Riforma scuola 2014 e Graduatorie d’istituto:
Riforma scuola 2014 e Graduatorie d’istituto:
Fitzwilliam Darcy, The Blasting News, 10.10.2014
Le discussioni intorno alla riforma scuola 2014 e al destino della
II e III fascia delle Graduatorie d'istituto si accendono sempre di
più. Non soltanto oggi 10 ottobre ci sarà una prima manifestazione a
carattere nazionale degli studenti e del comparto scuola in
generale, ma sono sempre di più le voci tra sindacati e
organizzazioni di categoria che criticano duramente l'intero
impianto de "La buona scuola" di Renzi. Ad intervenire sulla
questione è Gabriele Toccafondi, Sottosegretario all'Istruzione, che
si dice colpito profondamente dalle proteste e sottolinea come il
governo intenda andare avanti per la strada segnata. Certo, si era
detto che "La buona scuola" sarebbe stata discussa con gli
interessati e sarebbero state recepite le criticità. Invece, non
sembra procedere così il governo. In questo articolo analizzeremo le
parole del sottosegretario e cercheremo di capire quali sono i
margini di manovra intorno alla riforma scuola 2014 e alla
situazione della II e III fascia delle Graduatorie d'istituto.
Durante un convegno di bioeconomia a Torino, il sottosegretario
Toccafondi ha rilasciato una serie di dichiarazioni riguardanti la
riforma scuola 2014. Il leit motiv dell'intero intervento è stato il
fatto che le proteste dimostrano che, evidentemente, l'Italia non
ama il cambiamento, anche quando questo porta dei frutti. Il prima
tema toccato è quello della continuità tra scuola e lavoro: il
sottosegretario racconta di una sperimentazione che vede
protagonisti 150 studenti che, per un giorno a settimana e durante
le vacanze invernali ed estive, lavorano e completano la propria
formazione all'Enel. Per Toccafondi si tratta di un esempio
virtuoso. La questione non è il cambiamento di per sé, ma come viene
pensato il cambiamento: secondo i Cobas (ma non sono i soli) questa
continuità tra scuola e lavoro ha la funzione non di formare le
persone bensì di predisporre gli studenti a diventare docili
strumenti di un mondo del lavoro sempre più deregolamentato e in cui
il lavoratore è chiamato a sottostare a tutta una serie di norme
penalizzanti. Secondo molte voci discordanti, insomma, il governo
non vuole recepire il fatto che la riforma scuola 2014, così come è
stata congegnata, possa non piacere e non trovare d'accordo tutti. Quello che possiamo notare è che il sottosegretario Toccafondi ha dimenticato di toccare, durante le sue dichiarazioni amareggiate, tutta un'altra serie di questioni contenute all'interno de "La buona scuola" di Renzi. Su tutte, il destino di coloro che si trovano nella II e III fascia delle Graduatorie d'istituto. Questi docenti, abilitati e non, che futuro avranno? Quelli della II fascia soltanto il Concorso scuola 2015 (e sappiamo quanto siano "farraginosi" i concorsi in Italia), quelli della III fascia rischiano di essere esclusi dalla possibilità di insegnare, da un lato perché la III fascia verrà cancellata, dall'altra perché probabilmente non partiranno più corsi abilitanti. Quale sarà il loro destino? Oltre il problema delle Graduatorie d'istituto 2014, sono tante le criticità sottolineate dai sindacati e dai comitati: dagli scatti stipendiali in base al merito e al massimo al 66% del corpo insegnante al blocco degli stipendi fino al 2017, giusto per citare altre questioni importanti. Insomma, quello che sembra venire meno è la capacità di "ascolto" da parte di un governo e del premier Renzi in persona che aveva sottolineato come la riforma scuola 2014 sarebbe stata oggetto di confronti con la base e di ricezione di suggerimenti dalla suddetta base. Per il momento, secondo i sindacati e i comitati, non è stato così ed è per questo che per tutto il mese di ottobre vi saranno manifestazioni di protesta. |