Riforma pensioni, quota 96 chiedono tutela I lavoratori Quota 96 tornano a chiedere un intervento di tutela, ma gli ultimi emendamenti sono stati bocciati. di Iasac Ovasim, The Blasting News 29.11.2014
Prosegue la situazione di stallo dei Quota 96, nonostante i tentativi di alcuni partiti minori per sanare la situazione. Ci riferiamo ovviamente alla vicenda dei lavoratori ATA e degli insegnanti che sono rimasti bloccati tra i banchi di scuola, a causa di una svista nella legge Fornero. Queste persone (circa 4000 secondo le stime iniziali, che ora dovrebbero essersi dimezzate grazie ai pensionamenti avvenuti con i requisiti ordinari) avrebbero dovuto ottenere l'accesso all'Inps con 35 anni di contribuzione e 61 anni di età, oppure con 36 anni di contribuzione e 60 anni di età. Purtroppo il loro diritto al pensionamento è stato disatteso poiché non si è tenuto conto della differenza tra la
data di accesso alla quiescenza secondo l'anno solare rispetto a quello scolastico.
Negli scorsi giorni è arrivata l'ennesima bocciatura a due proposteaperte da alcuni partiti minori, ovvero Sel e Movimento 5 stelle, che erano state studiate per poter risolvere in via definitiva la questione. Anche perché, come abbiamo anticipato ad inizio articolo, nel corso degli ultimi tre anni la platea di coloro che avrebbero necessità di una salvaguardia si sarebbe decisamente ridotta, portando così anche ad una diminuzione dei costi necessari per un intervento definitivo. A nulla sembrano essere valse queste argomentazioni, quando nella giornata di giovedì scorso la Commissione Bilancio a Montecitorio ha nuovamente bocciato le misure di emendamento alla legge
di stabilità, che avrebbero permesso il pensionamento dei lavoratori interessati a partire da settembre 2015. Non è tardata ad arrivare la risposta di Sel, che continua a vedere nel trattamento riservato ai quota 96 un'ingiusta discriminazione tra i lavoratori. È lo stesso On. Airaudo a spronare gli interessati nel proseguire la loro battaglia per il diritto al pensionamento, dichiarandosi al fianco di tutti i dipendenti pubblici della scuola che non riescono ad accedere all'Inps nonostante la maturazione formale dei requisiti necessari. Come sempre, restiamo a vostra disposizione con i commenti del sito per far sentire la vostra voce; se invece desiderate restare aggiornati su tutte le novità riguardanti la riforma delle pensioni, potete utilizzare la funzione "segui" presente in alto, sotto al titolo dell'articolo. |