Riforma pensioni 2015, pensione anticipata,
Riforma pensioni 2015, pensione anticipata, precoci ed esodati: di Massimo Calamuneri, The Blasting News 10.11.2014
Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito riferito a previdenza e riforma pensioni 2015: se parlando di pensione anticipata, precoci ed esodati le ultime notizie paiono frammentarie e comunque connesse ad una sostanziale fase di stallolo stesso non può dirsi per il caso dei Quota 96, che dopo mesi di silenzi ottengono due importanti ‘vittorie’: in primis il pensionamento immediato per 42 docenti appartenenti alla categoria grazie alla sentenza emessa dal giudice del lavoro del Tribunale di Salerno, Ippolita Laudati, e in secondo luogo la presentazione di un emendamento specifico a firma di Giorgio Airaudo (Sel), un provvedimento che nella forma e nella sostanza ricalca in pieno quello che era stato bocciato sul filo di lana lo scorso agosto (il testo chiede in particolare il pensionamento per la categoria a partire dal primo settembre 2015). In linea generale i tanti temi connessi alla riforma delle pensioni 2015 sono tornati al centro del dibattito: sindacati e forze politiche (ad eccezione di Renzi) hanno finalmente preso in carico ‘la questione previdenziale’, anche se va doverosamente sottolineato come ogni possibile novità sia ormai destinata ad arrivare all’anno nuovo. Parlando di riforma pensioni 2015, pensione anticipata, precoci ed esodati la situazione appare bloccata: le ipotesi in piedi sono sostanzialmente due (configurazione di Quota 100 e istituzione di una Mini-Pensione), e solo una di queste, la Quota 100, imprimerebbe una decisa inversione di rotta rispetto al passato. Se la previsione di nuovi criteri di accesso alla pensione anticipata rimane l’unica soluzione a disposizione dell’esecutivo per risolvere il caso dei lavoratori precoci, per gli esodati continua invece a tenere banco l’ipotesi di un ponte o scivolo pensionistico che ne ‘traghetti’ il percorso sino al pensionamento. Certo la vertenza non è semplice da risolvere anche per il quantitativo dei soggetti coinvolti (oltre 300mila individui), ma l’auspicio è che il ministro Poletti si applichi maggiormente nel tentare di trovare un’ipotesi plausibile (sin qui il responsabile del Welfare del governo Renzi si è infatti limitato a gettare nella mischia delle proposte senza mai dettagliarle). Arrivano invece importanti novità per quel che concerne un altro fronte tra quelli ascrivibili alla riforma delle pensioni 2015: con sentenza numero 31595 del 3 novembre, il giudice del lavoro del Tribunale di Salerno, Ippolita Laudati, ha infatti concesso l’immediato diritto al pensionamento a 42 professori appartenenti alla categoria dei Quota 96, decisione che ha di fatto poggiato su una ‘sospensione’ della Legge Fornero: ‘Il ricorso presentato dai docenti - recita la sentenza - deve essere accolto e per l'effetto accertato e dichiarato il diritto dei ricorrenti al collocamento in quiescenza viene riconosciuto alla data dell'1.9.2012’. Un simile pronunciamento potrebbe costituire un importante precedente per l’intera categoria dei Quota 96, una vertenza che potrebbe essere comunque interessata da importanti novità a fronte di un’ipotetica riforma delle pensioni 2015. Si, perché il deputato di SEL Giorgio Airaudo ha presentato un emendamento che chiede il diritto al pensionamento per tutti e 4mila i Quota 96 dal prossimo primo settembre 2015. Il testo, una riproposizione di quello che fu respinto lo scorso agosto, prevede che l’INPS stili una graduatoria dei beneficiari ricorrendo ad un criterio progressivo che scaturisca dalla somma tre età anagrafica e contributiva, parametri che andranno misurati alla data del 31 dicembre 2012. |