Concorsi pubblici? Pasquale Almirante, La Tecnica della Scuola 6.11.2014
L’Espresso fa una breve disamina di quei concorsi pubblici che il più delle volte hanno avuto dentro il germe quantomeno del sospetto. L’occasione è nata dalle polemiche suscitate dal concorso per l’accesso alla scuole di specializzazione in medicina. Oltre cinquemila borse di studio che riguardano più di 11mila candidati Test e prove attitudinali per andare a lavorare nelle carceri italiane. Durante gli scritti la commissione esaminatrice scopre tre aspiranti con in tasca le risposte esatte ai quiz di selezione. Chi glieli ha fornite? Caotico e lungo l’elenco delle valutazioni sballate e delle superficialità con grossolani errori per scegliere gli insegnanti della scuola italiana. Scrive sempre L’Espresso: nel 2010 nel concorso per dirigente scolastico il Ministero mette online i temi delle prove e arrivano una valanga di segnalazioni. Tanti, troppi errori e un quiz su sei viene ritirato. Nonostante gli accorgimenti all’apertura delle buste nei cento quiz c’erano ancora degli strafalcioni. Ma ricordiamo pure il concorso per dirigente del 2004 che in Sicilia ebbe momenti di tensione, perché dopo il suo annullamento, per evidenti sbagli, superficialità e strafalcioni, fu necessario scrivere una legge ad hoc per confermare i vincitori che nel frattempo erano stati nominati. Per i tirocini formativi attivi (Tfa) obbligatori per diventare insegnanti si replica con ancora quiz errati e si ottiene l’ammissione dei ricorrenti alle prove scritte. Per l’ultimo concorso a cattedra la Giannini è stata costretta a un decreto correttivo. Ma ci sarebbero stati anche casi clamorosi di familismo amorale e concorsi truccati su misura. A Palermo la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio dell'ex preside della facoltà di Medicina Giacomo De Leo e di Salvatore Novo, professore ordinario e direttore della scuola di specializzazione in Cardiologia dell'università locale insieme ad Alberto Balbarini, docente di malattie cardiovascolari a Pisa. Il concorso, pubblica L’Espresso, venne truccato per consentire alla figlia di Novo, l'aggiudicazione del posto. L'inchiesta parte da Bari, e indaga su una serie di concorsi truccati in diverse facoltà della Penisola, pizzicando così altri docenti e altri baroni. |