Le scuole paritarie non sono pubbliche di Vincenzo Pascuzzi, La Tecnica della Scuola 24.11.2014 Con riferimento all'articolo di Anna Monia Alfieri che manifesta soddisfazione perché, riguardo alle Cartoniadi, “ il Comune di Milano ha deciso di estendere il montepremi …. a tutte le Scuole Pubbliche primarie senza alcuna discriminazione ideologica” ritengo opportuno puntualizzare alcune questioni. 1) Se la richiamata “discriminazione ideologica” si riferisce all’articolo 33, comma 3 ( …. “senza oneri per lo Stato”, per essere chiari)della Costituzione vigente, mi sembra un modo improprio e ben strano per cercare di aggirare e distorcere lo stesso articolo. 2) “tutte le Scuole Pubbliche”: questa è una commistione errata e ingannevole (spero non voluta di proposito) di due realtà diverse. Le scuole pubbliche milanesi sono pubbliche perché gestite del Comune di Milano, mentre le scuole paritarie sono a gestione privata, non sono pubbliche anche se svolgono un servizio pubblico (a pagamento ….. privato). Quindi l’aggettivo “pubbliche” ha significati ben diversi nei due casi, o meglio è improprio. Può risultare utile la seguente tabella che riassume le diverse denominazioni in base alla normativa vigente. 1) Scuola in base alla gestione Pubblica = non gestita da privati: Statale pubblica o solo statale = gestita dallo Stato Non statale pubblica = il gestore è il Comune, la Provincia o la Regione Non statale privata = gestita da privati laici o religiosi. 2) Scuola in base alle caratteristiche Pubblica = svolge servizio pubblico: “La scuola paritaria svolge un servizio pubblico, improntato ai principi costituzionali ed è aperta a tutti.” (v. Circolare Ministeriale 15 giugno 2000, n. 163). 3) Le scuole paritarie non sono scuole pubbliche anche se svolgono un servizio pubblico. C’è chi - per errore o astuzia - cerca di accreditare l’equivalenza tra svolgere servizio pubblico ed essere scuola pubblica. 4) È errato e ingannevole dire che le scuole pubbliche sono o statali o paritarie perché l’aggettivo “pubbliche” ha significato diverso nei due casi, |