di 420 euro netti al mese: con il sistema in applicazione attualmente avrebbe ottenuto 95 euro in meno, ovvero 325 euro; il docente che nel medesimo anno scolastico matura 21 anni di anzianità, con il nuovo meccanismo di progressione di carriera, rientrando nella percentuale del 66% dei docenti, può arrivare a ottenere fino a 60 euro netti in più nel 2018, contro i 120 euro netti al mese dopo 7 anni. Il nuovo meccanismo di carriera della scuola in materia di scatti di anzianità proposto dal Governo Renzi non implica dunque un risparmio economico ma una sorta di rivalutazione del periodo di servizio e della qualità (merito) nel suo svolgimento, apprendimento e formazione. |