Quota 96 scuola e pensione mancata:
Due insegnanti si incatenano a Genova per
protesta: I. Ovasim, The Blasting News, 5.10.2014
Sale la voce di proteste dei Quota 96, insegnanti e lavoratori ATA
che hanno già maturato il diritto al pensionamento secondo i
requisiti formali precedenti alla legge Fornero (35 anni di
contributi con 61 anni di età, oppure 36 anni di contributi con 60
anni di età). Nonostante ciò, una semplice svista nella redazione
della riforma previdenziale ha di fatto esautorato circa 4000
lavoratori pubblici dal diritto al pensionamento, bloccandoli tra i
banchi di scuola per un periodo lungo anche 7 anni. È chiaro che una
simile situazione sia stata mal digerita dagli interessati,
soprattutto perché sono ormai quasi tre anni che ogni promessa di
sanatoria viene vanificata da altrettanti dietrofront o dalle
rassicurazioni sul fatto che prima o poi la vicenda troverà una
soluzione.
La situazione si trascina da tre anni anche a causa della grave
crisi economica nella quale è piombato recentemente il Bel Paese; di
fatto la legge Fornero aveva l'obiettivo di mettere in sicurezza i
conti pubblici, obiettivo che effettivamente è stato raggiunto,
anche se al prezzo di una manovra lacrime e sangue finita sulle
spalle dei lavoratori e dei futuri pensionati. Per cercare di porre
rimedio, l'ultimo intervento in ordine di tempo è stato quello della
Senatrice Laura Puppato del PD, che si è dimostrata sempre vicina
alla causa dei Quota 96; la sua proposta è semplice: "correggere
subito l'errore della cosiddetti Q96 della scuola utilizzando i
proventi del nuovo metodo internazionale di calcolo del Pil". L'idea
sarebbe quella di sfruttare le risorse provenienti dal ricalcolo del
prodotto interno lordo italiano secondo il modello statistico
sec2010, visto che per sanare definitivamente tutte le posizioni
basterebbero circa 400 milioni di euro dei 2 o 3 miliardi liberatisi
con i nuovi conteggi.
Intanto i docenti e lavoratori ATA si preparano a scendere
nuovamente in piazza, aderendo allo sciopero generale indetto dai
Cobas Scuola. Chiara la posizione dei Quota 96, come si può leggere
sullo stesso sito del comitato: "ce ne è abbastanza per raccogliere
la proposta degli studenti che hanno già convocato il loro sciopero
nazionale, indicendo come COBAS per il 10 ottobre anche lo sciopero
generale di tutti i lavoratori della scuola e facendo appello a
docenti ed Ata, genitori, associazioni e sindacati per confluire
unitariamente nello sciopero e nelle manifestazioni provinciali o
regionali che si svolgeranno in difesa della scuola pubblica e dei
suoi protagonisti". Ma le proteste vanno avanti anche attraverso episodi estemporanei e iniziative personali. Come nel caso dei due insegnanti che negli scorsi giorni si sono incatenati davanti al provveditorato di via Assarotti a Genova, dichiarandosi prigioniere di un errore. L'amarezza dei lavoratori si può facilmente ritrovare nelle loro parole: "è un'esasperazione dopo anni di lavoro e fatica" hanno dichiarato a chi li ha interrogati, spiegando che "non stiamo lottando contro la legge in sé, che è quella che è. Vogliano che sia corretto un errore che la Fornero stessa ha riconosciuto come dovuto alla fretta". |